contras

 

 

Distorsione della realtà

 

 

27.10.2013 -  Arthur Gonzalez http://heraldocubano.wordpress.com/

 

 

Da Miami, l'estrema destra anti cubana caratterizzata dalla sua irrazionalità e posizioni contrarie alla normalizzazione delle relazioni con Cuba, ha lanciato un'altra campagna mediatica per continuare a demonizzare la Rivoluzione.

Il tema, della stessa, è il libero accesso dei cubani ad Internet; crociata promossa dalla cosiddetta "Fondazione per i Diritti Umani a Cuba" (FHRC) di Miami, che vive solo grazie ai fondi approvati dal governo degli Stati Uniti per le sue attività sovversive contro la Rivoluzione cubana, ossia se un giorno questa non esistesse, molti dei suoi membri dovrebbero fare una nuova Rivoluzione per evitare di morire di fame.

Al fine di dar visibilità a qualcosa destinato a morire alla sua nascita, hanno reclutato artisti di origine cubana Gloria Estefan e Willy Chirino, che hanno dichiarato: "che è molto importante per loro essere collegati a Internet".

Seguendo la stessa linea tracciata dalla guerra psicologica progettata dalla CIA fin dagli anni '60 del secolo scorso e le risoluzioni della riunione effettuata da "The Heritage Foundation" nel 2012 con la presenza del senatore di origine cubana Marco Rubio, la presente campagna esige il libero accesso ad Internet sull'isola.

Apparentemente questi artisti non sanno che questa affermazione è vecchia, perché da alcuni mesi tutti i cubani hanno la possibilità di accedere liberamente a questo servizio, anche se il pagamento è ancora elevato. Tuttavia, per la contras al servizio del governo degli Stati Uniti non è un problema, perché loro ricevono un forte finanziamento con parte dei
20 milioni di dollari che  annualmente la Casa Bianca approva.

La blogger ufficiale di Washington,
Yoani Sánchez Cordero, può attestare ciò, ha sempre frequentato i più lussuosi alberghi di L'Avana e le ambasciate europee per accedere liberamente ad Internet, mentre altri dei diplo/dissidenti salariati di Miami, frequentano tutti i giorni la missione diplomatica degli Stati Uniti a L'Avana per leggere e scrivere on-line.

Questa strategia é pianificata dagli stessi nord americani, e consiste nell'utilizzare questo prezioso strumento di comunicazione per attività sovversive, come ha detto Walter Ray, principale analista delle politiche per l'America Latina della Heritage Foundation.

Per avere un'idea esatta di ciò che essi perseguono con questa nuova crociata mediatica contro Cuba, basterebbe citare alcune delle raccomandazioni della
riunione dell'Heritage Foundation nel 2012, dove si é dichiarato che:
 

• Bisogna associarsi con aziende di tecnologia ed ONG con esperienza operativa a Cuba, ed esplorare nuove forme per sfruttare la tecnologia per fornire appoggio ai "giornalisti indipendenti" (preparati, addestrati e finanziati dalla missione diplomatica degli Stati Uniti), approfittando degli insegnamenti tratti dalle ultime azioni della cosiddetta "primavera araba" in Medio Oriente.
 

• Aumentare il sostegno all' "opposizione interna" a Cuba per rompere il monopolio dell' informazione, attraverso l'uso della tecnologia, con la fornitura di smartphone, USB, SMS e la creazione di un fondo di difesa per il sostegno finanziario ai cyber attivisti dell' isola.
 

• Espandere l'accesso ad Internet dalla Sezione di Interessi degli Stati Uniti a L'Avana ed incoraggiare gli alleati a fare lo stesso dalle loro ambasciate.
 

• Organizzare programmi che generano una maggiore consapevolezza internazionale sulla "censura " di Internet a Cuba, per ottenere il sostegno di cittadini e governi di tutto il mondo.

Pertanto, la "preoccupazione" non è tanto sana come vogliono fare vedere al mondo, è parte del piano contro Cuba progettato da 53 anni dal Governo USA e dalla CIA .

