Alla fine di luglio, alcuni articoli del Miami Herald e altri dell’organizzazione giornalistica McClatchy, a cui il giornale appartiene, hanno iniziato una nuova campagna diffamatoria contro Cuba, citando fonti anonime dell’intelligence a sostegno dell’accusa, pratica abituale di questa organizzazione giornalistica e dei suoi redattori quando le menzogne sono alla base della relazione.
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Chi c’è dietro le risoluzioni dell’OSA
L’Organizzazione degli Stati Americani (OSA) è un’estensione del Dipartimento di Stato USA e può fare solo ciò che il governo imperiale ordina. Per questa ragione è conosciuta come il Ministero delle Colonie degli yankee.
Sconfitta alla prima congiura
Dr. C. Andrés Zaldívar Diéguez e Dr. C. Pedro Etcheverry Vázquez
65 ANNI FA
La prima congiura del Governo USA contro la Rivoluzione Cubana.
Il 26 marzo 1959, nel Consiglio di Sicurezza Nazionale USA, il presidente USA, Dwight D. Eisenhower, approvò la prima operazione diplomatico-sovversiva contro la Rivoluzione Cubana.
Il terrorismo USA contro Cuba
Con il trionfo della Rivoluzione cubana, il governo rivoluzionario ha adottato importanti misure che hanno colpito gli interessi degli Stati Uniti e i gruppi controrivoluzionari finanziati e addestrati dalla CIA hanno compiuto numerosi atti terroristici che sono stati classificati come terrorismo di Stato. Con l’obiettivo di dimostrare la politica di terrorismo di Stato portata avanti dagli USA contro Cuba, è stata effettuata una consultazione bibliografica di 14 documenti attraverso biblioteche e centri storici; inoltre, sono stati analizzati importanti criteri contenuti nella richiesta di danni umani da parte del popolo cubano. Si è giunti alla conclusione che il blocco di Cuba implica un comportamento genocida e terrorista da parte del Governo USA, che intenzionalmente sottopone il popolo cubano a danni fisici, totali o parziali, per indebolire la sua decisione di lottare e vincere, nonostante il fatto che, insieme al Partito e al Governo, condannino e affrontino il terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni.
Comunicato MINREX (Vzla)
Ancora una volta, invenzione e delirio prendono vita nella costruzione di una matrice di menzogne contro Cuba. La disperazione di nascondere il fallimento dei piani golpisti in Venezuela ha portato un rappresentante delle oligarchie e degli interessi geostrategici degli Stati Uniti a cercare di ingannare l’opinione pubblica con accuse false e maliziose, che cercano di coinvolgere lo Stato cubano in presunte pratiche repressive, spionaggio, ecc. persecuzioni e torture in quel paese.
Rubando a piene mani
Scandalo della deviazione di fondi nello schema finanziario anticubano
Funzionari di organizzazioni governative USA associate al piano sovversivo contro Cuba sono indagati per appropriazione indebita. Le informazioni recentemente trapelate indicano figure di spicco della controrivoluzione all’interno e all’esterno del nostro Paese.
Per smemorati e increduli
Non si possono negare né coprire con un dito, gli errori commessi nella gestione economica di Cuba, che attualmente attraversa una grave crisi, ma non si devono neppure ignorare le leggi e le risoluzioni approvate da tutte le amministrazioni USA, dal 1959 fino a oggi, volte precisamente a impedire lo sviluppo dell’Isola, al fine di evitare che il sistema economico e sociale cubano diventi un successo da imitare per altri.
Il timore di un possibile cambio di politica fa scattare gli allarmi dei mafiosi anticubani
Non è la prima e non sarà l’ultima volta che la mafia anticubana nel Congresso USA propone leggi e risoluzioni con l’obiettivo di impedire, all’attuale amministrazione alla Casa Bianca, di adottare un semplice cambio nella politica verso l’isola. È quanto hanno proposto, il 12 agosto 2024, i senatori Marco Rubio e Rick Scott, a cui si è aggiunta la rappresentante María Elvira Salazar, tutti dello Stato della Florida.
Nel bicentenario della Dottrina Monroe
Francisca Lopez Civeira – trabajadores.cu
Il 2 dicembre 1823, il presidente USA, James Monroe, espose al Congresso, nel suo rapporto annuale, quella che è conosciuta come la Dottrina Monroe, i cui principi hanno accompagnato la politica estera USA lungo questi due secoli trascorsi. In questo bicentenario, possiamo chiederci quali elementi determinarono quella proclamazione e quale fosse la sua relazione con Cuba. Vale la pena tornare su quel discorso perché, tra gli altri fattori che lo circondano, non è una cosa del passato, dato che ancora oggi viene inalberata per giustificare la politica dell’imperialismo nordamericano verso l’America Latina.
