Beneficerà Yoani Sánchez della Legge di

Aggiustamento Cubano?

 

 

 

30.03.2013 - M. H. Lagarde http://cambiosencuba.blogspot.it/

 

 

 

Al suo arrivo a Miami la blogger mercenaria Yoani Sánchez ha ripetuto la stessa consegna che molti emigranti economici sono costretti a dire all'arrivo negli Stati Uniti per poter beneficiare della cosiddetta Legge di Aggiustamento Cubano.

"Sono davvero felice. Sento nell'aria e nella gente molto rispetto, molto libertà. Mi sento come a Cuba, ma libera. Questo è come Cuba, ma con democrazia", ha detto la mercenaria dai piedi asciutti e tour mondiale, secondo El Nuevo Herald.

Sonsonete a parte, nessuno meglio di Yoani Sánchez può invocare la Legge che ha favorito le regate della morte nello Stretto della Florida.

Secondo lei, e i suoi "molti" fan che già sappiamo chi sono: gli sponsor del blocco e del terrorismo contro Cuba: i rappresentanti Marco Rubio, Bob Menendez, Ileana Ros, Mario Diaz Ballart e la Brigata 2506, Yoani Sanchez, nonostante il giro del mondo ed i suoi milioni a L'Avana, è la donna più  "perseguitata" del mondo e quindi perfettamente dimensionata per beneficiare della Legge disegnata per proteggere coloro che fuggono dalla spaventosa "repressione comunista".


Ma sappiamo che Yoani Sánchez è un'avventuriera, che non teme per la sua vita, ma per perdere la sua buona vita a L'Avana, non beneficerà di tale opzione perché, come molti che già in precedenza hanno provato la formula, non solo perderebbero l'iniezione finanziaria della CIA se permane a Cuba, ma anche perché dopoi tre mesi a Miami, probabilmente neppure sua sorella la ricorderebbe.

Da mezzo secolo, gli annessionisti di Miami necessitano di agnelli che facciano il loro lavoro. In caso contrario, starebbero a Cuba lottando "coraggiosamente", come fa Yoani Sachez contro la mancanza di canistel e mandarini nei banchi degli agro mercati cubani o togliendo e mettendo parrucche come in un'opera teatrale, e non rubando a mansalva la maggior parte del denaro che invia l'USAID alla mercenaria di moda.

Yoani Sánchez, sembra - che oltre avventuriera é Cordero (agnello ndt) persino di cognome - è la persona più indicata per mantenere in funzionamento la fiorente attività della lotta per la "libertà di Cuba", ci cui tanta gente vive in quella città.

Nessuno dubita quindi che, nonostante la mancanza di "libertà" e "democrazia" dell'isola, la blogger mercenaria, quando termina il suo circo mondiale, sceglierà di tornare a Cuba per continuare "coraggiosamente" la sua "lotta" sotto la terribile "repressione" di immeritati premi e la spaventosa "persecuzione" dei dollari.

 

¿Se acogerá Yoani Sanchez a la Ley de Ajuste Cubano?

Por M.H. Lagarde

A su llegada a Miami la bloguera mercenaria Yoani Sánchez repitió la misma consigna que muchos emigrantes económicos se ven obligados a decir al llegar a Estados Unidos para poder acogerse a la llamada Ley de Ajuste cubano.
“Estoy realmente muy feliz. Siento en el aire y en la gente mucho respeto, mucha libertad. Me siento como en Cuba pero libre. Esto es como Cuba pero con democracia”, aseguró la mercenaria de pies secos y gira mundial, según El Nuevo Herald.
Sonsonete aparte, nadie mejor que Yoani Sánchez para acogerse a la Ley que ha incentivado las regatas de la muerte en el estrecho de la Florida.
Según ella, y sus "muchos" seguidores que ya sabemos quienes son: los patrocinadores del bloqueo y el terrorismo contra Cuba: los representantes Marco Rubio, Bob Menendez, Ileana Ros, Mario Diaz Ballart y la brigada 2506, Yoani Sanchez, a pesar de su gira mundial y sus millones en La Habana, es la mujer más "perseguida" del mundo y por tanto clasifica perfectamente para acogerse a la Ley diseñada para proteger a aquellos que huyen de la atroz "represión comunista".
Pero ya sabemos que Yoani Sánchez es una vividora, que no teme por su vida, pero si por perder su buena vida en La Habana, no se acogerá a tal opción porque, como muchos que ya anteriormente probaron la fórmula, no solo perdería la inyección financiera con que la mantiene la CIA si permanece en Cuba, sino que, además, a los tres meses de estar en Miami, probablemente ni su hermana la recordaría.
Desde hace medio siglo, los anexionistas de Miami necesitan corderos que le hagan su trabajo. Si no fuera así, estuvieran en Cuba luchando "valientemente" como hace Yoani Sachez contra la falta de canisteles y mandarinas en las tarimas de los agromercados cubanos o quitándose y poniéndose pelucas como en una obra teatral, y no robándose a mansalva la mayor parte del dinero que le envía la USAID a la hornada mercenaria de moda.
Yoani Sánchez, al parecer -quien además de vividora es Cordero hasta de apellido-, resulta la persona más indicada para mantener en funcionamiento el próspero negocio de la lucha por la "libertad de Cuba" del que tanta gente vive en esa ciudad.
Nadie dude entonces que, a pesar de la falta de "libertad" y "democracia" de la Isla, la bloguera mercenaria, cuando culmine su circo mundial, optará por regresar a Cuba para continuar "valientemente" su "lucha" bajo la terrible "represión" de inmerecidos premios y la espantosa "persecusión" de los dólares.