Il ruolo del rettore Juan Carlos Delpino nell’escalation dell’opposizione dopo il 28 luglio

Assenza e imprecisioni, per cosa?

misionverdad.com

La strana polemica attorno a Juan Carlos Delpino Boscán, uno dei rettori principali del Consiglio Nazionale Elettorale (CNE), sembra avere come quadro operativo la continua diffusione di voci, se si deduce che il suo posizionamento riguardo al processo di elezione presidenziale è stato nebuloso, quando non parziale e impreciso.

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Cuba ribadisce la sua posizione a favore del disarmo nucleare

Bruno Rodríguez Parrilla, ministro degli Esteri di Cuba, ha ribadito la posizione del suo Paese a favore del disarmo nucleare e della fine dei test nucleari, visti i loro effetti devastanti sull’umanità.

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Cronologia settembre 2024

Congressisti riconoscono l’arbitrarietà degli USA verso Cuba

1.8 – Componenti del Congresso degli Stati Uniti hanno riconosciuto che l’inserimento di Cuba nella lista degli Stati sponsor del terrorismo è arbitraria, ha rivelato oggi il Ministero degli Esteri dell’isola. Secondo la notifica, 46 legislatori hanno inviato una lettera al Presidente nordamericano, Joe Biden, in cui affermano che è ingiusto inserire Cuba in questo elenco, per il semplice fatto di rispettare i suoi impegni come garante del processo di pace in Colombia.

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Organizzazione USA dona 800 tonnellate di farina di frumento

Cubadebate

L’organizzazione USA The People’s Forum ha donato circa 800 tonnellate di farina di frumento a Cuba, un gesto di solidarietà che rafforza le relazioni di fratellanza tra l’isola e il popolo nordamericano.

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Tentano di far rivivere la soap opera della sindrome dell’Avana

La cosiddetta «sindrome dell’Avana», utilizzata da elementi di estrema destra degli USA e dalla mafia cubano-americana per giustificare un inasprimento della politica verso Cuba e rafforzare l’idea che Russia e Cina costituiscano una minaccia per la sicurezza mondiale, è una grande menzogna.

Raúl Antonio Capote

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CIA: Il nostro uomo a Caracas

razonesdecuba.cu

La chiamata, eufemisticamente, opposizione in Venezuela, che in realtà è una controrivoluzione, secondo le parole di Karl Marx, inerente a ogni rivoluzione, è logorata dopo tanti anni di tentativi di ribaltare l’opera dei patrioti venezuelani; hanno provato quasi di tutto, compreso l’assassinio politico, e ora l’assassinio del Presidente acquista più forza, quando ancora una volta non sono riusciti a vincere alle urne e inventano ogni tipo di sotterfugio come appellarsi alla tanto decantato “frode elettorale”, tipico in tutte le elezioni svoltesi e da convocare.

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Poteri di fatto contro risultati elettorali scomodi: casi recenti

misionverdad.com

I vincitori delle recenti elezioni in Francia e Messico affrontano una sfida comune: avversari che non solo si rifiutano di accettare la loro sconfitta, bensì cercano, attraverso risorse tecniche e narrative, di screditare i vincitori, minare la loro legittimità e riprendere il potere per vie extrapolitiche a scapito del voto.

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Ridicolo cerchiobottismo

L’Unione Europea non riconosce la vittoria di Maduro, ma nemmeno l’opposizione

 

I ministri degli Esteri dei paesi dell’Unione europea si sono accordati ieri nel non riconoscere la vittoria elettorale rivendicata dal presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ma non si sono accordati per riconoscere la vittoria dell’opposizione. Lo hanno riferito fonti diplomatiche spagnole all’EFE.

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A proposito del Venezuela

Chi dirige la raffica di menzogne sul processo elettorale nella nazione bolivariana, gli USA, non sono un esempio per nessuno, né in questa né in altre materie riguardanti la democrazia.

Elson Concepción Pérez

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Da soli con l’UNITA

Por Aida Álvarez, José Gabriel Martínez y Rodolfo Romero

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Dichiarazione dell’XI Vertice straordinario dei Capi di Stato e di Governo dell’ALBA-TCP

Noi, Capi di Stato e di Governo dei Paesi dell’Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America – Accordo Commerciale dei Popoli (ALBA-TCP), fedeli ai principi e ai valori fondanti della solidarietà, della giustizia sociale e della cooperazione, e legati agli scopi e ai principi della Carta delle Nazioni Unite e del Diritto Internazionale, ci siamo riuniti il 26 agosto 2024:

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I movimenti recenti in America Latina riguardo al Venezuela

Due percezioni del mancato riconoscimento della istituzionalità venezuelana

misionverdad.com

La Sala Elettorale del Tribunale Supremo di Giustizia del Venezuela ha emesso una sentenza sul contenzioso elettorale introdotto dal presidente Nicolás Maduro, tre giorni dopo le elezioni in cui è stato rieletto. Nel verdetto del massimo tribunale elettorale del paese si evidenzia che “i bollettini emessi dal Consiglio Nazionale Elettorale in merito alle Elezioni Presidenziali del 2024, sono supportati dai verbali di scrutinio emessi da ciascuna delle macchine di voto dispiegate nel processo elettorale, e questi verbali mantengono piena coincidenza con i registri delle basi di dati dei Centri Nazionali di Totalizzazione”.

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La stampa europea al servizio della golpista Machado

Geraldina colotti

Cosa spinge i principali quotidiani d’Europa, anche “progressisti”, a sostenere a spada tratta un personaggio come Maria Corina Machado che, se vale l’antico legame tra progressismo e sinistra, progressista non è per niente? Come mai detti giornali dedicano pagine intere a presentare come una paladina dei diritti un personaggio che, nel suo “programma di governo” – illustrato per interposto candidato-fantoccio, al secolo Edmundo Gustavo Urrutia – dichiara di essere a favore dello stesso modello proposto da Milei in Argentina (privatizzazioni selvagge e tagli ai servizi pubblici), da Trump e dal genocida Netanyahu in politica estera? Come mai una oligarca suprematista bianca, che schifa le “negre” povere viene presentata come femminista e difensora del matrimonio gay?

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USA, il più grande interventista del mondo

Arthur González

Gli USA si sentono in diritto di intromettersi negli affari interni di tutti i paesi del mondo, con lo scopo di manipolare i governi, cambiare l’opinione pubblica a loro favore e finanziare colpi di Stato, quando qualche governante degno mantiene il decoro di fronte alle pressioni del Nord.

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Il governo cileno senza aggettivi

Marcos Roitman Rosenmann

La critica politica si è trasformata in un’infinità di aggettivi. Le offese basate su appetiti sessuali, fobie, gusti culinari, discendenza, statura, tatuaggi, tagli di capelli, hanno sostituito l’argomentazione. In altri termini, il dibattito cerca di invalidare le persone invece di contrastare le parole date, con i fatti. È irrilevante se il presidente, i suoi ministri e i funzionari pubblici siano sostenitori della lega antitabacco o anti-abortisti. Al contrario, se li si scopre a fumare o praticare l’aborto, la questione smette di essere superficiale. Stanno violando la fiducia e la dignità di coloro che li hanno votati. Facendolo, stanno rinunciando ai principi proclamati. È il caso del governo cileno. Vediamo i fatti.

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