Cuba ha domandato ieri, martedì 24, nel Vertice Mondiale Umanitario di Istambul la non manipolazione dei con obiettivi politici, nell’uso selettivo della sofferenza delle persone colpite dai conflitti e dai disastri naturali.
Nella giornata finale del Forum, il direttore generale dei Temi Multilaterali della Cancelleria cubana, Pedro Núñez Mosquera, ha richiamato a rispettare i principi e i propositi della Carta della ONU e del Diritto Internazionale nell’ora di trattare il tema umanitario.
Il diplomatico ha insistito sulla necessità di vegliare per il pieno rispetto della sovranità e l’autodeterminazione dei popoli e la non ingerenza dei temi interni degli Stati.
In accordo con Núñez Mosquera, qualsiasi messa a fuoco del problema non sarà efficace se si discute o si annulla il principio del consenso dei paesi colpiti da un’emergenza e il loro ruolo principale nelle attività d’assistenza nel loro territorio.
Negli ultimi anni alcune potenze occidentali hanno aggredito in maniera diretta e indiretta o minacciato di farlo, nazioni sovrane con l’argomento della soluzione delle crisi umanitarie.
Il dirigente della Cancelleria ha espresso le riserve di Cuba sul documento *Agenda per l’Umanità*, raccomandazioni derivate dal Vertice Mondiale che ha riunito in questa città migliaia di delegati di 173 paesi.
“Apprezziamo nel documento elementi che potrebbero aiutare ad affrontare le sfide umanitarie di oggi, ma che presenta lacune, deficienze e questioni che generano preoccupazione e impediscono di risolvere le cause scatenanti delle crisi”, ha avvisato.
Núñez Mosquera ha precisato che l’Isola non può appoggiare aspetti che attentano la sovranità degli Stati o la mancanza di conoscenza delle loro responsabilità e del ruolo primordiale nell’ambito umanitario.
Cuba, pur essendo un piccolo paese, manterrà nella misura delle sue possibilità, gli aiuti agli Stati in via di sviluppo, colpiti da disastri naturali e da epidemie, ha detto ancora.