Il presidente ha chiarito che ha firmato una legislazione che autorizza fondi per 607 milioni di dollari, perchè include benefici vitali per i militari e le loro famiglie, così come operazioni belliche chiave a livello globale, anche se lui è in disaccordo con la proibizione della chiusura della prigione.
“Sono molto deluso del fallimento del Congresso nell’adozione di azioni produttive in questo tema, perchè mantenere, un anno dopo l’altro, questo penitenziario, non è positivo per i nostri interessi come nazione e toglie prestigio alle nostre posizioni nell’arena internazionale”, ha aggiunto in una dichiarazione.
Obama ha suggerito che i provvedimenti di questo Progetto di Legge d’Autorizzazione della Difesa Nazionale -NDAA- posto in vigore con la sua firma, potrebbero violare in alcune circostanze i principi costituzionali della separazione dei poteri e in particolare rispetto ai trasferimenti dei detenuti in territori continentali nordamericani.
Il ramo esecutivo deve avere flessibilità per determinare quando e dove processare i presunti rei, su una base di fatto e di circostanze per ognuno di loro e per gli interessi della sicurezza nazionale, così come dove trasferirli, in accordo alle norme umanitarie corrispondenti.
I repubblicani nel Congresso si sono accordati per respingere un piano del Dipartimento di Difesa, per portare i reclusi dalla prigione di Guantánamo a centri penitenziari degli USA, ma se l’amministrazione annuncerà ora questo programma, sarà una sfida alla NDAA che proibisce esplicitamente di farlo, ha scritto il quotidiano The Hill.
Dal gennaio del 2002 Washington mantiene un carcere nella base navale di Guantánamo, installazione ubicata in territorio cubano contro la volontà del popolo e del Governo dell Isola.
Quando fu eletto la prima volta, nel 2009, Obama promise che avrebbe fatto chiudere questo penitenziario, ma sino ad ora non gli è stato possibile per L’opposizione repubblicana che ha realizzato una battaglia ininterrotta per impedirlo, assieme ad altri settori della destra più reazionaria.