Il presidente boliviano, Evo Morales, ha inaugurato l’aeroporto internazionale di Chimorè, nel dipartimento di Cochabamba ed ha ricordato che quando erano al governo i neoliberisti, si doveva chiedere un permesso all’ambasciata degli Stati Uniti per atterrare sulla pista, ma che dal 2006 con la nazionalizzazione, e la su amministrazione, l’aeroporto è a disposizione del popolo boliviano.
“Questo aeroporto non serve solo per trasportare passeggeri ed esportare prodotti agricoli. È un punto strategico per ragioni di sovranità, per difendere il nostro territorio. Per ora funzionerà come scuola di formazione dei piloti dell’aviazione e di elicotteri”, ha indicato il primo presidente indigeno, nella cerimonia d’inaugurazione.
“L’installazione servirà per l’addestramento dei cadetti della Forza Aerea Boliviana”, ha reiterato.
“Questa era una base militare degli Stati Uniti e qui si violavano la sovranità e la dignità del popolo boliviano. Ho ascoltato le opinioni di alcuni compagni, e vorrei ora che l’aeroporto si chiami Aeroporto Internazionale Sovranità, perché la nostra lotta è stata per la sovranità”, ha sottolineato ancora, parlando alla folla riunita.
La costruzione dell’aeroporto è stata realizzata dal Consorzio Costruttore Chimorè, formato dalle aziende Segud, Unsico e Petrosur, con la modalità “chiavi in mano”.