USA, le torture e i segreti

Michele Paris  www.altrenotizie.org

Dopo quasi due decenni di abusi, torture e detenzione in stato di isolamento, l’ex sospettato di terrorismo Abu Zubaydah continua a essere rinchiuso arbitrariamente dal governo americano nel lager di Guantanamo. Il suo caso è oggetto di un procedimento legale transnazionale, in questi giorni all’attenzione della Corte Suprema degli Stati Uniti, che sta sollevando questioni spinosissime e imbarazzanti per Washington, a cominciare dall’assunzione di responsabilità per i metodi brutali e totalmente illegali con cui nella prima fase della “guerra al terrore” erano stati trattati i detenuti sospettati di appartenere ad al-Qaeda.

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Cubainformacion: baseball e blocco

Assedio al baseball cubano: tifare per il bullo, incolpare la vittima

José Manzaneda, coordinatore di Cubainformacion

Molti giocatori di baseball cubani giocano in altri paesi. Ad esempio, nella Lega Professionistica del Giappone (1). Nessuna legge vieta loro di farlo (2).

A meno che il paese non siano gli … USA. E la legge non è cubana, ma USA. Lì saranno obbligati a rispettare queste condizioni: non avere residenza a Cuba né pagare un solo dollaro di tasse lì, cancellare ogni rapporto con la Federazione Cubana di Baseball e la sua squadra nazionale, e confermare che di non appartenere al Partito Comunista (3). E quindi sì: saranno i benvenuti nella Terra della Libertà.

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MINSAP

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Cuba convoca cambio architettura finanziaria internazionale

Il ministro cubano del Commercio Estero e l’Investimento Straniero (MINCEX), Rodrigo Malmierca Díaz, ha chiamato a seminare coscienza a favore di un ordine economico mondiale giusto ed equo.

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Díaz-Canel: collocare nel luogo che gli corrisponde il vero potere popolare

Mayra Arevich Marín, la ministro di Comunicazioni di Cuba (MICOM), ha controllato le azioni d’appoggio nel quartiere La Timba del municipio di Piazza della Rivoluzione martedì 6 ottobre.

«Si tratta di questo, appoggiare, entusiasmare con la possibilità reale di risolvere un pezzettino dei problemi ogni giorno. Non è intervenire nei quartieri.

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Il Che, nella realizzazione dell’utopia

José LLamos Camejo

Caracas, Venezuela – Se la raffica a bruciapelo pretese di lasciarlo senza vita a La Higuera, per resuscitarlo servì solo un secondo : quello che seguì all’assassinio esecrabile.

Se fosse stato morto davvero –possibilità improbabile –  il Che rimase così solo per una micro frazione  di tempo.  L’ondata dei giorni c’impregna di questa verità che ribolle come un oceano in questo mondo dispari.

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Gli USA, una bomba a orologeria contro Cuba

Parte di un volto, ridotto a due occhi “impressionanti, come se fossero vivi”, fu l’ultima immagine che un bambino vide di suo padre, vittima del sabotaggio del piroscafo francese La Coubre nel marzo 1960.

Secondo il racconto dell’infermiera Gloria Azoy, che ha curato i feriti dell’incidente nel porto dell’Avana, ha raccolto quei resti e li ha fasciati. “Più tardi, un bambino si è avvicinato a me cercando di trovare informazioni sul suo padre scomparso. L’ho guardato e ho capito subito chi stava cercando”, ha raccontato.

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