Lo scorso 26 Giugno si sono compiuti 37 anni dalla sentenza della Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja, che condannò gli Stati Uniti per la guerra terroristica contro il Nicaragua e impose di risarcire con 13 miliardi di $ il paese centroamericano. Washington non ha mai accettato quanto sentenziato dalla massima autorità giuridica internazionale e, 37 anni dopo, continua a non farlo.
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Il Nicaragua chiede agli USA di pagare il loro “debito storico” con Managua
#Nicaragua
👉🏼 Carta enviada por nuestro Presidente, Comandante Daniel Ortega Saavedra.
Retomando la Sentencia de la HAYA a favor de Nicaragua.La que ha sido entregada por nuestro Canciller, Compañero Denis Moncada, al Secretario General de Naciones Unidas. #SiempreMasAlla pic.twitter.com/nu71qZXF1j
— Siemprealfrented1 (@Siemprealfrent3) June 27, 2023
Il Nicaragua presenta una protesta contro gli Stati Uniti in seno all’ONU. Su richiesta del presidente Daniel Ortega, il ministro degli Esteri nicaraguense Denis Moncada ha inviato una lettera ufficiale al segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, in cui ricorda la storica inadempienza degli USA per aver appoggiato le aggressioni armate che cercavano di rovesciare la Rivoluzione Sandinista.
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Il peso degli atti: cosa dice il COPP sul tradimento della patria
Per quanto riguarda le dichiarazioni di Donald Trump, alcune settimane fa, sugli obiettivi USA in Venezuela il dibattito sui fattori politici, con nazionalità venezuelana, che hanno sostenuto l’agenda dell’assedio e del blocco è andato aumentando di tono.
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Le fallite aspettative dell’opposizione con l’intervento militare
L’intervento militare in Venezuela è stato un tema ricorrente negli ultimi anni e sono molti i dirigenti politici dell’opposizione che hanno apertamente promosso questa opzione.
Si sono sforzati di applicare il Trattato Interamericano di Assistenza Reciproca (TIAR) e il ricorso alla “dottrina” della Responsabilità di Proteggere (R2P), con l’obiettivo di ottenere il sostegno internazionale per l’intervento straniero nel Paese, nel secondo caso con coperture “umanitarie” e “preventiva”.
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La guerra comunicativa latinoamericana: “disputa per il senso”
Abbiamo il continente coperto da Netflix, una fenomenale macchina antipolitica dove si produce e distribuisce una logica di pensiero che insegna a diffidare sistematicamente di tutto ciò che implichi organizzarsi con altri, lavorare in comunità…
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Il deputato USA, Matt Gaetz, chiede l’uso della forza militare contro Cuba
La Rete in Difesa dell’Umanità (REDH) denuncia oggi la dichiarazione del rappresentante del primo distretto congressuale dello Stato della Florida, Matt Gaetz, che esorta all’uso della forza militare contro Cuba.
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Una presunta base di spionaggio, la fucina di un nuovo Maine?
La menzogna cerca di giustificare l’intensificarsi del blocco e l’escalation delle azioni aggressive contro la Maggiore delle Antille
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MINREX
Il Governo cubano ha qualificato “totalmente mendace e infondata” la pubblicazione del quotidiano USA The Wall Street Journal, che questo 8 giugno assicurava che tra Cina e la maggiore delle Antille esisterebbe un accordo in materia militare per l’installazione di una presunta base di spionaggio.
«Patrocinare il terrore», l’arguzia nella mano di un patrocinatore
Nell’arsenale delle aggressioni contro Cuba, il Governo degli USA ha messo in pratica un centinaio di variabili che vanno dal sabotaggio degli aerei civili, alla guerra biologica e al blocco economico
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Cuba e la ‘repubblica’ made in USA
Con la nascente “repubblica”, gli yankee non lasciarono “nemmeno un briciolo di simpatia”
L’intervento USA nella guerra d’indipendenza del 1898, contro il giogo della Spagna, aveva frustrato le aspirazioni rivoluzionarie del movimento nazionalista cubano, dando il via all’instaurazione di un modello di dipendenza, il primo del genere in America Latina e nei Caraibi
Il piano della CIA per la Baia dei Porci prevedeva l’assassinio di Fidel…
A volte, nella stampa o in altri testi che si riferiscono all’invasione della Baia dei Porci nel 1961, vengono erroneamente citate quattro direzioni dell’attività del governo statunitense per la distruzione della Rivoluzione. Ciò si basa sul fatto che il piano della CIA che precedeva l’invasione, intitolato A Programme of Covert Action Against the Castro Regime, approvato dal Presidente Dwight D. Eisenhower il 17 marzo 1960 e completamente declassificato nel 1996, conteneva questo numero di azioni.
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“Cuba non sarà un altro Guatemala”
–Ti darò tre indizi…
–Non c’è bisogno che tu mi dica niente –disse Phillips– Cuba, Cuba e Cuba.
–Ecco perché abbiamo bisogno di te– disse Cliff.
–Qual è il piano?
Cliff rispose:
–Un altro Guatemala, secondo quanto mi disse Len.
125 anni addietro: il blocco navale, l’inizio dell’intervento nordamericano a Cuba
All’inizio del 1898, i circoli più aggressivi della politica USA stimarono che fosse giunto il momento giusto di intervenire militarmente a Cuba. In questo apprezzamento aveva un peso fondamentale la situazione politico-militare dell’Isola, dove la marcia della guerra per l’indipendenza, che si svolgeva ormai da tre anni, prevedeva la vittoria delle forze cubane.
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Menzogne e attacchi cibernetici ci ricordano i giorni di Girón
La storia di Cuba e di quanto accade nell’isola, scritta sotto gli ordini dei centri di potere dell’imperialismo yankee, è piena di falsità e menzogne, lontanissima dalla verità e dall’etica. È vero che le piattaforme e le reti sociali digitali hanno aggiunto nuovi canali di comunicazione e modi per manipolare e travisare la realtà cubana; ma non significa che sia qualcosa di nuovo.
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Ricordi da giornalista (di Gabriel García Marquez)
Prensa Latina – traduzione di Ida Garberi
Uno dei miei ricordi più belli da giornalista è il modo in cui il governo rivoluzionario cubano ha scoperto, con diversi mesi di anticipo, come e dove venivano addestrate le truppe che dovevano sbarcare alla Baia dei Porci.
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