Dichiarazione concessa alla stampa da Raúl Castro Ruz
Buona notte.
Stimato presidente François Hollande;
Distinti membri della delegazione francese;
Rappresentanti dei media della stampa:
Prima di tutto permettetemi d’inviare un cordiale e affettuoso saluto al popolo francese e alle sue autorità a nome del popolo e del Governo cubani.
I nostri paesi sono uniti da vincoli storici e culturali e da profondi legami d’amicizia.
Ringrazio molto sinceramente per le parole che ha pronunciato il presidente Hollande, così come per la calorosa accoglienza offerta alla delegazione cubana.
Abbiamo appena concluso le conversazioni ufficiali con il presidente François Hollande. Questo scambio, come nel maggio scorso a L’Avana è avvenuto in un clima cordiale e di mutuo rispetto che caratterizza le nostre relazioni bilaterali.
Questa è la prima visita di Stato di un presidente cubano in Francia e in un paese membro dell’Unione Europea.
Riafferma l’eccellente stato delle nostre relazioni e riflette la volontà condivisa di consolidare il dialogo politico al più alto livello.
Abbiamo realizzato conversazioni fruttifere su diversi temi che formano l’agenda bilaterale, dando continuità agli obiettivi e agli accordi firmati nella storica visita del Presidente Hollande a Cuba nel maggio scorso, la prima di un mandatario francese nel nostro paese.
Ratifichiamo la volontà d’ampliare e differenziare le relazioni bilaterali con la Francia in tutte le loro dimensioni: politica, economico commerciale, finanziaria e di cooperazione accademica e culturale.
Abbiamo firmato un’agenda economica bilaterale che rappresenta un’importante meccanismo congiunto per la proiezione, la continuità e la promozione dei vincoli economico – commerciali, di cooperazione e investimento, includendo tempi medi e lunghi.
Ugualmente va segnalata la firma dell’accordo bilaterale sul debito di Cuba con la Francia, con il quale si creano condizioni più favorevoli per lo sviluppo delle relazioni finanziarie e per l’esecuzione di nuovi piani e progetti congiunti.
Com’è noto, lo scorso 12 dicembre Cuba è giunta ad un importante accordo con i paesi creditori che formano il Gruppo ad hoc del Club di Parigi.
Reiteriamo un ringraziamento al Governo francese per il suo ruolo significativo e la posizione costruttiva per ottenere questo importante risultato che apre una nuova tappa nelle relazioni economiche, commerciali e finanziarie di Cuba con questi paesi e faciliterà l’accesso a finanziamenti a medio e lungo tempo, molto necessari per l’esecuzione degli investimenti previsti nei nostri piani di sviluppo.
Riconosciamo e diamo il benvenuto alla volontà espressa dalle autorità francesi di accompagnarci in forma più attiva nei piani di sviluppo economico e sociale.
Ugualmente ringraziamo la guida della Francia per lo stimolo della costruzione di una nuova tappa nelle relazioni tra l’Unione Europea e Cuba sulla base di rispetto e reciprocità e in particolare per ciò che riguarda il negoziato dell’accordo di dialogo politico e di cooperazione, un processo in corso dall’aprile del 2014, che si trova in una fase molto avanzata.
Apprezziamo la tradizionale posizione francese a favore dell’eliminazione del blocco economico, commerciale e finanziario degli Stati Uniti contro Cuba, che è il principale ostacolo allo sviluppo del nostro paese e alle relazioni economico commerciali.
Solo due mesi fa questa città è stata lo scenario dello storico Accordo di Parigi, risultato di un arduo processo di negoziati nella 21ª Conferenza delle Parti della convenzione cornice sul cambio climatico. Esprimiamo le nostre felicitazioni alla Francia e alle sue autorità per l’organizzazione di questo evento e per il suo importante contributo che ha permesso di giungere ad un accordo bilanciato accettabile per tutte le parti.
