In Venezuela stiamo assistendo al ritorno delle “guarimbas”, con la violenza, gli omicidi e la distruzione che le accompagnano. Non manca il classico accompagnamento mediatico, con il mainstream occidentale che ne canta le lodi nel tentativo di trasformare il terrorismo in pacifismo e il fascismo in una corrente di democrazia un po’ vivace. Quello che sta accadendo in Venezuela però, nonostante i morti e i vandalismi golpisti, non porta con sé il consenso dei settori popolari, né tanto meno dei militari e delle agenzie di sicurezza. È un tentativo di golpe suave, attuato come da istruzioni di Washington, non ha nulla a che vedere con una protesta contro la lentezza delle elezioni.
Monthly Archives: August 2024
Presidente Maduro: quanti governi?
“Quanti governi del mondo, signori dell’Unione Europea, signori del Centro Carter, quanti comunicati avete emesso quando Donald Trump ha denunciato brogli nelle elezioni in cui il presidente Biden è stato nominato presidente? Quanti comunicati l’Unione Europea, il Carter Center, quanti governi del mondo hanno chiesto una revisione di tutti i seggi elettorali negli Stati Uniti? Ditemi, il governo di Londra, l’Alto Commissario per i Diritti Umani? E Trump è rimasto con il suo grido di frode”
L’oscurità del fascismo minaccia la democrazia in Venezuela
«Quelli che sbraitavano “ è una truffa” di fronte alle elezioni, quelli che squalificano senza argomenti il trionfo di Nicolás Maduro; i golpisti e i guarimeberi di turno sono nel bando di coloro che odiano e distruggono, in quello dei nemici del Venezuela e di Nuestra America, ha denunciato Díaz-Canel en X.
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UPEC: golpismo comunicazionale contro il Venezuela
Prendere con la forza ciò che non hanno conquistato alle urne
Si è scatenata, ancora una volta, la campagna di persecuzione e manipolazione comunicazionale contro la Repubblica Bolivariana del Venezuela, con la complicità del Governo USA e ora sotto la subordinazione dell’inabilitata María Corina Machado, con l’obiettivo di riproporre il fallito colpo di Stato del guaidismo.
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Il Venezuela non ha bisogno di loro
Gli stessi governi che, qualche tempo fa, nominarono presidente del Venezuela un tipo salito su uno sgabello per strada, chiedono che i verbali di tutti i seggi elettorali per investire, loro, il nuovo presidente venezuelano. Logicamente mi sto riferendo agli USA e ai suoi omologhi paesi europei, Spagna inclusa. Non si sono resi conto che, mentre aspettano, Cina, Russia, Iran, Siria, Bolivia e altri paesi in America, Asia e Africa riconoscono e si congratulano con Nicolás Maduro come vincitore.
Dichiarazione MINREX
Domenica 28 luglio del 2024, il popolo venezuelano ha espresso la sua volontà che il compagno Nicolás Maduro Moros continui ad essere il suo Presidente e ha deciso a favore della difesa della pace, dell’indipendenza e della libera determinazione della sua Patria.