ed è un terrorista di Miami
Edmundo García https://lapupilainsomne.wordpress.com
La giornalista Norelys Morales Aguilera ha pubblicato, nel suo blog, un tempestivo e necessario articolo dal titolo “Terroristi riciclati a ‘pacifisti’ contro Cuba“, dove si smaschera il patrocino di Santiago Álvarez Magriñá, con provato atteggiamento violento verso Cuba, ad un corso di “golpe morbido” a Miami per mercenari che, in seguito, ritorneranno sull’isola per attentare contro l’ordine sociale scelto dal popolo cubano.
Norelys, che ringrazio per il riferimento, nel suo articolo, agli archivi del nostro programma ‘La tarde se mueve’, dimostra ancora una volta che Santiago Alvarez Magriñá è il terrorista di sempre. E’ tanto evidente la sua condizione, che neppure i suoi alabardieri lo negano. Ora sono usciti che lui fu, certamente, un violento criminale, ma che ciò fu cosa del passato e che oggi è cambiato tanto che si potrebbe parlare di due persone diverse. Su questa menzogna, la mia posizione è chiara e la esprime il titolo di questo scritto: C’è un solo Santiago Álvarez Magriñá ed è un terrorista.
La denuncia che ci sia un piano per lavare l’immagine di Alvarez Magriñá, necessario soprattutto ora che sta ricevendo visitatori residenti a Cuba per formarli, non è un’invenzione; si può leggere in un’apologia pubblicata ne El Nuevo Herald di Miami, questo 8 luglio, con il titolo di “Lotta pacifica”.
Santiago Álvarez Magriñá non è cambiato perché non sono cambiati i suoi obiettivi personali né quelli di coloro che lo sostennero in attentati e sabotaggi contro Cuba. Le condizioni ed i suoi complici permangono. Non è cambiato il fatto che vi sia una destra centro americana che in relazione con quella di Miami, la continua a promuovere.
La posa da pacifista, copertura che usano altri, tanto violenti come lui, come Luis Posada Carriles e Ramon Saul Sanchez, è una raccomandazione che gli ha dato il suo avvocato per evitare di tornare in carcere. Non è nuova, anni fa Santiago Álvarez ha visitato la tv anticubana di Miami per dire che quelli erano tempi diversi. Anche a Posada Carriles i suoi consulenti legali consigliarono, per il suo processo a El Paso, in Texas, che dicesse che abbandonava il terrorismo contro Cuba. Fino a quando non resse più e fu nel programma, che aveva Armando Perez Roura su Radio Mambi, Univision Radio, a che confessò che continuava ad essere lo stesso. Lo stesso criminale di sempre.
Sebbene Santiago Álvarez Magriñá dica che abbandona la lotta pacifica, le sue relazioni con persone che sponsorizzano il terrorismo con denaro o con assistenza legale e pubblicità sono ancora valide.
La Congressista Ileana Ros-Lehtinen, che ha aiutato i suoi amici terroristi ad uscire di prigione a Panama, dove stavano per voler far saltare con una bomba l’auditorium dell’Università (ciò che Alvarez Magriñá sapeva), continua a rimane al suo posto e pretende essere rieletta il prossimo novembre. La presenza di Ros-Lehtinen e Díaz-Balart nel Congresso, ed i contatti ne El Nuevo Herald per ripulire la sua immagine, danno a Santiago Alvarez una pericolosa sensazione di impunità.
Le organizzazioni che hanno sostenuto Santiago Álvarez, in passato, continuano a funzionare a Miami. Alcune, come la Fondazione Nazionale Cubano-Americana e la sua omologa, la Fondazione per i Diritti Umani a Cuba, anche hanno voluto convertirsi allo pseudo pacifismo. Non c’è di più che confrontare le dichiarazioni di obiettivi della Fondazione per i Diritti Umani a Cuba (Jorge Mas Santos) e la Fondazione Riscatto Giuridico (Santiago Alvarez) per confermare la loro somiglianza. Il gruppo di Jorge Mas Santos dice: “La Fondazione per i Diritti Umani a Cuba (“FHRC”) è un’organizzazione 501 (c) 3 senza fini di lucro fondata nel 1992 per promuovere una transizione non violenta ad una Cuba libera e democratica mediante il potenziamento della società civile indipendente a Cuba. FHRC mantiene un contatto regolare con i difensori dei diritti umani e attivisti civili che stanno lavorando per il cambiamento a Cuba attraverso mezzi non violenti.”
