Per la quinta volta in meno di un mese, il quotidiano The New York Times, (NYT) pubblica di nuovo un lungo editoriale su Cuba, questa volta riconoscendo gli innumerevoli tentativi destabilizzatori degli Stati Uniti, progettati per provocare il crollo del governo a La Habana.
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USA: preparano legislazione che vieterebbe progetti come ZunZuneo
http://www.cubadebate.cu
The Associated Press (AP) ha saputo che l’Agenzia per lo sviluppo internazionale del governo degli Stati Uniti sta preparando nuove norme interne che le impedirebbero realizzare “lavori sotto copertura pericolosi in paesi ostili”, come l’ex programma segreto ZunZuneo – meglio noto come il Twitter cubano – che questa entità ha aiutato ad orchestrate.
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Il cardinale di Cuba contro il blocco USA
Lettera di un cubano che combatte l’Ebola in Guinea
José Eduardo Díaz Gómez http://lapupilainsomne.wordpress.com
Dalla Guinea, dove adempie il suo compito, stupendo il mondo, la brigata medica cubana che lì combatte l’Ebola ci ha inviato, a ‘La pupila insomne’, questa lettera di uno dei suoi membri. Chiedo a tutti di contribuire alla sua divulgazione.
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Rivista ‘Time’: perché Cuba è così preparata nel lottare contro l’Ebola?
Un articolo pubblicato dalla rivista Time riconosce che l’internazionalismo medico cubano è una priorità nazionale nell’isola e per questo Cuba è l’unica preparata a combattere l’epidemia del virus dell’Ebola.
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Un cubano racconta … della caduta del muro di Berlino
Grande intervista di István Ojeda Bello, dal suo blog “Cubaizquierda” (vedi il testo originale). La grande storia vista dall’interno di Cuba…
Anche se lo nega, molto di questo Antonio Medina che conosco probabilmente era già presente in quel giovane di 19 anni che se ne andò al tecnologico industriale dell’allora Repubblica Democratica Tedesca; oltre ai capelli lunghi, l’intelligenza e la determinazione di non lasciarsi schiacciare da nessuno. Non ammette nemmeno di saper bene il tedesco, ma rievocando quest’epoca varie volte l’ha fatto con parole e frasi complete in quella lingua. Continue reading Un cubano racconta … della caduta del muro di Berlino
Alarcon: NYT rompe il silenzio mediatico
Nel mio articolo che appare attualmente sulla ‘Nueva Réplica’ in circolazione, ho rimproverato al New York Times di non aver parlato del caso di Gerardo, Ramón ed Antonio nel suo editoriale dell’ottobre scorso nel quale si è pronunciato per l’eliminazione del blocco nordamericano contro Cuba.
Quello che le inchieste non dicono
Argyle /http://cubaonline.wordpress.com
Recentemente il giornale on-line ‘Martínoticias’, con sede a Miami, ha diffuso informazioni sui dissensi di gruppi brasiliani per la presenza di medici cubani nel gigante sudamericano.
Molto denaro in gioco
Arthur Gonzalez http://heraldocubano.wordpress.com
Se gli USA normalizzassero le relazioni con Cuba, migliaia di loro impresari guadagnerebbero milioni di dollari per vendite ed importazioni di prodotti necessari ad ambo i paesi. Milioni di nordamericani potrebbero assaporare il delizioso rum cubano, fumarsi un sigaro fatto con il miglior tabacco del mondo abbronzarsi sulle sue spiagge pulite e belle, inoltre evitare l’amputazioni del cosiddetto “piede diabetico”, grazie ad un nuovo farmaco prodotto sull’isola, così come impiegare vaccini contro il cancro al seno, alla cervice, alla prostata ed altri; farmaci creati da scienziati cubani.
L’USAID non ha niente di buono
Arthur Gonzalez http://heraldocubano.wordpress.com
Come dice il vecchio proverbio popolare “La scimmia anche se vestita di seta scimmia rimane” e così è con l’Agenzia Internazionale per lo Sviluppo degli Stati Uniti, conosciuta con il suo acronimo in inglese USAID. Sono note e pubbliche le sue azioni per destabilizzare i governi con cui gli USA non hanno buoni rapporti, per non essere di suo gradimento.
Cubainformacion: show ed disinformazione
Showman argentino, Jorge Lanata, fa passare per blogger perseguitato a Cuba un impiegato della Casa Bianca
Joseph Manzaneda coordinatore di Cubainformación
Il noto giornalista e showman argentino, Jorge Lanata, ha invitato al suo programma radiofonico Yusnaby Pérez (1) un presunto “blogger indipendente” cubano che riconosceva apertamente chi paga le sue cronache contro il Governo del suo paese (2). “Lavori? – gli chiede Lanata -. Sì, lavoro per un media di Miami chiamato Cubanet – risponde Perez -, io lì scrivo come giornalista. E vivi con tale denaro? Sì” È interessante notare che, né il presentatore né gli altri tre intervistatori del programma hanno chiesto all’ospite cosa è Cubanet, un dato che sarebbe stato importante per il pubblico. Perché Cubanet è un progetto creato dal Governo USA e finanziato, dal 1994, con assegnazioni annuali delle agenzie statunitensi USAID e NED (3). Yusnaby Perez, dunque, non è un “blogger indipendente” ma un salariato altamente ‘dipendente’ della Casa Bianca.
Buenos Aires va alla guerra (finanziaria) senza Cristina
Alessia Lai http://megachip.globalist.it
Cristina Kirchner è fuori gioco, ricoverata per una grave infezione. Qualcuno, a noi italiani molto noto, disse tempo fa che a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca quasi sempre. E il pensiero maligno che in questo caso non smette di fare capolino è che la Presidenta, già sopravvissuta a un cancro alla tiroide, versi in condizioni di salute sempre più cagionevoli e che queste vadano di pari passo con gli attacchi politici e speculativi contro l’Argentina.
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L’importanza del processo di appello
di Andrés Gómez http://www.cubadebate.cu
Il processo di appello straordinario di Gerardo Hernández, Ramón Labañino e Antonio Guerrero, tre dei Cinque cubani che il governo USA mantiene arbitrariamente e ingiustamente in prigione, è di importanza fondamentale nello sviluppo della campagna per ottenere la loro libertà.
Leader religiosi USA contro il blocco e x i 5
È necessaria più velocità e progresso nel dialogo tra gli USA e Cuba per riuscire la rapida normalizzazione delle relazioni, ha detto oggi in questa capitale, il presidente del Servizio Mondiale delle Chiese, il reverendo John McCullough.
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