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Eliécer Avila: il dimenticato modernista d'Europa |
4.03.2013 - Vincenzo Basile (capitolo cubano)
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L'informatico Eliécer
Avila, un
disoccupato
cubano, è
partito da
Cuba il 4
febbraio,
iniziando un
tour per l'
Europa
(Svezia,
Germania,
Repubblica
Ceca e
Spagna, fino
ad oggi).
Tuttavia
l'economicamente
inspiegabile
viaggio non
ha suscitato
grandi
clamori
mediatici
paragonabili
a quelli che
ha generato
la sua
collega
Yoani
Sánchez,
tranne
alcuni
tentativi
iniziali, e
il suo tour
sta
praticamente
quasi per
finire nel
dimenticatoio
del vecchio
continente.
Da allora,
su questa
frase, si è
cercato di
costruire,
con il
fallimento
evidente, un
altro
personaggio
della
"dissidenza
cubana".
Avila negli
ultimi anni
è diventato
- per i media
di tutto il
mondo - il
giovane
che pose
domande ad Alarcon
senza chiedersi -
detti
media -come
é possibile
che in una
presunta
dittatura,
come Cuba,
un gruppo di
studenti
possa avere
un dibattito
aperto e
libero con
qualcuno che
occupa
una delle
più alte
cariche
dello Stato,
qualcosa d'inaccettabile
nelle
cosiddette democrazie
occidentali,
e senza
domandare
come é stato
possibile
che
questo
giovane
cubano - che
desiderava
recarsi in
Bolivia per
visitare il
luogo dove
cadde il
Che e
parlava di
perfezionare
il
socialismo -
si sia
convertito -
in tre anni
- in
un
ammiratore
del modello
economico
occidentale
e un
convinto modernista.
Nonostante
questo
iniziale
supporto
mediatico e
di
una riconosciuta abilità
oratoria che
prometteva
molto, Avila
non è stata
capace di
creare un
personaggio
mediaticamente
di successo,
e solo ha
collezionato una
serie di
fallimenti
giornalistici
(il suo blog
è scomparso,
il programma
video
è durato
solo due
settimane,
ecc) forse a
causa della
sua
incapacità
di
analizzare e
contestualizzare
i fatti.
Eliécer Ávila: el olvidado modernista de Europa
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