Il prossimo mese di maggio, frutto dello sforzo e dell’interesse per incrementare la conoscenza reciproca, si realizzerà per la prima volta un mese della cultura cubana in Francia e della cultura francese in Cuba.
Abbiamo reiterato al Governo francese la disposizione e l’impegno con la continuità di questa solida relazione.
La Francia è stata, è e sarà un importante socio per Cuba.
Siamo due Stati con realtà storiche, culturali, geografiche e sistemi politici differenti. Senza dubbio la relazione amichevole, produttiva e rispettosa che manteniamo dimostra che è possibile proporci mete e progetti comuni che aiutino lo sviluppo delle nostre rispettive nazioni e di tutta l’umanità.
Per concludere, reitero il mio saluto affettuoso a questa maestosa e ospitale città che mi onoro di visitare e il mio sincero ringraziamento al presidente Hollande por la calda accoglienza che ci ha offerto.
Molte grazie.
Dichiarazione fatta alla stampa da François Hollande
Ricevo oggi il Presidente Raúl Castro. Questa è la sua prima visita di Stato in Francia ed è anche la prima visita di Stato di un dirigente cubano in Francia e con questo gesto ho voluto anche essere all’altezza del ricevimento offerto durante la mia visita a Cuba nella primavere scorsa.
Ringrazio il Presidente Raúl Castro per la mostra d’amicizia di quell’invito.
Io sono stato uno dei primi capi di Stato occidentali che ha realizzato una visita a Cuba ed oggi ci troviamo in questa cornice eccezionale di una visita di Stato, la prima dall’indipendenza di Cuba.
La Francia, le sue idee i suoi artisti, la sua lingua, sono stati sempre presenti in Cuba ed anche la moglie del Presidente Raúl Castro, già defunta, era d’origine francese. Cioè esistono vincoli tra l’Isola grande e la Francia.
La Francia è sempre stata convinta che nonostante le tensioni internazionali vissute durante la Guerra Fredda, esisteva una necessità: l’eliminazione dell’embargo, la fine del blocco.
Questo è stato il messaggio che ho trasmesso quando ho visitato L’Avana e il messaggio che oggi ribadisco.
Senza dubbio questo blocco dev’essere cancellato per far sì che Cuba posa occupare pienamente il suo posto e questa è la volontà del paese e della comunità internazionale.
Il presidente Obama ha realizzato numerosi gesti e lo ha detto: dobbiamo arrivare sino al finale e che tutto permetta di porre fine a queste vestigia della Guerra Fredda.
Desideriamo accompagnate Cuba nel cammino d’apertura e sviluppo che ha scelto. Questa apertura passa prima di tutto per gli scambi economici. Numerose imprese francesi sono presenti in Cuba e la Francia è uno dei principali soci commerciali di Cuba da moltissimi anni.
Voglio ringraziare tutte le imprese che si sono stabilite a Cuba, anche se è stato difficile poter investire e commerciare con l’Isola per via degli ostacoli internazionali.
Queste imprese hanno scelto un’opzione il cui sviluppo permette oggi una ricompensa.
Vogliamo andare più lontano. L’obiettivo è la rotta che abbiamo appena firmato e che include settori di cooperazione, turismo, trasporto, sviluppo delle città, energia, agricoltura. Riassumendo, partendo da adesso, tutti i settori restano aperti.
Tutto questo è stato possibile grazie agli accordi firmati il 12 dicembre scorso nello stesso giorno in cui si è svolto il Vertice del Cambio Climatico che come si sa si è concluso positivamente.
In quella stessa giornata a Parigi si è concluso un negoziato che ha permesso di annullare quello che era realmente un grande peso per Cuba, il suo debito.
La Francia ha svolto un forte ruolo per questo.
Voglio fare i miei complimenti ai ministri e ai loro servizi. Grazie all’annullamento del debito possiamo realizzare un accordo piu vantaggioso tra Francia e Cuba.
Vogliamo andare più in là nel piano bilaterale: noi annulleremo progressivamente i debiti nella misura in cui Cuba li pagherà.