Dice da parte sua l’organizzazione di Santiago Álvarez: “La Fondazione Riscatto Giuridico (FRJ) è un’organizzazione che sostiene una società civile democratica a Cuba che rispetti i diritti dei suoi cittadini e funzioni liberamente per il bene comune. Il suo obiettivo primario è rafforzare gli attivisti della società civile, con le conoscenze e la formazione di leadership che permetta loro di infondere i valori democratici nelle loro comunità.”
Le stesse forze della destra latinoamericana che hanno sostenuto Santiago Álvarez nella sua cosiddetta “tappa non pacifica”, o meglio terrorista, continuano ancora oggi in attività. Le visite di Mireya Moscoso a Miami, ed il radicamento nel sud della Florida di un politico reazionario come Ricardo Martinelli lo confermano. Sono anche attivi i radicali di ARENA in El Salvador ed i nostalgici della “contra” in Nicaragua.
Come se non bastasse, la cosiddetta Fondazione Riscatto Giuridico riconosce ufficialmente i suoi legami con l’Istituto di Studi Cubani e Cubano-Americani (ICCAS) dell’Università di Miami, ciò che gli garantisce uno spazio per progetti e proselitismo. Dice Riscatto Giuridico sul suo sito ufficiale: “In cooperazione con il Consiglio per la Libertà di Cuba e l’Istituto di Studi Cubani e Cubano-Americani dell’Università di Miami, la Fondazione Riscatto Giuridico (FRJ) ha sostenuto l’iniziativa di invitare 19 oppositori cubani a Miami per un seminario di una settimana che ha offerto loro una formazione approfondita sui principi della democrazia, l’organizzazione di partiti, elezioni e referendum; e la creazione di una politica che protegga i diritti civili e umani di tutti i cubani. L’evento, che ha avuto luogo nella Casa Bacardi dell’Università di Miami, ha contato sulla presenza di imprenditori, storici, educatori e legislatori a livello locale, statale e federale che hanno condiviso le loro esperienze e conoscenze con l’obiettivo di fornire una solida base su cui, al ritorno a Cuba, gli oppositori potranno iniziare a promuovere una società civile democratica. Il seminario si è concentrato su come i paesi dell’Europa orientale sradicarono il comunismo, quali metodologie funzionarono e perché. I partecipanti ebbero l’opportunità di studiare oggettivamente la storia del regime comunista a Cuba e capire cosa fu quello che lo rese possibile”.
Dopo questa confessione, in cui si implica congressisti federali, c’è poco da aggiungere: Santiago Álvarez Magriñá rimane lo stesso terrorista di sempre e coloro che lo seguono e lo appoggiano devono tenerlo in considerazione.
Per concludere, desidero citare, un frammento, totalmente vigente, della Dichiarazione del MINREX di Cuba pubblicata su Granma il 13 marzo 2002: “Da parte sua, Alvarez Fernández Magriña, anche lui direttamente legato anche alla Fondazione Cubano-Americana e ad altre organizzazioni con sede negli Stati Uniti, era uno dei complottati che avrebbe partecipato con Posada Carriles e gli altri tre terroristi detenuti in Panama all’esecuzione dell’attentato contro il Comandante in Capo durante il X Vertice Iberoamericano in Panama.
Anche se alla fine non vi partecipò, era strettamente vincolato alla preparazione della frustrata azione.
Nelsy Ignacio Castro Matos è membro attivo di varie organizzazioni terroriste ed eseguì numerose azioni di questo tipo contro obiettivi civili e commerciali cubani e di altri paesi latinoamericani.
