Cuba ha denunciato
venerdì 18, nell’Assemblea Generale della ONU, l’uso da parte del governo degli
Stati Uniti di trasmissioni illegali di radio e televisione per sovvertire
l’ordine nell’Isola e cambiare il su sistema politico e socio economico.
"Il governo degli
Stati Uniti continua ad applicare una politica aggressiva contro Cuba,
nell’ambito radio-elettronico, violando apertamente le norme del Diritto
Internazionale e le norme e i regolamenti dell’Unione Internazionale delle
Telecomunicazioni", ha avvertito Cuba.
Intervenendo nei
dibattito della Quarta Commissione dell’Assemblea, che s’incarica di Politica
Speciale e Decolonizzazione, la delegata cubana Lilianne Sánchez ha segnalato
che queste azioni danneggiano il normale funzionamento dei servizi di
radiocomunicazione e producono interferenze moleste.
La diplomatica ha
detto che alla fine del 2012 erano state trasmesse settimanalmente contro
l’Isola una media di 2074 ore di emissioni sovversive, utilizzando per questo
circa 34 frequenze.
Ugualmente sono
continuate le trasmissioni di segnali televisivi da stazioni a bordo di aerei
statunitensi, nel canale 13 (213 megahertz (MHz)) e nel canale 20 (509 MHz),
così come nella frequenza 94.7 MHz del servizio de radiodiffusione per
Frequenza Modulata (FM)”, ha aggiunto.
Sino all’11 maggio
dell’anno scorso, ha informato rispetto all’anno scorso, da un aereo degli Stati
Uniti sono state effettuate trasmissioni che hanno provocato 70 giorni
d’interferenze nei canali della Tv cubana e 64 giorni nel servizio di radio
diffusione per FM.
Inoltre nel mese di
giugno del 2012 sono state utilizzate 26 frequenze per le emissioni sovversive,
sommando un totale di 1900 ore settimanali di aggressioni.
L’Isola ha
denunciato nella palestra internazionale, che varie emittenti dedicate alla
sovversione, appartengono o prestano servizi a organizzazioni vincolate al
terrorismo contro l’Isola.
“Cuba reitera la sua
condanna per queste aggressioni ed esige dal governo degli Stati Uniti
l’interruzione immediata delle trasmissioni radio e televisive contro il nostro
paese”, ha sottolineato la delegata, che ha anche ricordato il diritto di Cuba a
difendersi.
Cuba continuerà ad
esercitare la sua sovranità e indipendenza e continuerà ad adottare tutte le
misure alla sua portata per respingere queste azioni aggressive.
Quest’anno l’Ufficio
di Uditoria del Governo statunitense ha pubblicato un rapporto
sull’applicazione dei programmi sovversivi contro Cuba, da parte dell’Agenzia
per lo Sviluppo Internazionale ( USAID), e il Dipartimento di Stato.
Secondo il
documento, l’ammontare dedicato alla promozione del crollo del governo
dell’Isola, è di 205 milioni di dollari tra il 1996 e il 2011, senza includere i
fondi dedicati a finanziare le trasmissioni con fini di destabilizzazione di
Radio e TV Martí, che sommano circa 30 milioni di dollari l’anno. |
Se nel 2005 l'uragano Dennis fece sparire il pallone frenato situato a 10mila piedi di altezza, in Cudjoe Key, da dove si trasmetteva TV Martí, lo scorso 4 settembre, The Washington Post, ha pubblicato un articolo che rende noto un destino simile per l'aereo utilizzato nelle trasmissioni dei segnali televisivi anticubani. In un campo di aviazione nella zona rurale di Georgia, si trova stazionato questo apparto impiegato dal governo USA per aggredire Cuba, e paga ad un contrattista 79500 dollari l'anno per la sua custodia.
Secondo il giornale "l'aereo era dotato per sorvolare l'oceano e diffondere programmi televisivi verso Cuba. Lo sforzo è parte di una lunga campagna USA per combattere il comunismo a Cuba, fornendo informazioni al popolo cubano senza censura del governo comunista.
"Ma le autorità cubane interferiscono il segnale quasi subito, e i sondaggi mostrano che meno dell'1% dei cubani la vedono. Tuttavia, quando il Congresso ha cominciato a fare tagli al bilancio, i legislatori hanno rifiutato di eliminare l'aereo.