Cuba e Vzla: opposizioni al servizio di Washington
Negli ultimi mesi sono emerse preoccupazioni sull’influenza degli USA sulle opposizioni politiche di Cuba e Venezuela. Sono emerse, ad esempio, informazioni sulle tangenti ricevute dalla leader venezuelana dell’estrema destra María Corina Machado. Secondo i rapporti, le somme concesse da Washington, in cambio della compromissione della sovranità venezuelana, ammontavano a più di 3 milioni di $.
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La solidarietà arriva anche dagli USA quest’estate
Come numerosi amici dell’Europa, dell’America Latina e dei Caraibi, anche le organizzazioni e i gruppi di solidarietà con Cuba negli Stati Uniti sono arrivati quest’estate per ribadire il loro appoggio al popolo che soffre le conseguenze dell’intensificata politica di asfissia economica applicata dalla Casa Bianca. Gli americani portano il loro messaggio di fratellanza, armonia e pace durante le visite di luglio e agosto, curate dall’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli (ICAP). Leima Martínez Freire, direttrice dell’istituto per l’area nordamericana, offre a Siempre con Cuba le sue riflessioni su questo accompagnamento fraterno a cui si uniscono gli emigranti cubani dalla nazione del nord. Tutti questi visitatori hanno partecipato alle celebrazioni del 26 luglio a Sancti Spiritus.
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Le sabbie mobili di Guantánamo
Il lager di Guantánamo è tornato al centro dell’interesse della stampa americana nei giorni scorsi con l’annuncio, subito rientrato, di un accordo tra tre sospettati di avere organizzato gli attentati dell’11 settembre e il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. I legali di Khalid Shaikh Muhammad, Walid bin Attash e Mustafa al-Hawsawi avevano accettato di dichiararsi colpevoli in cambio della rinuncia da parte dell’accusa a chiedere una condanna alla pena di morte. Poco dopo la diffusione della notizia e l’esplodere di una feroce polemica a Washington, il numero uno del Pentagono in persona, l’ex generale Lloyd Austin, ha però rescisso il patteggiamento, facendo ripiombare l’intera vicenda nel pantano di un procedimento pseudo-legale senza via d’uscita.
USA: 46 congressisti chiedono di ritirare Cuba dalla lista SSOT
En carta enviada por 46 congresistas de EEUU al presidente Biden, se reconoce arbitrariedad de inclusión de #Cuba en lista de Estados patrocinadores del terrorismo, por simple hecho de cumplir sus compromisos como garante del proceso de conversaciones para la paz en #Colombia. pic.twitter.com/SgHLlHJSBo
— Bruno Rodríguez P (@BrunoRguezP) August 1, 2024
In una lettera, datata mercoledì 31 luglio, 46 congressisti USA hanno esortato il presidente Joe Biden a rimuovere la designazione di Cuba come paese presuntamente patrocinatore del terrorismo (SSOT) e hanno riconosciuto il ruolo del Governo cubano negli accordi di pace in Colombia.
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Nel paese del carnefice si alzano voci a favore di Cuba
Anche se può sembrare incredibile, la Conferenza dei Vescovi Cattolici degli USA ha chiesto al governo guidato da Joe Biden di rimuovere Cuba dall’arbitraria lista dei paesi sponsor del terrorismo e di avviare un percorso di reciproca comprensione. Questo è qualcosa che non fanno i Vescovi Cattolici di Cuba, un paese vittima di una guerra economica, commerciale e finanziaria criminale che, da 65 anni, pretende uccidere per fame e malattie il suo popolo.
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Cuba e terrorismo, la logica inversa
Uno degli innumerevoli arbitri che il governo USA commette, è quello, proprio della sua ossessione, di accusare Cuba di sostenere il terrorismo. Si potrà osservare che l’accusa ricorre contro tutti i Paesi che non sono suoi vassalli ma, nel caso di Cuba, l’affronto è ancor maggiore. Accusare Cuba di essere patrocinatore del terrorismo è un paradosso vero, un insulto alla logica, uno sfregio alla verità. Rivela piuttosto l’astrusità fattuale e la funzione esclusivamente politico-propagandistica delle liste elaborate da Washington, che nel disegnarne la strumentalità politica ne indica la totale inaffidabilità sotto il profilo giuridico.