30 VERITÀ CHE IL POPOLO DEGLI

 

STATI UNITI DEVE CONOSCERE

 

 

14.10.2013 - http://amicuba.altervista.org/blog/ Omar Pérez Salomón (da Lapupilainsomne)

 

 

Per tentare di raggiungere un accordo su una legge di bilancio, l’incapacità dei repubblicani, con la maggioranza nella camera di Rappresentanti, e dei democratici, che controllano il Senato e la Casa Bianca, ha causato un una paralizzazione parziale dello Stato Federale. Centinaia di migliaia di funzionari sono stati costretti a prendere un congedo non retribuito, mentre il governo degli Stati Uniti mantiene intatto il finanziamento al progetto anticubano di Radio e TV Martí. Che cosa crea questa eccezione?


Per spiegarlo, esponiamo di seguito 30 verità che il popolo degli Stati Uniti dovrebbe conoscere:


1. Radio e Televisione Martí sono costate più di 600 milioni di dollari ai contribuenti nordamericani.


2. Il bilancio federale include più di 30 milioni di dollari all’anno per l’Ufficio di Trasmissioni verso Cuba, a carico di Radio e TV Martí.


3. Solo il funzionamento di TV Martí che non si vede a Cuba, è costato ai cittadini degli Stati Uniti più di 20 milioni di dollari all’anno di imposte.


4. Quel denaro in realtà beneficia elementi della mafia anticubana, compresi congressisti di origine cubana.


5. Congressisti e specialisti nordamericani nella materia, chiedono la disconnessione della stazione radio e riconoscono che il bilancio federale per le trasmissioni di Radio e TV Martí è uno sperpero.


6. Uno studio realizzato nel 2009 dall’Ufficio di Fiscalizzazione del Governo (GAO), il braccio investigativo del Congresso degli USA, indica che non è ancora chiaro se ci sono cubani che ascoltino o vedano le trasmissioni di Radio e Televisione Martí.


7. La cosiddetta Radio Martí, approvata come un servizio di Voice of America (VOA), contravviene alla stessa legge nordamericana.


8. Per le sue caratteristiche, il suo sistema di corrispondenti, la sua struttura interna, le sue ore di trasmissione, il contenuto e lo sviluppo di programmazione, si comporta non come un servizio collegato a un’altra stazione radio, ma come una potente stazione radio finalizzata alla destabilizzazione di Cuba.


9. Attraverso l’Ufficio di trasmissioni a Cuba (Office of Cuba Broadcasting), – agenzia Federale, subordinata alla Giunta di Governatori su Trasmissioni – e di altre agenzie, durante gli anni dal 1998 al 2002 sono stati realizzati pagamenti illegali a 44 giornalisti di Miami che scrissero, pubblicarono o riportarono nei mezzi di stampa di Miami, articoli e reportage ostili e discriminatori su Cuba e sui Cinque antiterroristi cubani prigionieri in carceri degli Stati Uniti.


10. La ricezione a Cuba di Radio e TV Martí è praticamente pari a zero.


11. Agenzie di stampa come l’AP e il periodico The New York Times, che per niente simpatizzano con la Rivoluzione Cubana, si sono fatti eco di dichiarazioni di congressisti e specialisti nella materia che richiedono la disconnessione delle emittenti.


12. Il 27 marzo 1990 cominciò l’aggressione televisiva mettendo in servizio un trasmettitore di televisione a bordo di un aerostato frenato a 3 000 metri di altezza in uno dei cayos al sud dello stato della Florida, per coprire l’occidente del paese, fondamentalmente la capitale cubana.


13. Una nuova modalità delle trasmissioni della televisione è stata prodotta il 20 maggio 2003, e poi dal 21 agosto 2004, impiegando un aereo militare del tipo EC-130J, appartenente al Comando Solo di una Unità di Guerra Psicologica delle Forze Armate di quel paese.


14. Nel 2005 l’uragano Dennis ha fatto sparire il pallone frenato situato a 10.000 piedi d’altezza in Cudjoe Key, da dove si trasmetteva Televisione Martí.


15. A partire da agosto del 2006, le trasmissioni della televisione sono state realizzate utilizzando un bimotore Gulfstream G-1 affittato da una società aerea.


16. Lo scorso 4 settembre, The Washington Post, ha pubblicato un articolo che ha rivelato che l’ aereo usato nelle trasmissioni della televisione anticubana, si trova parcheggiato in un campo di aviazione nella zona rurale della Georgia, e paga a un appaltatore 79,500 dollari all’anno per la sua custodia.


17. Sono stretti i legami della stazione radio del governo degli Stati Uniti, Radio Martí, con i gruppuscoli controrivoluzionari che vivono nell’isola.


18. A Radio Martí, gli atti di corruzione, frodi, nepotismo e clientelismo non sono cessati negli ultimi tempi.


19. La programmazione di Radio e TV Martí è di cattiva qualità estetica ed etica, vi predomina la menzogna, la grossolanità; spesso è parziale e non soddisfa le norme giornalistiche.


20. L’ufficio del senatore democratico per il Wisconsin, Russ Feingold, ha riconosciuto che “il bilancio federale per la trasmissione di Radio e TV Martí è uno spreco”.


21. Il rappresentante William Delahunt, democratico per il Massachussetts, ha dichiarato alcuni anni fa: “Vi sfido a trovare qualcuno che abbia visto TV Martí. È una stazione televisiva senza audience”.


22. Dal territorio degli Stati Uniti si trasmettono settimanalmente verso Cuba più di 2.000 ore di radio e televisione su 30 diverse frequenze.


23. Basti ricordare che nell’anno 2009 ci fu una escalation nelle trasmissioni illegali che raggiunse una cifra di 2.087,5 ore, causando interferenze alle stazioni cubane.


24. L’emissione di segnali televisivi verso Cuba dal territorio nordamericano, è stata una vera e propria guerra degli ordini tecnici, diplomatici e di intelligence.


25. Si è neutralizzato il segnale di TV Martí nelle sue diverse varianti.


26. Per quasi 30 anni il governo degli Stati Uniti e la controrivoluzione hanno cercato di imporre allo Stato cubano la loro dottrina del dominio utilizzando Radio Martí.


27. La televisione Martí danneggia e viola i principi generali del diritto internazionale e dei mass media, i regolamenti dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni e del Diritto Spaziale.


28. Cuba ha l’obbligo e il diritto di denunciare tali atti illegali sotto varie impostazioni multilaterali, difendere la sovranità del suo popolo, che comprende il godimento senza interferenze di frequenze radio e televisive, che le spettano, con assoggettamento alle norme e regole del diritto internazionale.


29. Cuba ha denunciato reiteratamente le interferenze che si producono al sistema di radiodiffusione cubano come risultato delle trasmissioni illegali dal territorio nordamericano.


30. Durante l’amministrazione di Obama niente è cambiato nella proiezione e applicazione di una politica estera egemonica che pretende di distruggere la Rivoluzione Cubana.