“L’obiettivo è isolare la nostra nazione e proteggere coloro che tentano di distruggere la democrazia. Si tratta di gruppi estremisti che ricevono l’appoggio delle lobby del mondo”, ha sottolineato intervenendo nel Consiglio dei Diritti Umani.
“Sono gli stessi che nel 2002 fecero il colpo di Stato e che cercano. con una specie d’impunità internazionale, di far cadere i governi eletti democraticamente come il nostro”, ha sottolineato Maduro, ricordando le azioni violente generate nel 2014, che avevano incendiato mezzo paese provocando la morte di 43 persone.
“L’obiettivo delle dette “guarimbas”, era cancellare lo sforzo dell’indipendenza nazionale del nostro modello economico, politico e sociale. Questi tentativi sono falliti e i colpevoli ora si spacciano da vittime nel mondo”, ha segnalato ancora.
“Non sarà la prima volta che smantelleremo le menzogne con la poderosa verità del Venezuela, dove si costruisce un nuovo stato sociale di diritti giusti e democratici”, ha indicato.
“Il nostro comandante Hugo Chávez ha preso il legato del Libertador Simón Bolívar per mettere l’essere umano al centro degli sforzi”, ha detto Maduro, reiterando che la Costituzione del Venezuela definisce molto chiaramente la protezione dei diritti dei settori sensibili della società.
“Nonostante la complessità del 2015 per la guerra economica e i bassi prezzi del petrolio, chiuderemo con cifre record di diminuzione di povertà e miseria”, ha assicurato.
A proposito delle elezioni del prossimo 6 dicembre, ha aggiunto che il popolo confermerà la sua vocazione di pace, sovranità, democrazia e libertà, in un paese che negli ultimi 17 anni ha fatto 19 elezioni e cinque referendum.