Noi andremo più in là dell’accordo con il Club di Parigi. Vogliamo investire una parte del debito perchè sia utilizzato dagli investitori.
Vogliamo anche trasformare questo debito in fondi, per reinvestirli nello sviluppo di differenti sfere e poter accelerare progetti d’investimenti della Francia in Cuba.
L’Agenzia Francese di Sviluppo lavora già all’identificazione di questi progetti e li implementerà da quest’anno.
L’apertura è anche culturale, scientifica, educativa e vogliamo rilanciare una grande cooperazione culturale con Cuba. Desideriamo realizzare un mese della cultura francese in Cuba, che sarà molto importante per i nostri due paesi.
Ho potuto inaugurare la nuova sede dell’Alleanza Francesea a L’Avana. Ho un ricordo molto forte di quel momento perchè questa Alleanza dove studiano il francese 15.000 cubani è situata in un edificio completamente ristrutturato e rinnovato, un sito magnifico de L’Avana.
Ricordo che quando Che Guevara era ministro di Governo in Cuba, favorì il mantenimento dell’Alleanza Francese.
Ugualmente, desideriamo rinforzare gli scambi tra gli studenti universitari.
14 istituzioni francesi saranno presenti in un evento internazionale che si svolgerà in Cuba e si realizzeranno differenti accordi per il riconoscimento dei titoli.
C’è una cooperazione molto importante in materia d’investigazione e in particolare quelle del settore della medicina.
Cuba prepara numerosi medici, non solo per Cuba, ma per il mondo intero. Ogni volta che c’è una crisi sanitaria, un’epidemia, Cuba invia i suoi medici .
Cuba e la Francia affrontano oggi una grande sfida: il virus Zica, non solo nella zona dei Caraibi, ma come abbiamo fatto con l’Ebola.
Cuba trasmette il suo esempio in maniera molto particolare a tutto il mondo.
Il Presidente Raúl Castro ha posto tutto il suo impegno per facilitare l’accordo de L’Avana per far sì che la Colombia conquisti finalmente la pace, e ugualmente conosco quello che ha fatto il presidente Castro per il Venezuela, favorendo il dialogo.
Desidero felicitarmi per la partecipazione di Cuba alla Conferenza sul Cambio Climatico, dato che grazie alla sua azione ha permesso di giungere ad un accordo.
Non abbiamo tralasciato nessun tema su un piano economico e politico, includendo quello dei diritti delle persone, nel quale la Francia pone molta attenzione e che fa valere in tutte le circostanze e in tutti i paesi.
Stiamo aprendo una nuova pagina della storia tra l’Europa e Cuba ed anche di più domani ( oggi martedì 2) tra il mondo e Cuba.
Perchè vogliamo che Cuba possa accompagnare, possa partecipare pienamente nella comunità internazionale e qui confermo che la Francia farà tutto il possibile nel seno dell’Unione Europea per far eliminare gli ultimi ostacoli.
Il senso di questa visita suscita ovviamente molta curiosità, perché è prima volta che un capo di Stato di Cuba viene in Francia dalla conquista dell’indipendenza di Cuba e per questo apprezziamo il valore della visita nella sua giusta misura.
Grazie Raúl Castro!
Intensa giornata di Raúl a Parigi
Nel secondo e ultimo giorno della sua visita in questa nazione, il Presidente cubano Raúl Castro Ruz ha svolto un’intensa agenda di lavoro che ha compreso gli incontri con le autorità più importanti del Governo e dello Stato francese, così come la direttrice della UNESCO, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura.
La giornata è iniziata presto nella sede UNESCO di Parigi, luogo che visitò anche il Comandante in Capo Fidel Castro Ruz, nel 1995, di ritorno da Copenaghen dopo aver partecipato al Vertice Mondiale sullo Sviluppo sociale.
La direttrice generale è andata a riceverlo fin sulla porta dell’edificio. Irina Bukova occupa questo incarico dal 2009 e aveva già incontrato Raúl in due occasioni, nel novembre del 2012 e di recente, nel settembre del 2015.