Ognuno tragga le proprie conclusioni.

 

 

Distorsión de realidades

Arthur Gónzalez

Desde Miami, la ultraderecha anticubana caracterizada por su irracionalidad y posiciones contrarias a la normalización de relaciones con Cuba, han lanzado otra campaña mediática para continuar satanizando a la Revolución.
El tema de la misma es el libre acceso de los cubanos a Internet; cruzada promovida por la llamada “Fundación para los Derechos Humanos en Cuba” (FHRC) de Miami, la que precisamente vive gracias a los fondos que aprueba el Gobierno norteamericano para sus actividades subversivas contra la revolución cubana, o sea que si algún día esta no existiera, muchos de sus integrantes tendrían que hacer una nueva Revolución para no morirse de hambre.
Con el fin de darle visualización a algo destinado a morir en su propio nacimiento, reclutaron a los artistas de origen cubano Gloria Estefan y Willy Chirino, quienes declararon “que es muy importante para ellos estar conectados a Internet”.
Siguiendo la misma línea trazada por la guerra sicológica diseñada por la CIA desde los años 60 del pasado siglo y los acuerdos de la reunión efectuada por “The Heritage Foundation” en el 2012 con la presencia del Senador de origen cubano Marco Rubio, la presente campaña exige el libre acceso a Internet en la Isla.
Al parecer estos artistas no conocen que ese reclamo es algo viejo, pues desde hace algunos meses todos los cubanos tienen posibilidad de acceder libremente a ese servicio, a pesar de que el pago aun resulta elevado. Sin embargo, para los contrarrevolucionarios al servicio del Gobierno norteamericano no es un problema, porque ellos reciben un fuerte financiamiento con parte de los 20 millones de dólares que anualmente aprueba la Casa Blanca.
La bloguera oficialista de Washington Yoani Sánchez Cordero, puede dar fe de eso, ella siempre ha asistido a los hoteles más lujosos de la capital cubana y a las embajadas europeas para acceder libremente a Internet, mientras que otros de los diplodisidentes asalariados de Miami, concurren diariamente a la misión diplomática norteamericana en la Habana para leer y escribir por Internet.
Esta estrategia está planteada por los propios norteamericanos, y consiste en utilizar esa valiosa herramienta de comunicación para actividades subversivas, como afirmó Ray Walter, analista principal de políticas para América latina de la Heritage Foundation.
Para tener una idea exacta de lo que persiguen con esta nueva cruzada mediática contra Cuba, solo hay que citar algunas de las recomendaciones de la reunión de la Heritage Foundation en el 2012, donde se planteó que:
•Hay que asociarse con empresas de tecnología y Organizaciones No Gubernamentales con experiencia operando en Cuba, y explorar nuevas formas de aprovechar la tecnología para darle apoyo a los “periodistas independientes” (preparados, entrenados y financiados por la misión diplomática norteamericana), aprovechando las lecciones aprendidas de las últimas acciones de la llamada “primavera árabe”, en el Medio Oriente.
•Aumentar el apoyo a la “oposición interna” en Cuba para romper el monopolio de la información, a través del uso de la tecnología, con el abastecimiento de teléfonos inteligentes, dispositivos USB, SMS y la creación de un fondo de defensa que permite enviar apoyo financiero a los ciberactivistas de la Isla.
•Ampliar el acceso a Internet desde la Sección de Intereses de EE.UU. en la Habana y alentar a los aliados a hacer lo mismo desde sus embajadas.
•Organizar programas que generen mayor conciencia internacional sobre la “censura” de Internet en Cuba, para lograr apoyo de ciudadanos y gobiernos de todo el mundo.
Por tanto, la “preocupación” no es tan sana como quieren hacerle ver al mundo, es parte del plan contra Cuba diseñado desde hace 53 años por el Gobierno y la CIA.
Cada quien saque sus propias conclusiones.