"E' difficile esprimere quanto sia ridicolo che l'aereo stia ancora costando denaro ai contribuenti, ha affermato Philip Peters, un funzionario di due amministrazioni repubblicane e ora presidente del Centro di Ricerca su Cuba in Alexandria, Virginia.
Peters ha detto che 'le emissioni dell'aereo non hanno pubblico. Loro le interferiscono con efficacia sin dal suo inizio. E invece di spendere soldi in qualcosa che benefici il pubblico, è diventata una prova di virilità in Campidoglio'. Questo aereo è l'ultimo residuo di una strana esperienza nella televisione attraverso lo Stretto di Florida".
E' stato proprio durante la Crisi d'Ottobre, nel 1962, che Washington valutò, per la prima volta, la possibilità di intraprendere trasmissioni televisive specialmente rivolte a Cuba, idea scartata, al tempo, per essere considerata una misura estrema, molto complessa dal punto di vista tecnico e la fragilità del segnale a fronte di qualsiasi tipo d'interferenza cubana. Tuttavia, l'idea é stata ripresa dalla seconda metà del 1985 ed il 27 marzo 1990 é iniziata l'aggressione televisiva, al porsi in servizio un trasmettitore televisivo a bordo di un pallone frenato a 3000 metri di altezza in una delle isolette a sud della Florida, per coprire una parte del territorio nazionale cubano. Quando, nel 2005, l'uragano Dennis fece sparire il pallone aerostatico, i manager di TV Martí resero conto del sinistro ... sei settimane più tardi.
Una nuova forma di trasmissioni televisive sono prodotte dall'
agosto del 2004, impiegando l'aereo militare del tipo EC-130 appartenente al Commando Solo di una Unità di Guerra Psicologica delle Forze Armate USA, e dall'agosto 2006 attraverso un bimotore Gulfstream G-1.
La televisione invisibile, danneggia e viola i principi generali del diritto internazionale e dei mass media, i regolamenti dell'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni e il Diritto Spaziale.
L'emissione di segnali radio e televisivi verso Cuba dal territorio degli Stati Uniti, che oggi comprende più di 2000 ore settimanali di programmazione anticubana, compresi discorsi che evocano atti terroristici, è stata una vera e propria guerra negli ordini tecnici, diplomatici e di intelligence dove la potenza imperiale ha interpretato la parte peggiore, perché ogni giorno viene neutralizzato il segnale televisivo nelle sue varie forme dalla suo rilascio nell'aria e mantiene un basso profilo la ricezione di Radio Marti.
Il Congresso USA approva un bilancio annuale di oltre 30 milioni di $ proveniente dai contribuenti degli Stati Uniti per mantenere la sua impalcatura.
Forse per questo il campo di volo in Georgia diventa un monumento che perpetua il fallimento delle trasmissioni di TV Martí verso Cuba.
$80000 al año por custodiar monumento
al fracaso de la política hacia Cuba
Omar Pérez Salomón
Si en el 2005 el huracán Dennis desapareció el globo cautivo ubicado
a 10 mil pies de altura en Cudjoe Key, desde donde se transmitía
Televisión Martí, el pasado 4 de septiembre, The Washington Post,
publicó una noticia que da a conocer un destino similar para el
avión utilizado en las transmisiones de la señal de la televisión
anticubana. En un campo de aviación en la zona rural de Georgia, se
encuentra estacionado este aparato empleado por el gobierno de EE.UU.
para agredir a Cuba, y paga a un contratista 79 500 dólares al año
para su custodia.
Según este periódico, “el avión estaba equipado para volar sobre el
océano y difundir programación de televisión hacia Cuba. El esfuerzo
forma parte de una larga campaña estadounidense para combatir el
comunismo en Cuba, proporcionando información al pueblo cubano sin
censura por su gobierno comunista.
”Pero las autoridades cubanas interfieren la señal casi de inmediato,
y las encuestas muestran que menos del 1 por ciento de los cubanos
la ven. Sin embargo, cuando el Congreso comenzó a hacer recortes en
el presupuesto, los legisladores se negaron a eliminar el avión.