L’anfitriona ha accompagnato Raúl nei corridoi dell’edificio che è celebre non solo perchè ospita questa istituzione della ONU, ma anche per la sua straordinaria architettura. Lì lo aspettava una decina di funzionari che con i cellulari in mano hanno fissato un ricordo di questa visita, lo hanno applaudito all’arrivo ed hanno gridato “Viva Raúl”. Alcuni erano stati testimoni dell’ingresso di Fidel in questa sede più di vent’anni fa.
Come nelle precedenti riunioni il clima è stato cordiale, basato nella storia di quasi 70 anni di relazioni di Cuba con la UNESCO.
Sono stati toccati vari temi e l’importanza di un’implementazione dell’Agenda di Sviluppo Sostenibile 2030, approvati di recente nella ONU, nella quale tutti i paesi si sono impegnati, tra le vari mete, a realizzare un’educazione di qualità e a sradicare la povertà.
Irina Bokova ha detto che la UNESCO continuerà ad accompagnare Cuba in ogni suo passo ed ha sottolineato che l’orizzonte della cooperazione tra le due parti è ampio. Poi ha definito molto positivi i risultati che l’Isola dei Caraibi ha attenuto nell’educazione.
Raúl ha commentato che Cuba è disposta a continuare a collaborare con tutti i paesi del mondo, come ha fatto per esempio nel caso dei Dialoghi di Pace della Colombia e per la lotta contro l’epidemia di Ebola in Africa occidentale.
Al termine della visita nella sede dell’UNESCO, il presidente cubano è andato verso l’Assemblea Nazionale per incontrare il suo presidente, Claude Bartolone.
Di nuovo il ricevimento ha sorpreso, con la stsesa magnificenza dell ‘Arco di Trionfo e la cavalleria della Guardia Repubblicana.
Nell’incontro è stato segnalato l’eccellente stato delle relazioni tra i due paesi e in particolare i vincoli parlamentari. È stato riconosciuto il ruolo attivo del Gruppo d’ Amicizia Francia Cuba a favore del consolidamento dei vincoli bilaterali.
Il gruppo creato negli anni ’70 conta su 38 deputati di tutti i partiti rappresentati nell’Assemblea francese.
A mezzogiorno, con 11 gradi di temperatura, ma con la sensazione che non fossero più di sette, Raúl ha raggiunto la sede del Senato, nota come Palazzo del Lussemburgo, il Parlamento della Francia che è composto da due Camere: l’Assemblea Nazionale e il Senato.
Precisamente il suo presidente, il signor Gerard Larcher, la seconda figura del Governo francese, ha dato il benvenuto a Raúl nel cortile interno dell’edificio. Dopo il saluto dal capo della Gardia d’Onore, la rivista delle truppe e l’abituale fotografia per i media della stampa, sono entrati nell’istituzione parlamentare dove si sono svolte le conversazioni nelle quali sono stati toccati temi d’interesse reciproco e si è augurato uno scambio più intenso tra il Senato della Francia e l’Assemblea Nazionale del Potere Popolare di Cuba.
La seguente destinazione dell’agenda del Generale d’Esercito è stato il Municipio di Parigi, luogo nel quale si trova l’Ufficio della sindaco, Anne Hidalgo, che dopo averlo ricevuto ha rivelato alla stampa cubana d’essersi emozionata per l’incontro con Raúl, ha ricordato le sue radici spagnole e i vincoli che l’hanno sempre unita a Cuba “che è un paese che mi piace molto”, ha detto.
Poi ha assicurato che le città di Parigi e L’Avana lavoreranno insieme per costruire una nuova relazione e che questo è un momento storico.
Raúl poco prima aveva scritto in un foglio commemorativo della visita, la sua soddisfazione per gli stretti vincoli che hanno unito Cuba con questa città tanto ammirata dall’Eroe nazionale, José Martí.
