Fabrizio Verde http://www.lantidiplomatico.it
Senza alcuna remora o pudore, il presidente argentino Mauricio Macri, invita il Venezuela a «fare l’impossibile» affinché entro quest’anno venga celebrato il referendum revocatorio della carica del presidente venezuelano Maduro. Il dirigente argentino, neoliberista incallito, ha aggiunto che Maduro vuole impedire che il referendum venga svolto quest’anno.
Macri è riuscito a far sfoggio di una doppia morale degna dei suoi padroni che siedono in quel di Washington.
Innanzitutto bisognerebbe ricordare al presidente argentino che non ha alcuna autorità per interferire negli affari interni di un paese sovrano; poi evidenziare che pare quantomeno strano chiedere a gran voce che venga applicato uno strumento di democrazia diretta che nel proprio paese non è nemmeno previsto, mentre si accusa il Venezuela di non essere un paese democratico.
Forse il signor Macri, essendo troppo impegnato ad applicare in maniera selvaggia quelle politiche neoliberiste che portarono il paese al default, dimentica che nel in Argentina resta detenuta l’attivista e parlamentare Milagro Sala in maniera assolutamente arbitraria, come denunciato da organizzazioni internazionali e intellettuali come il premio Nobel Perez Esquivel.