Martedì 7
maggio, il
governo
nordamericano
pubblica la
lista dei
paesi che
appoggiano
il
terrorismo e
paradossalmente
in essa
appare
nuovamente
il nome di
una
Repubblica
che di tutto
il pianeta
Terra ha
subito più
azioni
terroristiche
nell'ultimo
mezzo
secolo,
parliamo di
Cuba.
Ovviamente
questo fatto
ha un fine,
manipolare
mediaticamente
l'immagine
della
Rivoluzione
cubana, come
punizione
per non
essersi
sottoposta
ai dettati
della
politica
nordamericana,
per avere il
coraggio di
denunciare i
suoi atti
criminali in
tutti i fori
internazionali
ed essere
esempio di
dignità e
sovranità
per molti
paesi di
questo
mondo.
Per quella
luce di
indipendenza
che emette
Cuba, il
Governo
nordamericano
e la CIA
hanno
preteso di
soffocarla
economicamente
e
distruggere
totalmente
la sua
infrastruttura.
Il 18
gennaio
1962, il
presidente
John F.
Kennedy
approvò il
2° Programma
di Azioni
Occulte
contro Cuba,
dopo il
fallimento
clamoroso
che ebbe il
Governo
nordamericano
nell'invasione
mercenaria
di Baia dei
Porci, dove
la
Rivoluzione
dimostrò la
sua capacità
di risposta,
l'unità del
suo paese e
la decisione
di difendere
le conquiste
raggiunte al
prezzo che
fosse
necessario.
Questo non
si poteva
permettere e
per quel
motivo
Kennedy dava
luce verde
alla CIA per
organizzare
una nuova
campagna per
cercare di
assestare il
colpo
mortale al
fiammante
processo
rivoluzionario
cubano.
L'obiettivo
del nuovo
Programma,
che fu
denominato
Progetto
Cuba, con il
nome codice
di
‘Mangosta’,
era simile
al primo
Programma
approvato
dal suo
predecessore
Dwight D.
Eisenhower,
“Aiutare i
cubani ad
abbattere il
regime
comunista a
Cuba e
instaurare
un nuovo
governo con
il quale gli
Stati Uniti
possano
vivere in
pace”.
Per gli USA
non esiste
la pluralità
di pensiero,
né libera
determinazione,
né si
permette
niente
diverso da
ciò che essi
ordinano e
comandano.
Come linee
di lavoro da
sviluppare
c’erano: “La
guerra
economica
che induca
il regime
comunista a
fallire nel
suo sforzo
per
soddisfare
le necessità
del paese,
le
operazioni
psicologiche
accresceranno
il
risentimento
della
popolazione
contro il
regime, e
quelle di
tipo
militare
daranno al
movimento
popolare un
arma di
azione per
il
sabotaggio e
la
resistenza
armata in
appoggio
agli
obiettivi
politici”.
Le azioni
terroristiche
sono
raccolte
dentro il
Programma
senza
sotterfugi.
Già l'anno
precedente,
il 6 aprile
1960, il
Sottosegretario
di Stato per
Temi
Ibero-americani
degli USA,
Lester D.
Mallory,
aveva
redatto un
memorandum
nel quale
affermava
che:
“Non esiste
un'opposizione
politica
effettiva a
Cuba;
pertanto
l'unico
mezzo
prevedibile
che abbiamo
oggi per
alienare
l'appoggio
interno alla
Rivoluzione
è attraverso
la delusione
e lo
scoraggiamento
basato
sull'insoddisfazione
e le
difficoltà
economiche.
Si deve
usare
prontamente
qualunque
mezzo
concepibile
per
debilitare
la vita
economica di
Cuba. Negare
denaro e
forniture a
Cuba per
diminuire i
salari reali
e monetari,
al fine di
causare
fame,
disperazione
e il
rovesciamento
del
governo”.
Queste
decisioni
segnano la
vera essenza
della loro
criminale
politica
verso la
Rivoluzione
cubana e
sono una
prova
irrefutabile
di chi è
realmente il
massimo
violatore
dei diritti
umani e
quello che
porta avanti
una politica
di
terrorismo
di Stato
contro i
paesi del
mondo. I
suoi stessi
documenti
già
declassificati
così lo
dimostrano.
Vittima di
681 azioni
terroristiche
e di una
invasione
mercenaria
Made in USA ...,
riporta la
perdita
irreparabile
della vita
di 3478
donne,
uomini e
bambini,
più …
é
stata capace
di
condividere
generosamente
con altre
nazioni le
sue cose
buone e
contribuire
al benessere
dei poveri
della Terra
Un dispaccio
dalla
“repubblica
delle
banane” di
Miami questo
1° Maggio,
conferma che
il governo
degli Stati
Uniti non ha
piani per di
togliere
Cuba dalla
sua lista di
stati
patrocinatori
del
terrorismo,
nonostante
il crescente
lavoro di
statisti di
Washington e
di una buona
parte della
sua società
civile in
senso
contrario.
In realtà,
risulta che
l'Isola è
stata
vittima di
681 azioni
terroristiche
e di una
invasione
mercenaria
Made in USA
che le hanno
causato la
perdita
irreparabile
della vita
di 3478
donne,
uomini e
bambini,
oltre ad
altri 2099
cubani che
sono rimasti
fisicamente
handicappati
per il resto
della loro
esistenza,
per il
vandalismo
del “Nord
turbolento e
brutale”.
Risulta che
solo tra il
2010 e il
2013, le
autorità
statunitensi
hanno
destinato
191,7
milioni di
dollari per
finanziare
organizzazioni
e agenti
pagati,
l'uso
sovversivo
di
tecnologie
dell'informazione
e per
realizzare
trasmissioni
illegali di
radio e
televisioni
che cercano
il
cambiamento
di regime a
Cuba. A
questi, si
aggiungono
altri fondi
di milioni
di dollari
canalizzati
dai suoi
servizi
speciali e
gruppi
privati -
impegno al
quale
partecipano
alcuni dei
loro
alleati.