Per gli imprevisti della storia e del destino, il municipio di Parigi fu guidato dal 1879 al 1881 da un cubano, Severino de Heredia, fatto che è stato ricordato lì.
La giornata maratona della delegazione cubana è continuata con una riunione nell’ Hotel de Matignon con il Primo Ministro, Manuel Valls, che ha confermato l’eccellente stato delle relazioni e la dinamica degli scambi tra i due governi,rispettando gli accordi presi con la visita di Hollande a L’Avana, con il fine di dare continuità e quell’importante visita avvenuta nove mesi fa.
Il Generale d’esercito ha esteso al premier francese l’invito di visitare Cuba.
Quando cominciava a farsi sera e la pioggia tornava a cadere, il presidente è arrivato al Museo dell’Uomo, impressionante esposizione dedicata all’etnologia, l’antropologia e la preistoria, percorrendo le sale tra gli scatti dei fotografi che lo hanno seguito sino all’edificio del Palazzo de Chaillot, sito nella frequentata Piazza Trocadero, dove Raúl ha ammirato la più importante collezione che esiste in Francia, dedicata alla vita dell’uomo.
Dopo un’ora di domande alle guide su tutte le cose che hanno colpito la sua attenzione, Raúl ha ricevuto l’ultima sorpresa della notte : fuori dal Museo, con le bandiere cubane, lo aspettavano decine di amici di Cuba che come avevano fatto al suo arrivo hanno gridato “Viva Raúl, viva Fidel, viva la Rivoluzione”.
Un bella scena che si e ripetuta diverse volte a Parigi che ha confermato che non è non per caso che Cuba è giunta tanto degna in Francia ed ha ricevuto qui l’attenzione più accurata.
I legami economici-commerciali tra Cuba e Francia
Cabrisas ha dichiarato che il viaggio di Hollande a L’Avana permise di reiterare la volontà delle due parti d’approfondire questi vincoli nei settori d’interesse reciproco sulla base delle potenzialità esistenti.
Con la visita che realizza il presidente cubano, si conferma l’impegno di continuare a rinforzare gli scambi e ad elevare le relazioni a piani più alti, con una proiezione a lungo tempo.
Il funzionario ha precisato che Cuba sviluppa un processo d’attualizzazione del suo modello economico, che avanza in forma armonica, integrale e pianificata, per costruire un socialismo prospero e sostenibile.
Il Vicepresidente ha risaltato che le autorità cubane e francesi lavorano dal 2015 con il fine di trovare nuove vie e meccanismi per incrementare e consolidare le relazioni economiche, commerciali e bilaterali.
“Penso che le opportunità che si offrono con questo incontro e con i successivi che si realizzeranno partendo dall’implementazione dell’agenda economica bilaterale firmata ieri, offrono un’eccellente opportunità per porre i vincoli economici, commerciali e finanziari al livello che realmente corrisponde loro.
Rodrigo Malmierca, ministro cubano del Commercio Estero e l’Investimento Straniero ha affermato che la Francia è un importante socio economico e commerciale per l’Isola.
“Ci sono varie importazioni ed anche esportiamo nostri prodotti. Inoltre la Francia è il quarto paese portatore di turismo a Cuba”, ha aggiunto.
“Abbiamo vari investimenti del capitale francese nell’Isola: imprese del turismo dell’industria alimentare, le telecomunicazioni, l’energia. Abbiamo contratti d’associazione economica internazionale nella costruzione e contratti d’amministrazione alberghiera”, ha dettagliato.
“L’Isola è in condizione d’attrarre altre firme francesi. Viviamo in momento molto attraente perché le imprese di questo paese continuino a fare affari in Cuba e li accrescano”, ha aggiunto Malmierca.
C’e un gruppo di aree d’interesse comune, come la scienza, la tecnologia, l’innovazione, l’ambiente, il turismo, l’energia e le fonti rinnovabili, la salute, il trasporto, il settore agricolo e agroalimentare, lo sviluppo urbano sostenibile.
