Il Centro d’Ingegneria Genetica e Biotecnologia di Cuba (CIGB) realizzerà dal 14 al 16 ottobre un seminario nazionale sull’epatite C cronica, dove presenterà i risultati nell’ uso del nuovo medicinale cubano o PEG-Heberon.
“Durante l’incontro saranno trattate anche le prospettive immediate per l’incorporazione di nuove tecnologie destinate a migliorare la qualità delle diagnosi e del trattamento dei pazienti cubani con questa malattia”, ha spiegato la specialista Iris Lugo, del Gruppo di Comunicazione e immagine del CIGB.
“Questo complesso scientifico produttivo ha esperienza nella produzione dell’Interferone Alfa dal 1981 e conta con la tecnologia necessaria per il processo di pegilazione delle proteine”, ha detto la fonte.
Con questa procedura è stata realizzata nel 2005 la purificazione del coniugato pegilato derivato dall’Interferone Alfa-2b cubano, in commercio con il nome di PEG-Heberon e si presenta nella forma farmaceutica di soluzione iniettabile di un millilitro da somministrare per via Ogni bulbo contiene 180 microgrammi di principio attivo e il suo livello di distribuzione è ospedaliero.
Nel 2010 è iniziata la sua introduzione nel quadro di base dei medicinali del sistema nazionale di salute di Cuba.
Sino ad oggi sono state distribuite circa 90.000 dosi in tutto il paese, da usare nel trattamento di circa mille pazienti con l’epatite C cronica.
L’ introduzione del del PEG-Heberon in combinazione con ribavirina nel trattamento di questa malattia ha permesso di ottenere più del 40% di risposta virologica in pazienti con genotipo 1 del virus, e senza trattamento precedente.
Per il 2016, Cuba avrà un incremento significativo nella quantità di dosi per il sistema nazionale per raddoppiare l’accesso al medicinale, per un numero doppio di pazienti.