Questo 11 settembre, nella Fiera del Libro Universitario di Veracruz (Messico) è stato presentato il libro /Fidel, 17 approssimazioni/, coordinato dall’investigatore e scrittore John Saxe-Fernández e 16 co/autori.
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Cubanissima esistenza
Le parole, anche se sono le stesse, non suonano allo stesso modo su tutte le bocche. C’è qualcosa che le accompagna che va al di là dell’intonazione e delle sfumature. Una comunione indissolubile si avverte tra la voce e l’atteggiamento e può rivelare se quel che dicono è falso o è una vera emozione.
Quelli che curano e quelli che avvelenano: pagine di una pandemia mediatica
Javier Gomez Sanchez www.lajiribilla.cu
Quando noi cubani ci siamo seduti davanti ai nostri televisori la notte dell’11 marzo 2020 e il presentatore ha letto davanti alle telecamere la nota in cui si informava che a tre turisti italiani, che stavano visitando l’isola, era stata diagnosticata una strana malattia respiratoria, mai avremmo immaginato fino a che punto quel momento avrebbe significato una svolta che avrebbe scosso la nostra esistenza come società, dai dettagli più elementari e materiali della convivenza pubblica, sino alla più individuale e profonda comprensione della fragilità della vita.
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L’industria muove i suoi fili?
di Oni Acosta Llerena, Granma
Traduzione a cura di Centro Studi Italia Cuba
È vorticosa l’ascesa di un’industria musicale che si allontana dai concetti stabiliti dagli stessi padroni che oggi si contraddicono a vicenda. Se guardiamo al rapporto tra le etichette, gli sponsor, i manager e gli artisti con il rispettivo pubblico, scopriremo cambiamenti significativi negli ultimi anni. Il mondo della musica di oggi è ovviamente cambiato, e non perché ne siano responsabili i gusti, le tendenze o le band, ma perché un’alta percentuale dell’industria dell’intrattenimento ci costringe a divertirci a tutti i costi.
Circa 1700000 alunni nelle aule in settembre
L’estate è stata una pausa nella volontà di continuare ad educare i nostri bambini e i nostri giovani, e il prossimo 5 settembre sarà il giorno in cui gli studenti cubani torneranno nelle loro aule per continuare ad arare il futuro del paese.
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Emilio Bacardí, un legato che trascende
Insegnare la storia, le sfide da affrontare
La necessità di insegnare la storia è un’idea che può sembrare ripetitiva, ma non è irrilevante. Al contrario. La sostenibilità del progetto sociale cubano dipende, tra le altre variabili, dal non dimenticare il passato.
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L’ultimo capitolo della mercificazione: il grande business degli “influencer”
Geraldina Colotti
Nell’universo del capitalismo digitale, basato sulla centralità dell’eccedenza di informazione sottratta agli utenti, i cosiddetti influencer muovono fette di mercato sempre più consistenti a livello mondiale per scopi di profitto. Si tratta di figure che costituiscono il punto di congiunzione tra il marchio, ossia il produttore, e il consumatore, ovvero il follower che mette il “like” e che segue le indicazioni di un determinato personaggio.
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La Moncada, un simbolo
Alcuni desiderano fortemente che il popolo cubano sprofondi nell’apatia, nello sconforto, nella disperazione. Non c’è futuro, dicono. Altri insistono nello stimolare e promuovere atti di disobbedienza per porre fine al sistema politico e sociale dominante, che è, alla fine (anche assumendo gli ostacoli e le difficoltà), un progetto nazionale coerente. E altri portavoce, sulla base della manipolazione e dell’ignoranza dei processi storici, cercano di decontestualizzare gli eventi della nostra storia per giustificare questi stessi appelli al caos.
Venezuela. “Guerra asimmetrica nella semiosfera”
Intervista esclusiva a Sergio Arria Bohórquez
Geraldina Colotti
In una stanza piena di monitor, fili e tastiere, scorrono ininterrottamente le immagini. Siamo a Caracas, nei locali del ministero della Cultura venezuelano, dove il canale https://culturavenezuela.com/ dà conto, sulle 24 ore e in modo gratuito, della vivacità artistica del paese, e ne custodisce l’archivio. Sergio Arria Bohórquez, antropologo audiovisuale di scuola francese, spiega le potenzialità del progetto, che oggi anima come viceministro della cultura per l’audiovisivo, in base agli orientamenti del ministro Ernesto Villegas. Si tratta di una piattaforma autonoma e basata su software libero, che diffonde gratuitamente i contenuti inseriti dagli artisti.
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Buon giorno, Nicolás
Come ogni giorno Nicolás si sveglia a L’Avana o a Camagüey, a Baracoa o Guane, a Turiguanó o Nueva Gerona, a Santiago o nella valle del Yumurí.
Si alza anche tra le colline di Caracas , le piane della Colombia, le favelas brasiliane, le piramidi messicane, gli ulivi di Granada, i negri di Harlem, la muraglia cinese e i profondi fiumi africani
Discurso pronunciado por Miguel Mario Díaz-Canel Bermúdez,
Discurso pronunciado por Miguel Mario Díaz-Canel Bermúdez, Primer Secretario del Comité Central del Partido Comunista de Cuba y Presidente de la República, en la clausura del II Consejo Nacional de la Uneac, en el Palacio de Convenciones, el 8 de julio de 2022, “Año 64 de la Revolución”
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#ConFilo100
Michel E Torres Corona
C’è un detto che dice: “La carta supporta tutto ciò che ci metti sopra”. È un detto analogico, naturalmente, perché nel mondo moderno la carta è stata di gran lunga superata. Oggi le reti digitali sono il luogo ideale per dire qualsiasi cosa, senza apparenti conseguenze. Questa condizione, estremamente libera, propizia negli utenti una sensazione di impunità che, a sua volta, determina, in gran parte, che si esasperino i peggiori istinti e comportamenti degli esseri umani.
Nicolás Guillén, giovane, mulatto e provinciale
Alessandra Riccio – https://nostramerica.wordpress.com
La morte di Nicolás Guillén (Camagüey 1902, La Habana, 1989) ha lasciato vuoto lo scanno di “poeta nazionale” che aveva occupato dalla rivoluzione in avanti e che nessuno aveva mai messo in discussione poiché la sua voce, più di qualunque altra, aveva saputo riassumere con coerenza la rabbia dell’emarginato, la prepotenza del padrone, l’allegria della vita, la commozione e il gusto del trionfo.
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UNESCO: Cuba ratifica il suo impegno per l’educazione inclusiva
La prima viceministra dell’Istruzione di Cuba, Cira Piñeiro, ha ribadito oggi all’UNESCO l’impegno dell’isola per un’istruzione inclusiva e di qualità, che considera una priorità sin dal trionfo della Rivoluzione.
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