Category Archives: – repressione

Assange: gli USA cercano vendetta

Il 10 dicembre, Giorno Internazionale dei Diritti  Umani, la notizia della probabile estradizione negli USA del fondatore e ex direttore di WikiLeaks, Julian Assange, ha percorso con forza tutto il mondo.

In Twitter, il membro del Burò Politico del Partito Comunista di Cuba e ministro delle  Relazioni Estere, Bruno Rodríguez Parrilla, ha pubblicato che con la persecuzione  contro Assange: «Gli Stati Uniti cercano la vendetta e il castigo per le rivelazioni sui loro crimini di guerra e le loro pratiche d’ingerenza».

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Undici anni della trama imperiale contro Julian Assange

Iroel Sánchez https://lapupilainsomne.wordpress.com

Si è appena conosciuta la decisione del Tribunale superiore britannico di estradare Julian Assange negli USA. Le conseguenze sull’integrità fisica e mentale della persecuzione contro chi ha messo a nudo l’impero con prove inconfutabili del suo agire criminale in tutto il pianeta sono visibili, ma ora si moltiplicheranno nel territorio dei criminali che si atteggiano a giudici universali della difesa dei Diritti Umani, e in un insolito tributo, e la decisione si annuncia cinicamente nel giorno in cui il mondo li commemora in memoria di Martin Luther King.

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L’impunità, banalizzata in democrazia

Testimonianza di un ex ministro cileno: il candidato Kast e l’Operazione Condor

Roberto Pizarro www.uypress.net

L’impunità, banalizzata in democrazia, ha delle conseguenze. Tra queste il ​​riciclaggio di coloro che sono stati corresponsabili di crimini e delitti contro l’umanità. L’indulgenza verso coloro che prima hanno stimolato il colpo di Stato, e poi verso i torturatori e gli assassini, è all’origine di una candidatura che mira a rivivere i momenti peggiori della barbara repressione che si è abbattuta sul popolo del Cile.

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Quasi 20 anni di torture al reo «sbagliato»

«Se dovessi descrivere il carcere della base nordamericana di Guantánamo, direi al mondo che è una prigione senza leggi, dove gli USA hanno sperperato circa 6 miliardi di dollari per detenere persone senza processo e costruendosi nient’altro che una reputazione di ingiustizia».

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Colombia: repressione poliziesca

Rete Solidarietà Rivoluzione Bolivariana

“È agghiacciante vedere come gli agenti della Squadra Mobile Antisommossa colombiana abbiano deliberatamente sparato negli occhi di così tante persone, solo per aver esercitato il loro legittimo diritto a manifestazioni pacifiche”, ha affermato Erika Guevara Rosas, direttore per le Americhe di Amnesty International.

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Honduras, il cambio è nell’aria

Giorgio Trucchi  www.altrenotizie.org

Managua. Il 28 novembre oltre 5 milioni di honduregni saranno chiamati a eleggere il Presidente della Repubblica, 128 deputati al Congresso nazionale, 20 al Parlamento centroamericano, 298 sindaci e oltre 2000 consiglieri comunali. Man mano che si avvicina la data elettorale, si polarizza l’ambiente politico, si acutizza il conflitto e cresce la tensione sociale.

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Colombia: ondata di violenza

L’ondata di violenza in Colombia non cessa: ex appartenenti alle Forze Armate Rivoluzionarie Colombiane, leader sociali e semplici cittadini sono le vittime quotidiane delle bande paramilitari che dettano legge nel paese sud americano. nell’indifferenza generale della comunità internazionale.

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Quando lo schifo non ha limite

“…L’assegnazione della medaglia della libertà ad un assassino dimostra il livello di decadenza a cui la cultura politica della Florida è stata trascinata dal peso dei cubani controrivoluzionari della Florida meridionale.”

Il governatore repubblicano della Florida assegna la Medaglia della Libertà all’assassino di Che Guevara

Il 16 settembre 2021, il governatore della Florida Ron DeSantis ha conferito la Medaglia della Libertà del Governatore a Félix Rodríguez, il controrivoluzionario cubano anticomunista che vive in Florida.

