https://santiagoarde.wordpress.com
Diversi blogger cubani avvertivano circa i piani della controrivoluzione per offuscare il nostro sistema durante la visita del Sommo Pontefici a Cuba.
Oggi mattina, i seguaci della rete delle reti siamo stati testimoni dell’ imbarazzante incidente di cui furono protagonisti i controrivoluzionari della cosiddetta UNPACU: Zaqueo Baez Guerrero, Ismael Boris Reni, Aymara Nieto Muñoz, e la Dama in Bianco Maria Josefa Acòn Sardinas, come riportato dai dissimili media stranieri -soprattutto- quelli che sono impegnati nella campagna mediatica anticubana. Come sono riusciti a violare i diversi cordoni di sicurezza? Non lo sappiamo, è tipico dei delinquenti sapere queste procedure.
Ma noi sappiamo chi è la mente maestra dietro questo fatto. Zaccheo Baez è uno dei 53 scarcerati, nel gennaio scorso, come parte del processo di normalizzazione delle relazioni tra USA e Cuba. Dal suo rilascio dalla prigione è stato impegnato a rubare la scena dalla controrivoluzione a l’Avana, a capo di un piccolo gruppo di membri dell’UNPACU; e ricevendo orientamenti direttamente dal Coordinatore Generale di questa dis-organizzazione, Jose Daniel Ferrer Garcia.
Ferrer García dalle dichiarazioni del cardinale Jaime Ortega -dove confermava l’assenza di “prigionieri politici” nell’isola- ha iniziato una campagna contro Ortega pronunciando tutti i tipi di minacce e insulti. Poi, si è reso conto, che quello non era il discorso “pacifico” che le conviene vendere e ha redatto quell’infamia che ha denominato “Lettera Aperta al Papa Francesco”, nella quale la sua retorica è cambiata radicalmente dall’ingiuria al Cardinale, ai complimenti e petizioni al Vicario di Cristo.
Poiché a nulla gli è servita la lettera, Ferrer Garcia Baez aveva bisogno di Zaccheo Baez, che fin dal suo arrivo nella capitale l’ha fatto diventare il burattino che gli garantisce “arresti e pestaggi” in prima pagina; per essere protagonista di tanta aberrante scena davanti al Papa Francesco e ai media scandalistici, che aspettavano un evento come questo per fare su di lui il loro pettegolezzo.
Ferrer García mira ad aumentare la sua visibilità mediatica, continuare a vendersi come figura pubblica dentro Cuba che permetterà di conseguire il desiderato “cambio di regime”. Baez Guerrero attende il suo visto così come i delinquenti che lo accompagnarono.
Oggi è notizia, domani … domani solo loro ricorderanno, nei dettagli, l’ ‘impresa’.
UNPACU: ¿Quién está detrás de la provocación en la misa ?
Varios blogueros cubanos venían alertando sobre los planes de la contrarrevolución para deslucir a nuestro sistema durante la visita del Sumo Pontífice a Cuba.
En la mañana de hoy, los seguidores de la red de redes hemos sido testigos del incidente bochornoso del que fueron protagonistas los contrarrevolucionarios de la mal llamada UNPACU: Zaqueo Báez Guerrero, Ismael Boris Reñí, Aymara Nieto Muñoz, y la Dama de Blanco María Josefa Acón Sardiñas, según informan disímiles medios de prensa extranjera –sobre todo- los dedicados a la campaña mediática anticubana. ¿Cómo lograron violar los varios cordones de seguridad? No lo sabemos, es propio de delincuentes saber estos procederes.
Pero sí sabemos quién es la mente maestra detrás de este hecho. Zaqueo Báez es uno de los 53 excarcelados en enero pasado como parte del proceso de normalización de las relaciones EE.UU-Cuba. Desde su salida de prisión se ha empeñado en robarse el show de la contrarrevolución en La Habana, al frente de un grupito de unpaqueros; y recibiendo orientaciones directas del Coordinador General de esta des-organización, José Daniel Ferrer García.
Ferrer García desde las declaraciones del Cardenal Jaime Ortega -donde confirmaba la inexistencia de “presos políticos” en la isla- comenzó una campaña en contra de Ortega profiriendo todo tipo de amenazas e injurias. Luego percibió que ese no era el discurso “pacífico” que le conviene vender y redactó aquella infamia que nombró “Carta Abierta al Papa Francisco”, en la que su retórica cambió radicalmente de la ofensa al Cardenal, a los halagos y peticiones al Vicario de Cristo.
Pero como de nada les sirvió la misiva, Ferrer García necesitaba a Zaqueo Báez, a quien desde su llegada a la capital ha convertido en la marioneta que le garantiza “detenciones y golpizas” en los titulares; para protagonizar tan aborrecible escena ante el Papa Francisco y los medios sensacionalistas, que esperaban un hecho como este para hacer de él su comidilla.
Ferrer García pretende aumentar su visibilidad mediática, continuar vendiéndose como la figura pública dentro de Cuba que va a lograr el anhelado “cambio de régimen”. Báez Guerrero espera su visa, así como los delincuentes que le acompañaron.
Hoy es noticia, mañana…mañana solo serán ellos los que recuerden con detalles la “hazaña”.