“Es difícil expresar lo ridículo que es que el avión todavía esté
costando dinero a los contribuyentes, dijo Philip Peters, un
funcionario de dos administraciones republicanas y ahora presidente
del Centro de Investigación de Cuba en Alejandría, Virginia. Peters
dijo que ‘las emisiones del avión no tienen audiencia. Ellos la
interfieren con eficacia desde su creación. Y en lugar de gastar el
dinero en algo que beneficie al público, se ha convertido en una
prueba de virilidad en el Capitolio’. Este avión es el último
vestigio de una experiencia extraña en la televisión a través del
Estrecho de la Florida”.
Fue precisamente durante la Crisis de Octubre en 1962, cuando en
Washington se valoró por vez primera la posibilidad de emprender
transmisiones de televisión especialmente dirigidas a Cuba, idea
descartada en ese entonces por considerarse una medida extrema, muy
compleja desde el punto de vista técnico y por la fragilidad de la
señal ante cualquier tipo de interferencia cubana. No obstante, la
idea fue retomada a partir del segundo semestre de 1985 y el 27 de
marzo de 1990 comenzó la agresión televisiva, al ponerse en servicio
un transmisor de televisión a bordo de un aeróstato cautivo a 3 000
metros de altura en uno de los cayos al sur del estado de la
Florida, para cubrir parte del territorio nacional cubano. Cuando en
el 2005 el huracán Dennis desapareció el globo aerostático, los
directivos de TV Martí se dieron cuenta del siniestro… seis semanas
después.
Una nueva modalidad de las transmisiones de televisión se produce a
partir de agosto del 2004, al emplearse una aeronave militar del
tipo EC-130, perteneciente al Comando Solo de una Unidad de Guerra
Psicológica de las Fuerzas Armadas de Estados Unidos, y desde agosto
del 2006 a través de un bimotor Gulfstream G-1.
La televisión que no se ve, daña y viola los principios generales
del derecho internacional y de los medios de difusión masiva, las
regulaciones de la Unión Internacional de Telecomunicaciones y del
Derecho Espacial.
La emisión de señales de televisión y radio hacia Cuba desde
territorio norteamericano, que hoy alcanza más de 2 000 horas
semanales de programación anticubana, incluidas alocuciones que
convocan a actos terroristas, ha sido una verdadera guerra en los
órdenes técnico, diplomático y de inteligencia, donde la potencia
imperial ha llevado la peor parte, pues se neutraliza cada día la
señal de televisión en sus distintas variantes desde su salida al
aire y se mantiene en un bajo perfil la recepción de la Radio Martí.
El Congreso de Estados Unidos aprueba cada año un presupuesto de más
de 30 millones de dólares procedente del contribuyente
norteamericano para mantener su andamiaje.
Quizás por eso el campo de aviación en Georgia deviene un monumento
que perpetúa el fracaso de las transmisiones de la TV Martí hacia
Cuba. |
Nel mezzo di tagli e crisi economica, il governo degli Stati Uniti ha
destinato milioni di dollari di fondi pubblici per una fallimentare campagna
mediatica contro Cuba, al fine di ritrasmettere nell'isola la
programmazione statunitense anticastrista.
L'aereo del Progetto AeroMartí, che cercava di trasmettere, al
popolo cubano, le anticastriste Radio e TV Martí, ora non si
avvicina più
alle coste del paese caraibico, mettendo così in evidenza che gli investimenti
di 24 milioni di $ che la Casa Bianca ha fatto per la diffusione
della rete USA, negli ultimi sei anni, sono sfumati,
praticamente, nell'aria.
I segnali emessi da fuori Cuba cercano ancora di realizzare il
loro obiettivo finale: trovare un ricevitore che capti la loro onda,
ma sono completamente bloccati dalle autorità dell'isola, così è ed
é
stato quasi impossibile trovare Radio Marti nelle frequenze cubane.
Per cambiare la
mentalità della società cubana, il governo degli Stati Uniti ha inviato
veri flussi di capitali che sono stimati in oltre 500 milioni di
dollari in 3 decenni, ma non sembra che i suoi investimenti producano
molto.
Gli aggiustamenti di bilancio, alla fine,
hanno tagliato le ali all' AeroMartí, che esisteva dal 1985: i voli sono stati sospesi e l'aereo è
stato parcheggiato in un hangar. Ancora, il programma ha lasciato un
buco finanziario notevole e adesso molti statunitensi si domandano
sul suo costo.
