Le
autorità USA hanno negato il permesso di viaggio
a Mariela Castro,
figlia del presidente cubano
Raul Castro, per partecipare
ad un forum su LGBT
che si terrà a Philadelphia
la settimana prossima e
che sarà dedicato, in particolare,
alla situazione di questo gruppo di
persone a Cuba.
Lo ha annunciato oggi
l'organizzazione 'Equality Forum',
organizzatrice del forum
e che ha spiegato che, comunque, la
direttrice del Centro Nazionale
di Cuba per l'Educazione
Sessuale (CENESEX) ha un
visto per recarsi alle riunioni
che si terranno il prossimo mese
presso la sede delle Nazioni Unite.
"Negli ultimi undici
anni 'Equality Forum'
ha invitato i leader dei paesi
studiati per assistere
(al forum).
A chi aveva bisogno di
un visto, é sempre stato concesso", ha detto
il suo direttore esecutivo,
Malcolm Lazin,
in una dichiarazione.
A suo parere, "è
incredibile che il nostro
Dipartimento di Stato abbia negato
alla signora Castro
di viaggiare per una riunione
sui diritti civili, in particolare ad
un incontro che si tiene nel
luogo di nascita della nostra democrazia
e che esalta
la libertà di espressione e di
riunione".
Il forum è in programma
tra il 2 e il 5 maggio
a Philadelphia e Mariela
Castro ha accettato, mesi or sono,
l'invito dell'organizzazione
perché desse
una conferenza, e per ricevere
un premio per il suo lavoro a favore
dei diritti dei gay, lesbiche,
transessuali e bisessuali.
"Mariela Castro dirige la
principale organizzazione
LGBT di Cuba
che offre supporto e servizi a
giovani e meno giovani LGBT, educazione
e prevenzione
sull'HIV
e sulle malattie sessualmente trasmesse e
combatte l'omofobia", ha detto Lazin.
Egli ha aggiunto che "questi sono
i valori comuni che meritano
il diritto di essere ascoltati,
a prescindere dai sistemi politici"
di
entrambi i paesi.
Deniegan el visado a Mariela Castro para acudir a
un foro en EE.UU.
Las autoridades estadounidenses denegaron el permiso de viaje a Mariela Castro,
hija del presidente cubano, Raúl Castro, para acudir a un foro sobre LGBT que se
celebrará en Filadelfia la semana próxima y que estará dedicado especialmente a
la situación de ese colectivo en Cuba.
Así lo anunció hoy la organización "Equality Forum", organizadora del foro y que
detalló que, sin embargo, la directora del Centro Nacional de Cuba para la
Educación Sexual (Cenesex) sí tiene visa para viajar a unas reuniones que
tendrán lugar el mes próximo en la sede de Naciones Unidas.
"En los últimos once años 'Equality Forum' ha invitado a líderes de los países
estudiados para que asistan (al foro). A quienes necesitaban un visado, siempre
se les han aprobado", dijo su director ejecutivo, Malcolm Lazin, en un
comunicado.
En su opinión, "es asombroso que nuestro Departamento de Estado haya denegado a
la señora Castro el viaje a una reunión de derechos civiles, especialmente a una
reunión que se celebra en el lugar de nacimiento de nuestra democracia y que
ensalza las libertades de expresión y reunión".
El foro está programado para los días comprendidos entre el 2 y el 5 de mayo en
Filadelfia y Mariela Castro aceptó hace meses la invitación de la organización
para que diera una conferencia, así como para recibir un premio por su trabajo
en favor de los derechos de gais, lesbianas, transexuales y bisexuales.
"Mariela Castro dirige la principal organización LGBT cubana que ofrece apoyo y
servicios a jóvenes y mayores LGBT, educación y prevención sobre el VIH y de las
enfermedades de transmisión sexual y combate la homofobia", dijo Lazin.
Añadió que "estos son valores compartidos que merecen el derecho de ser
escuchados, independientemente de los sistemas políticos" de ambos países.
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