Alla fine di dicembre del 2015 la Francia occupava il 12º posto nel commercio totale di Cuba nel mondo e il quinto in relazione all’Unione Europea, dicono le informazioni diffuse nel Forum.
Cuba e Francia aprono nuove pagine nelle loro relazioni bilaterali
Alle cinque del pomeriggio di ieri, lunedì 1º febbraio, il Presidente cubano Raúl Castro Ruz è arrivato al Palazzo dell’Eliseo, sede della presidenza francese, per sostenere conversazioni ufficiali con il suo omologo François Hollande.
Un folto gruppo di giornalisti ha seguito i suoi passi sul tappeto rosso posto per il ricevimento sino alla scala d’ingresso del Palazzo, dove il presidente europeo ha di nuovo abbracciato e stretto la mano di Raúl, nove mesi dopo la sua visita a L’Avana.
Come indica il protocollo, hanno posato per alcuni secondi per le foto che hanno fatto il giro del mondo, hanno salutato le rispettive delegazioni e sono poi entrati nel Salone degli Ambasciatori, dove si sono svolte le conversazioni ufficiali.
Al termine del dialogo in privato hanno assistito alla firma di vari accordi riferiti al trattamento del debito, all’agenda economico-commerciale, ai negoziati per lo stabilimento nell’Isola dell’Agenzia Francese per lo Sviluppo, la cooperazione bilaterale e lo sviluppo di un commercio giusto tra le due parti.
La giornata nel Palazzo dell’Eliseo, maestoso edificio situato nello stesso cuore di Parigi, è poi continuata con le dichiarazioni dei presidenti alla stampa, nelle quali sono stati rivelati dettagli della visita, delle conversazioni ufficiali, delle prospettive e di una relazione bilaterale che è stata resa ancora più forte.
François Hollande ha detto che era un piacere ricevere Raúl a Parigi in quella che è stata la prima visita di Stato di un presidente cubano in questa nazione europea, restituendo così l’accoglienza ricevuta nel suo soggiorno a L’Avana.
Tra le sue prime idee c’è stata la condanna del blocco economico e finanziario che gli Stati Uniti mantengono contro l’Isola ed ha considerato che il blocco va eliminato definitivamente, perchè Cuba occupi il luogo che deve occupare.
Poi ha espresso il desiderio d’accompagnare Cuba nel camino d’apertura che ha scelto.
“Vogliamo fare un passo avanti, ha detto Hollande e i documenti appena firmati sono un foglio di rotta. Ha citato in maniera speciale l’accordo con il Club di Parigi che ha permesso d’annullare il sigillo del debito.
Hollande ha ricordato la sua visita nella nuova sede dell’Alleanza Francese ubicata in uno degli edifici più belli de L’Avana, ed ha citato il Che, artefice della consegna di questo edificio all’organizzazione che promuove la lingua e la cultura francese nel mondo.
Ha segnalato la cooperazione nell’area delle investigazioni in medicina ed ha sottolineato la solidarietà cubana in questo settore.
“Cuba è una voce singolare nel mondo”, ha dichiarato ed ha esaltato il suo ruolo nei dialoghi per la pace in Colombia e la partecipazione della delegazione cubana nel recente Vertice sul Cambio Climático.
A proposito delle conversazioni ufficiali ha commentato che hanno trattato temi di diversa indole, includendo i diritti umani, un tema molto importante per la Francia: “Che reiteriamo in qualsiasi circostanza e con tutti i paesi”, ha segnalato.
Il Generale d’Esercito, dopo aver ascoltato il suo anfitrione, ha ricordato i vincoli storici e culturali che per secoli hanno unito i due popoli, ha ringraziato per il caloroso benvenuto offerto alla sua delegazione ed ha segnalato che le conversazioni appena concluse: “Si sono sviluppate in un clima cordiale e di reciproco rispetto”.
