La diplobloguera ufficiale

visiterà i suoi padrini yankee

 

 

7.03.2013 - Arthur Gonzalez http://heraldocubano.wordpress.com

http://www.youtube.com/watch?v=ukSzfOuhLWk&feature=player_embedded

 

 

La blogger ufficiale di Washington Yoani Sánchez Cordero, visiterà la città di Miami per ricevere, il prossimo 1 aprile, la Medaglia Presidenziale concessa dal Miami Dade College (MDC), in riconoscimento alla sua "difesa dei diritti umani". "Casualmente" questa istituzione, negli anni precedenti, ha consegnato la Medaglia Presidenziale ad altre persone come il "dissidente" polacco Lech Walesa, personaggio creato, finanziato ed addestrato dai nord americani con l'appoggio dei servizi segreti tedeschi, per sviluppare il suo lavoro contro il socialismo nel suo paese durante la crociata lanciata dalla CIA sotto l'amministrazione di Ronald Reagan.

Altri dei premiati sono stati l'ex presidente dell'URSS, Mikhail Gorbaciov, che ha dichiarato, nel 2000, durante una conferenza presso l'Università nord americana in Turchia che "lo scopo della mia vita è stato quello di distruggere il comunismo, la dittatura insopportabile sulla gente".

Tra gli altri premiati con la Medaglia Presidenziale c'è l'estremista di destra José María Aznar, che la mafia anticubana, da Miami, lo ha sostenuto economicamente nella sua campagna presidenziale in Spagna per dopo portare avanti le politiche contro la Rivoluzione cubana. Ha anche ricevuto il premio il presidente colombiano Alvaro Uribe, noto per il suo sostegno agli USA nelle azioni contro il Venezuela e il suo presidente Hugo Rafael Chavez Frias.

Il menzionato premio che riceverà la signora Sanchez Cordero dice chiaramente a che cosa e a chi risponde la sua posizione a Cuba, senza bisogno di ulteriori chiarimenti, il semplice fatto di conoscere l'elenco delle persone che lo hanno ottenuto parla da sé.

Ma la cosa più simpatica dell'annuncio è che Yoani Sánchez dice che si recherà negli Stati Uniti con "il denaro che le invierà sua sorella" residente in quel paese ed impiegata in una farmacia, poiché lei non riceve alcun finanziamento da parte nord americana.

Potremo credere a questa bella storia? E dove ha salvato i 25.000 euro annuali che riceve dal quotidiano spagnolo El Pais per essere la sua corrispondente  illegale a L'Avana e altrettanto da un giornale italiano? Avrà perso il conto dei premi che le sono stati concessi sotto la pressione yankee per un totale di più di 300.000 dollari?

Secondo il proverbio popolare prima si scopre un bugiardo che uno zoppo, pertanto ad altri racconti la storia di essere indipendente e libera pensatrice, perché se così fosse non avrebbe il sostegno degli Stati Uniti e dei suoi alleati europei, se no che si chieda ad Alberto Buitre, giornalista messicano Premio Nazionale di Giornalismo contro la Discriminazione consegnato dall'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, che sì sa come sia difficile la vita di un giornalista in Messico, dove dal 1999 si contano 85 assassini di
giornalisti, 18 sparizioni forzate e 33 attentati a mezzi di comunicazione, per un totale di 843 condanne giudiziarie di crimini relazionati con lavoratori del giornalismo, cosa che non è mai successo nell'isola di Cuba.

 

 

Visitará diplobloguera oficialista a sus padrinos yanquis

Arthur Gónzalez http://heraldocubano.wordpress.com

La bloguera oficialista de Washington Yoani Sánchez Cordero, visitará la ciudad de Miami para recibir el próximo 1ro de abril la Medalla Presidencial que le concederá el Miami Dade College (MDC) en reconocimiento a su “defensa de los derechos humanos”. “Casualmente” esa institución ha entregado en años anteriores la Medalla Presidencial a otras personas como el “disidente” polaco Lech Walesa, personaje creado, financiado y entrenado por los norteamericanos con el apoyo de los servicios de inteligencia alemanes, para que desarrollara su labor en contra del socialismo en su país, durante la cruzada lanzada por la CIA bajo la administración de Ronald Reagan.
Otros de los premiados han sido el ex presidente de la ex URSS, Mijail Gorbachov, quien declaró en el 2000 durante una conferencia impartida en la universidad norteamericana de Turquía que: “el objetivo de mi vida fue aniquilar el comunismo, la dictadura insoportable sobre la gente”.
Entre otros laureados con la Medalla Presidencial está el ultraderechista José María Aznar, a quien desde Miami la mafia anticubana le apoyó económicamente en su campaña presidencial en España para que después llevara a cabo políticas contra la revolución cubana. También recibió dicho galardón el presidente colombiano Álvaro Uribe, destacado por su apoyo a los norteamericanos en las acciones contra Venezuela y su presidente Hugo Rafael Chávez Frías.
El mencionado premio que recibirá la señora Sánchez Cordero dice claramente a qué y a quiénes responde su posición dentro de Cuba, no necesita de más aclaraciones, el solo hecho de conocer la lista de las personas que la han obtenido habla por si solo.
Pero lo más simpático del anuncio es que Yoani Sánchez asegura que viajará a los Estados Unidos con “el dinero que le enviará su hermana” residente en ese país y empleada de una farmacia, ya que ella no recibe ningún financiamiento de los norteamericanos.
¿Le podremos creer ese lindo cuento? ¿Y dónde tiene guardado los 25 mil euros anuales que recibe del diario español El País por ser su corresponsal ilegal en la Habana y otros tantos de un diario italiano?, ¿Habrá perdido la cuenta de los premios que le han otorgado bajo presiones de los yanquis que suman más de 300 mil dólares?
Según el proverbio popular primero se descubre a un mentiroso que a un cojo, por tanto a otros con el cuento de ser independiente y libre pensadora, si así fuera no tuviera el respaldo norteamericano y de sus aliados europeos, sino que le pregunten a Alberto Buitre, periodista mexicano ganador del Premio Nacional de Periodismo Contra la Discriminación, otorgado por el Alto Comisionado de la ONU para los Derechos Humanos, que si conoce lo difícil que es la vida de un reportero en México, donde desde 1999 se cuentan 85 los asesinatos de periodistas, 18 desapariciones forzadas y 33 atentados a medios de comunicación, con un total de 843 expedientes judiciales de crímenes relacionados con trabajadores del periodismo, algo que nunca ha ocurrido en la Isla de Cuba.