Geraldina colotti
Cosa spinge i principali quotidiani d’Europa, anche “progressisti”, a sostenere a spada tratta un personaggio come Maria Corina Machado che, se vale l’antico legame tra progressismo e sinistra, progressista non è per niente? Come mai detti giornali dedicano pagine intere a presentare come una paladina dei diritti un personaggio che, nel suo “programma di governo” – illustrato per interposto candidato-fantoccio, al secolo Edmundo Gustavo Urrutia – dichiara di essere a favore dello stesso modello proposto da Milei in Argentina (privatizzazioni selvagge e tagli ai servizi pubblici), da Trump e dal genocida Netanyahu in politica estera? Come mai una oligarca suprematista bianca, che schifa le “negre” povere viene presentata come femminista e difensora del matrimonio gay?
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