"Ora stiamo vedendo che l'amministrazione Obama, i democratici
insieme con i repubblicani, stanno facendo profondi tagli nei
servizi sociali, che cambieranno la sicurezza sociale" spiega a RT
la situazione in cui si trovano, ora, i cittadini comuni degli Stati Uniti Gloria La
Riva, la politica USA legata al Partito Socialismo e
Liberazione.
Alla luce di questi risultati, non può non stupire l'insistenza con
cui la Casa Bianca va avanti con il gruppo mediatico Marti.
Soprattutto se si considera che si finanzia con fondi pubblici degli
statunitensi. Tuttavia, gli esperti sono chiari: l'odio nei confronti
di Cuba è sempre stato un buon affare.
"Ovviamente, quando ci si rende conto di questi costi milionari che
non ottengono l'interesse , che pretendono, nella società civile cubana e
si sostengono da tre decenni, uno può realizzare tutta la corruzione che
esiste, quante persone vivono a spese di questi programmi"
commenta il
ricercatore di storia presso l'Università di L'Avana Alejandro Luis Perdomo Aguilera.
Quali che siano le ragioni o i pretesti per cui si spendono tali
enormi somme,
non c'è dubbio che in questa storia il contribuente USA è il
chiaro perdente, quello che paga di tasca propria degli effimeri
progetti.
EE.UU.
dilapida millones de dólares en su fallida campaña mediática contra
Cuba
http://actualidad.rt.com
https://www.youtube.com/watch?v=nNDM9wvinxo&feature=player_embedded#t=44
En medio de los recortes y la crisis económica, el Gobierno de EE.UU.
ha destinado millones de dólares de fondos públicos a una fallida
campaña mediática contra Cuba, con el fin de retransmitir en la isla
programación estadounidense anticastrista.
El avión del proyecto AeroMartí, que trataba de transmitir para el
pueblo cubano las anticastristas Radio y Televisión Martí, ya no se
acerca más a las costas del país caribeño, poniendo así en evidencia
que las inversiones de 24 millones de dólares que la Casa Blanca ha
hecho para la difusión de la cadena estadounidense en los ultimos 6
años se han esfumado prácticamente en el aire.
Las señales emitidas desde fuera aún buscan cumplir su objetivo
final: encontrar un receptor que capte su onda, pero son bloqueadas
completamente por las autoridades de la isla, por lo que es y ha
sido casi imposible encontrar Radio Martí en las frecuencias cubanas.
Para cambiar la
mentalidad de la sociedad cubana, el Gobierno estadounidense ha
enviado verdaderos flujos de capitales que se estiman en más de 500
millones de dólares en 3 décadas, pero no parece que sus inversiones
rindan mucho.
Los ajustes presupuestarios al fin y al cabo le
cortaron las alas al AeroMartí, que existía desde 1985: los vuelos
fueron suspendidos y el avión ha quedado aparcado en un hangar. Aun
así, el programa ha dejado un agujero financiero notable y ahora
muchos estadounidenses se preguntan por su costo.
"Ahora estamos viendo que la Administración de Obama, demócratas
junto con republicanos, están lanzando fuertes recortes en servicios
sociales, que van a cambiar el seguro social", explica a RT la
situación en que se encuentran hoy los ciudadanos ordinarios de
EE.UU. Gloria la Riva, política estadounidense vinculada al Partido
Socialismo y Liberación.
Ante tales resultados, no puede dejar de asombrar la insistencia con
la que la Casa Blanca sigue adelante con el grupo mediático Martí.
Sobre todo considerando que se financia con fondos públicos
estadounidenses. Sin embargo, los expertos lo tienen claro: el odio
hacia Cuba siempre ha sido un buen negocio.
"Obviamente cuando uno se percata de estos gastos millonarios que no
logran los intereses que pretenden en la sociedad civil cubana y se
mantienen durante tres décadas, uno puede percatarse de toda la
corrupción que existe, cuantas personas viven a costa de estos
programas", comenta el investigador de historia de la Universidad de
La Habana Alejandro Luis Perdomo Aguilera.
Sean cuales fueren las razones o los pretextos bajo los que se
gastan estas cuantiosas sumas, no cabe duda de que en esta historia
el contribuyente estadounidense es el claro perdedor, el que paga de
su bolsillo unos proyectos efímeros. |