Come agente a contratto per la CIA Rodríguez ha aiutato a localizzare e assassinare Che Guevara in Bolivia nel 1967. L’assassinio è un omicidio politico. La medaglia del governatore ha permesso a DeSantis di riconoscere Rodríguez come una “persona che ha dato un contributo particolarmente meritorio agli interessi e ai cittadini dello stato, (e) alla sua cultura”.

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Masacre carcelaria en Ecuador

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Il caso degli studenti scomparsi ad Ayotzinapa

Sono trascorsi sette anni dalla scomparsa dei 43 studenti ad Ayotzinapa, in Messico, ma ancora la vicenda resta un mistero. La pubblicazione di due conversazioni da parte del governo di Andrés Manuel López Obrador tra apre nuovi scenari su quella drammatica notte.

Su istruzione del presidente del Messico, Andrés Manuel López Obrador, la Commissione per la verità e l’accesso alla giustizia nel caso Ayotzinapa (CoVAJ) ha pubblicato venerdì pomeriggio la trascrizione di due conversazioni tra polizia e criminali che avrebbero partecipato alla scomparsa dei 43 studenti normalisti, perpetrata durante la cosiddetta “notte di Iguala”, tra il 26 e il 27 settembre 2014, nello stato di Guerrero.

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A cinque anni dagli accordi tra le FARC-EP e lo stato colombiano

https://misionverdad.com

Sono trascorsi cinque anni dalla firma degli accordi di pace tra lo Stato colombiano e le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia-Esercito del Popolo (FARC-EP), all’Avana (Cuba), dopo quattro anni di trattative.

Nonostante questo accordo sia stato firmato solo con quella che, allora, era  la più grande delle organizzazioni  guerrigliere, il discorso governativo e mediatico l’ha fatto sembrare come la fine della guerra in Colombia e ha iniziato a parlare di una nuova era di “post-conflitto”, come se con quella firma si fosse posto fine al conflitto sociale e armato in Colombia.

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Base di Guantanamo: usata per scopi migratori

Gli USA stanno considerando di usare la base navale illegale di Guantanamo Bay (Cuba sud-orientale) per detenere e processare gli immigrati, ha rivelato oggi il sito Axios.com.

L’amministrazione del presidente Joe Biden sta cercando un operatore per il centro di detenzione per migranti di Guantanamo in mezzo all’aumento degli arrivi di migranti senza documenti a Del Rio, Texas, dove si stima che 14.000 persone siano state accampate sotto un ponte durante il fine settimana.

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Dal “sogno americano” a incubo alla frontiera USA

“Vendono al mondo il “sogno americano” e aspettano i migranti con un incubo al confine. Chi ha parlato di diritti umani? Con questo messaggio, il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha inaugurato la mattina su Twitter.

Le “orribili” immagini della pattuglia di frontiera USA che carica i migranti haitiani hanno scosso un mondo i cui massimi dirigenti hanno ascoltato alle Nazioni Unite il discorso del presidente USA, Joseph Biden, presumibilmente incentrato sulla pace.

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Massacri invisibili

Un’ipocrisia senza limiti quella dell’Unione europea. A una settimana dal nuovo voto di condanna contro Cuba da parte dell’Europarlamento per la «repressione del governo nei confronti delle proteste» di luglio, la Ue non ha esitato a stringere un accordo con la Colombia di Iván Duque, chiudendo gli occhi con la massima disinvoltura sulla violentissima repressione della rivolta sociale dei mesi scorsi come pure sul «genocidio politico» tuttora in corso nel paese.

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Cubainformacion: repressione…made in UE

L’Europa proietta su Cuba la propria repressione

José Manzaneda, coordinatore di Cubainformacion

Il Parlamento europeo ha approvato una condanna di Cuba per “la violenza e repressione estrema contro manifestanti” pacifici nelle proteste avvenute a luglio (1).

“Brutale repressione” sull’isola, ci dice la stampa europea (2). Ma se guardiamo in dettaglio le decine di video pubblicati su quegli incidenti (3) (4) (5), e disconnettiamo il suono dalla narrazione, cosa vediamo realmente? Una polizia cubana poco addestrata che dà una tiepida risposta davanti alle aggressioni (6), e le cui espressioni più violente sono quasi infantili accanto alle azioni di molte polizie di tutto il mondo. Per cominciare, quelle della stessa Europa (7).

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