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La Legge 118 dell’Investimento Straniero è entrata in vigore sabato 28, dopo la sua approvazione lo scorso 28 marzo nel Parlamento cubano.
Come alternativa per potenziare la crescita economica della nazione, il testo legale pianifica facilità finanziarie e tributarie per attrarre capitali stranieri, nel rispetto dei principi socialisti e con le proiezioni dell’attualizzazione del modello economico cubano.
Su questa base le autorità dell’Isola utilizzeranno la nuova legislazione come un meccanismo che contribuirà al rinnovo e al futuro economico di Cuba, con il quale dovrà crescere anche la fiducia internazionale, offrendo una cornice legale adeguata e trasparente.
Per questo, questa cornice legale faciliterà garanzie e sicurezza giuridica al finanziatore, per propiziare l’entrata dei capitali stranieri e il loro migliore utilizzo.
La Legge 118 è supporto alla decisione di concepire l’investimento straniero comen una fonte di sviluppo in quelle attività che siano d’interesse per il paese, e in determinati settori e attività economiche la si considera un elemento attivo e fondamentale, in corrispondenza con le proiezioni di sviluppo economico e sociale, a breve, medio e lungo tempo.
La sua applicazione si orienta alla differenziazione delle esportazioni, l’accesso alle tecnologie d’avanzata, la sostituzione delle importazioni, con la priorità negli alimenti, per generare posti di lavoro, sviluppare catene di produzione e cambiare la matrice energetica del paese.
Così come si spiega nel testo, l’investimento stranero potrà essere autorizzato in tutti i settori, con eccezione dei servizi di salute e di educazione, e delle istituzioni armate, salvo che nei loro sistemi imprenditoriali.
Queste opportunità saranno approvate dal Consiglio de Ministri, partendo da un ventaglio di progetti d’interesse nazionale e con carattere settoriale, e definisce una delle decisioni di maggior connotazione strategica nel processo d’attualizzazione del modello cubano,