DICHIARAZIONE ALLA STAMPA DELLA DELEGAZIONE CUBANA AI COLLOQUI MIGRATORI CON GLI STATI UNITI, WASHINGTON, 9 LUGLIO 2014
Il 9 luglio 2014, è stata effettuata una nuova tornata di colloqui migratori tra delegazioni degli Stati Uniti e di Cuba, presiedute, rispettivamente, dal sottosegretario assistente dell’Ufficio per i Temi dell’Emisfero Occidentale del Dipartimento di Stato, Edward Alex Lee, e la direttrice generale per gli Stati Uniti del Ministero delle Relazioni Estere, Josefina Vidal Ferreiro.
La riunione si svolta in un clima rispettoso. Si è valutato lo sviluppo degli accordi migratori, così come i risultati delle azioni intraprese da ognuna delle parti e in forma congiunta per affrontare l’emigrazione clandestina, il contrabbando di persone e la falsificazione di documenti migratori, includendo la realizzazione di incontri tecnici e scambi, con la partecipazione dei soggetti incaricati di questa attività nei due paesi.
La parte cubana ha fornito un aggiornamento sui risultati dell’attuazione delle nuove procedure di immigrazione cubane entrate in vigore dal gennaio 2013.
La delegazione di Cuba ha espresso soddisfazione perché entrambi i governi concordato, ai primi di luglio, di mettere in vigore le Procedure Tecniche Operative su Ricerca e Salvataggio che permetteranno alle autorità dei due paesi di cooperare negli sforzi per salvare la vita di persone che potrebbero trovarsi in pericolo.
Ancora una volta, la delegazione di Cuba ha insistito che il traffico di emigranti e l’emigrazione clandestina non potranno essere eliminati né si potrà ottenere un’emigrazione legale, sicura e ordinata tra i due paesi, fintanto che continuano a essere in vigore la politica di “piedi asciutti-piedi bagnati” e la Ley de Ajuste Cubano (Legge di Accomodamento Cubano) che incoraggiano ulteriormente le entrate irregolari negli USA, da paesi terzi, di cittadini cubani che escono legalmente dal paese. Ha sottolineato, in particolare, che queste pratiche sono incompatibili con le misure adottate da Cuba per normalizzare il flusso migratorio e agevolare i viaggi dei cittadini cubani e con l’interesse di entrambi i governi ad incrementare l’efficacia delle operazioni per prevenire e affrontare l’emigrazione clandestina e il contrabbando di emigranti.
La parte cubana ha enfatizzato la sua profonda preoccupazione per i gravi danni causati ai servizi consolari della Sezione di Interessi di Cuba a Washington a cittadini cubani, nordamericani e stranieri residenti negli Stati Uniti, a causa dell’interruzione dei servizi bancari, come risultato della politica di blocco e dell’infondata inclusione del nostro paese nella lista di “Stati patrocinatori del terrorismo internazionale”.
La delegazione di Cuba ha reiterato la sua disponibilità a mantenere questi scambi in futuro, per la loro importanza per i due paesi.