Raúl ha ratificato la volontà d’ampliare le relazioni bilaterali in tutta la loro dimensione politico- economica, commerciale, finanziaria e di cooperazione accademica e culturale . Nelle sue parole indirizzate ad una decina di media della stampa che hanno coperto la sua visita, ha segnalato la firma dell’accordo bilaterale sul debito ed ha reiterato il suo ringraziamento al Governo francese per il suo ruolo significativo nell’ottenimento dello storico accordo con il Club di Parigi.
Il Presidente cubano ha dato il benvenuto alla volontà espressa dalle autorità francesi d’accompagnare Cuba e partecipare in forma attiva ai suoi piani di sviluppo economico e sociale.
Inoltre ha ratificato al governo francese l’impegno di mantenere questa solida relazione, perchè la Francia è stata è sarà un importante socio per Cuba.
Al cadere della notte in questa città che ha curato anche i minimi dettagli per il soggiorno della delegazione cubana, il presidente francese ha offerto una cena al suo omologo nel vistoso Salone delle Feste del palazzo presidenziale, dove tutti e due hanno di nuovo definito storica questa visita che fomenta come mai prima i vincoli tra Cuba e la Francia.
Così è terminata una giornata cominciata nell’imponente Arco di Trionfo, un perfetto inizio per tutto quello che si svolgerà oggi, martedì 2 a Parigi, quando Raúl avrà un’altra giornata con una fitta agenda d’impegni.
Raúl ha reso omaggio al milite ignoto
Il Presidente cubano Raúl Castro Ruz e la delegazione che lo accompagna sono stati ricevuti in modo ufficiale la mattina di ieri, lunedì 1º febbraio, con una emozionante cerimonia realizzata nell’Arco di Trionfo, uno dei monumenti più significativi di Parigi, nella cui base si trova la Tomba al Milite Ignoto.
Il Generale d’Esercito è giunto lì in una mattina nuvolosa e fredda, ed ha posto una corona di rose bianche dopo aver ascoltato gli inni delle due nazioni ed aver passato in rivista le truppe della Guardia Repubblicana.
Con la ministro d’Ecologia, Sviluppo Sostenibile e d’Eenergia, Ségolène Royal, Raúl ha rispettato un momento di silenzio di fronte al Pantheon che mostra l’iscrizione “Qui giace un soldato francese morto per la Patria. 1914 – 1918”, ed ha poi firmato il Libro d’Oro dove ha scritto “Onore e gloria a coloro che morirono in difesa della Patria, con la nostra ammirazione e il nostro rispetto.
La Tomba, costruita nel 1920 sotto l’Arco di Trionfo, è la seconda creata nel mondo dopo quella inglese e mantiene viva una tradizione nata al termine della Prima Guerra Mondiale per onorare i caduti in combattimento senza identificazione.
Un momento commovente della mattina è stato quello del saluto del presidente cubano a una ventina di ex combattenti che gli hanno stretto la mano e gli hanno dato il benvenuto in questa nazione.
Al termine della cerimonia, l’auto che ha condotto il Generale d’Esercito è stata scortata per due chilometri dal viale de les Champs Eliysèe sino a Place de la Concorde, da una formazione di 144 soldati a cavallo della Guardia Repubblicana, tradizione che si mantiene inalterabile dal XIX secolo.
La visita di Raul in Francia
Alle dieci di mattina di oggi lunedì 1 febbraio, ora europea, quando il Presidente cubano Raúl Castro Ruz parteciperà alla cerimonia di ricevimento nell’Arco di Trionfo, comincerà in maniera ufficiale la sua Visita di Stato in questa nazione dove si trova, rispondendo ad un invito del suo omologo francese François Hollande, fatto che riafferma l’eccellente stato delle relazioni bilaterali tra i due paesi e la volontà di consolidare il dialogo politico al più alto livello.
Da informazioni, nel pomeriggio Raúl sarà ricevuto nel palazzo dell’Eliseo dal mandatario francese con il quale sosterrà conversazioni ufficiali che daranno continuità a temi analizzati durante la visita di Hollande a l’Avana.