E’ amico di Luis Posada Carriles da quando lavorarono insieme nella Direzione dei Servizi Segreti e di Prevenzione (DISIP) del Venezuela negli anni ’70. Dopo l’arresto di Posada Carriles e Orlando Bosh, a conseguenza della partecipazione di entrambi nella esplosione di un aereo di Cubana di Aviación vicino alle coste di Barbados nel 1976, mantenne la stretta collaborazione con loro e servì da collegamento tra essi e i gruppi terroristi di Miami, avvalendosi della sua condizione di funzionario della Repubblica del Venezuela!.
Existe un solo Santiago Álvarez Magriñá y es un terrorista de Miami
Por Edmundo García
La periodista Norelys Morales Aguilera publicó en su blog un oportuno y necesario artículo titulado “Terroristas en reciclaje a ‘pacifistas’ contra Cuba”, donde se desenmascara el patrocinio de Santiago Álvarez Magriñá, con probada actitud violenta hacia Cuba, a un curso de “golpe suave” en Miami para mercenarios que posteriormente regresarán a la isla para atentar contra el orden social elegido por el pueblo cubano.
Norelys, a quien agradezco la referencia en su artículo a los archivos de nuestro programa La Tarde se Mueve, demuestra una vez más que Santiago Álvarez Magriñá es el terrorista de siempre. Es tan evidente su condición, que ya ni sus alabarderos lo niegan. Ahora se han salido con que ciertamente fue un criminal violento, pero que eso fue cosa del pasado y que hoy ha cambiado tanto, que se podría hablar de dos personas distintas. Sobre esta mentira, mi posición es clara y la expresa el título de este escrito: Existe un solo Santiago Álvarez Magriñá y es un terrorista.
La denuncia de que existe un plan para lavar la imagen de Álvarez Magriñá, necesario sobre todo ahora que está recibiendo visitantes residentes en Cuba para entrenarlos, no es una invención; se puede leer en una apología publicada en el El Nuevo Herald de Miami este 8 de julio con el título de “Lucha pacífica”.
Santiago Álvarez Magriñá no ha cambiado porque no han cambiado ni sus objetivos personales ni los de quienes lo apoyaron en atentados y sabotajes contra Cuba. Las condiciones y sus cómplices se mantienen. No ha variado el hecho de que existe una derecha centroamericana que en vínculo con la derecha miamense que le sigue promocionando.
La pose de pacifista, tapadera que usan otros tan violentos como él como Luis Posada Carriles y Ramón Saúl Sánchez, es una recomendación que le dio su abogado para que evitara volver a la cárcel. No es nueva, hace años Santiago Álvarez visitó la televisión anticubana de Miami para decir que eran otros tiempos. También a Posada Carriles sus asesores legales le aconsejaron por su juicio en El Paso, Texas, que dijera que abandonaba el terrorismo contra Cuba. Hasta que no aguantó más y fue al programa que tenía Armando Pérez Roura en Radio Mambí, Univisión Radio, a confesar que seguía siendo el mismo. El mismo criminal de siempre.
Aunque Santiago Álvarez Magriñá diga que abandona la lucha pacífica, sus relaciones con personas que patrocinan el terrorismo con dinero o con auxilios legales y de publicidad siguen vigentes.
La Congresista Ileana Ros-Lehtinen, que ayudó a sus amigos terroristas a salir de la cárcel en Panamá, donde estaban por querer volar de un bombazo el paraninfo de la Universidad (lo que Álvarez Magriñá sabía), sigue en su puesto y pretende ser reelecta en noviembre próximo. La presencia de Ros-Lehtinen y Díaz-Balart en el Congreso, y los contactos en El Nuevo Herald para limpiar su imagen, le dan a Santiago Álvarez una peligrosa sensación de impunidad.
Organizaciones que apoyaron a Santiago Álvarez en el pasado siguen actuando en Miami. Algunas, como la Fundación Nacional Cubano Americana y su par, la Fundación para los Derechos Humanos en Cuba, también han querido convertirse al pseudo pacifismo. No hay más que comparar las declaraciones de objetivos de la Fundación para los Derechos Humanos en Cuba (Jorge Mas Santos) y la Fundación Rescate Jurídico (Santiago Álvarez) para constatar su parecido. Dice el grupo de Jorge Mas Santos: “La Fundación para los Derechos Humanos en Cuba (“FHRC”) es una organización 501 (c) 3 sin fines de lucro establecida en 1992 para promover una transición no violenta a una Cuba libre y democrática mediante la potenciación de la sociedad civil independiente en Cuba. FHRC mantiene un contacto regular con los defensores de los derechos humanos y activistas cívicos que están trabajando para el cambio en Cuba a través de medios no violentos.”