Si attende anche la firma di vari accordi e dichiarazioni che, nella giornata precedente la visita, sono stati elaborati dalla delegazione cubana e la sua controparte, relazionati tra l’altro al trattamento del debito, l’agenda economico- commerciale e i negoziati per lo stabilimento in Francia dell’Agenzia Francese di Sviluppo.
Il viaggio del Generale d’Esercito a Parigi è stato stabilito da parte francese come visita di Stato, cioè la classificazione del più alto livello secondo le norme del protocollo, e questa è una delle ragioni per cui da alcuni giorni le Champs Elisée, la principale arteria di Parigi, è adornata ai due lati con bandiere cubane e francesi.
Le relazioni diplomatiche tra i due paesi hanno compiuto più di un secolo e con questa visita raggiungono il loro punto più alto, in un contesto marcato dal recente accordo realizzato con il Club di Parigi, nel quale la Francia ha svolto un ruolo significativo e per la sua posizione di leader nella costruzione di una nuova tappa delle relazioni tra Cuba e l’Unione Europea.
Parallelamente al programma ufficiale si svolgerà domani martedì, un Forum d’imprenditori della delegazione cubana guidata dal vice presidente del Consiglio dei Ministri, Ricardo Cabrisas Ruiz, e dal titolare del Commercio Estero e l’Investimento Straniero, Rodrigo Malmierca Díaz e si realizzerà una presentazione per gli imprenditori francesi della nuova Legge d’Investimento Straniero, del portafogli delle Opportunità d’Affari e della Zona Speciale di Sviluppo di Mariel.
Attualmente la Francia è il decimo socio commerciale di Cuba e, come si legge nel sito web della cancelleria, 60 imprese di questa nazione europea sono presenti nell’Isola.
Il portale aggiunge che l’investimento francese più importante è quello del gruppo Pernod-Ricard (rum Havana Club).
Altre grandi imprese partecipano a progetti di sviluppo nei settori del turismo, la costruzione, le telecomunicazioni, l’energia e il trasporto.
Raúl è già a Parigi
Invitato da capo di Stato francese, Francois Hollande, a mezzogiorno di sabato 30 gennaio, è giunto in questa città il Presidente cubano Raúl Castro Ruz per realizzare una visita di Stato, definita storica perchè è la prima volta che un dignitario dell’Isola realizza una visita di questo tipo in un paese membro dellUnione Europea.
Al suo arrivo all’aeroporto internazionale “Paris-Orly”, adorno per l’occasione di bandiere francesi e cubane, Raúl è stato ricevuto dal ministro di Città, Gioventù e Sport, Patrick Kanner, con altri funzionari. Lo hanno accolto anche l’ambasciatore cubano in questa nazione, Héctor Igarza, e la rappresentante dell’Isola presso la UNESCO, Dulce María Huergo.
Sotto un’insistente pioggia e con circa nove gradi di temperatura, Raúl ha salutato le autorità che gli hanno dato il benvenuto ed ha camminato sul tappeto rosso fiancheggiato dai membri della Guardia d’Onore francese.
La delegazione ufficiale che accompagna il Generale d’Esercito in queste giornate a Parigi è formata da Ricardo Cabrisas Ruiz, vicepresidente del Consiglio dei Ministri; dal ministro degli Esteri Bruno Rodríguez Parrilla; dal titolare del Commercio Estero e l’Investimento straniero, Rodrigo Malmierca Díaz; dal viceministro degli Esteri, Rogelio Sierra Díaz e dall’ambasciatore di Cuba in Francia.
Il Presidente cubano svilupperà un’ampia agenda di lavoro, nella quale si prevedono conversazioni ufficiali con Hollande, la firma di accordi e incontri con diverse personalità.
Questa visita mostra l’eccellente stato delle relazioni bilaterali tra i due paesi, stabilite nel giugno del 1902 e portate al rango d’ambasciata nel 1950.
Le relazioni hanno avuto un rilancio con la positiva vista di Hollande nel maggio del 2015, a L’Avana, la prima visita di un presidente francese nell’Isola dei Caraibi.