Dice por su parte la organización de Santiago Álvarez: “La Fundación Rescate Jurídico (FRJ) es una organización que aboga por una sociedad civil democrática en Cuba que respete los derechos de sus ciudadanos y funcione libremente por el bien común. Su objetivo primordial es fortalecer a los activistas de la sociedad civil con los conocimientos y entrenamiento en liderazgo que les permita imbuir los valores democráticos en sus comunidades.”
Las mismas fuerzas de la derecha latinoamericana que apoyaron a Santiago Álvarez en su llamada “etapa no-pacífica” o mejor, terrorista, continúan hoy en activo. Las visitas de Mireya Moscoso a Miami, y la radicación en el sur de la Florida de un político en línea reaccionaria como Ricardo Martinelli lo confirman. También están activos los radicales de ARENA en El Salvador y los nostálgicos de “la contra” en Nicaragua.
Por si fuera poco, la llamada Fundación Rescate Jurídico reconoce oficialmente sus vínculos con el Instituto de Estudios Cubanos y Cubano-Americanos (ICCAS) de la Universidad de Miami, lo que le garantiza un espacio para proyectos y proselitismo. Dice Rescate Jurídico en su web oficial: “En cooperación con el Consejo por la Libertad de Cuba y el Instituto de Estudios Cubanos y Cubano-Americanos de la Universidad de Miami, la Fundación Rescate Jurídico (FRJ) apoyó la iniciativa de invitar a 19 opositores cubanos a Miami para un seminario de una semana que les brindó una educación a fondo sobre los principios de la democracia, la organización de partidos, elecciones y referendos; y el establecimiento de una política que proteja los derechos civiles y humanos de todos los cubanos. El evento, que se efectuó en La Casa Bacardí de la Universidad de Miami, contó con la presencia de empresarios, historiadores, educadores y legisladores a nivel local, estatal y federal quienes compartieron sus experiencias y conocimientos, con la meta de proveer una base sólida en la cual, al regresar a Cuba, los opositores podrán comenzar a fomentar una sociedad civil democrática. El seminario se enfocó en cómo los países de Europa del este erradicaron el comunismo, cuales metodologías funcionaron y por qué. Los participantes tuvieron la oportunidad de estudiar objetivamente la historia del régimen comunista en Cuba y entender que fue lo que lo hizo posible.”
Después de esta confesión, donde se implica a los congresistas federales, queda poco por agregar: Santiago Álvarez Magriñá sigue siendo el mismo terrorista de siempre y quienes lo siguen y apoyan deben tenerlo en cuenta.
Para concluir quiero citar un fragmento, totalmente vigente, de la Declaración del MINREX de Cuba publicada en Granma el 13 de marzo del 2002: “Por su parte, Álvarez Fernández-Magriñá, también vinculado directamente con la FNCA y otras organizaciones terroristas radicadas en los Estados Unidos, era uno de los que acompañaría a Luis Posada Carriles y los otros tres terroristas detenidos en Panamá en la ejecución del atentado contra el Comandante en Jefe durante la celebración de la X Cumbre Iberoamericana en Panamá. Aunque finalmente no participó, estuvo estrechamente vinculado con la preparación de esa frustrada acción. Es amigo de Luis Posada Carriles desde que ambos trabajaron juntos en la Dirección de los Servicios de Inteligencia y Prevención (DISIP) de Venezuela en la década de 1970. Después de que Posada Carriles y Orlando Bosch fueron encarcelados como consecuencia de la participación de ambos en la voladura de un avión de Cubana de Aviación frente a Barbados en 1976, siguió siendo un cercano colaborador de estos terroristas y les sirvió de enlace con los grupos terroristas de Miami, valiéndose de su condición de funcionario de la República de Venezuela.”