Cuba ha chiamato ieri giovedì 23 nell’Assemblea Generale della ONU, ad eseguire azioni immediate per prevenire ed affrontare gli effetti del cambio climatico.
«Il cambio climatico è un’evidente minaccia globale che reclama soluzioni urgenti, giuste ed equilibrate, che riguardino in forma reale ed effettiva tutti i paesi del mondo», ha affermato la rappresentante permanente alterna dell’Isola presso le Nazioni Unite, Ana Silvia Rodríguez.
In un Forum d’alto livello dell’Assemblea, dedicato ad analizzare il vincolo tra il cambio climatico e lo sviluppo sostenibile, la diplomatica ha segnalato il particolare impatto del fenomeno nei piccoli Stati insulari in sviluppo.
In accordo con Ana Silvia Rodríguez, la condizione di Cuba come arcipelago e la sua ubicazione geografica nel Mare dei Caraibi la rendono altamente vulnerabile agli eventi associati alla variabilità climatica.
«Gli studi realizzati dall’Istituto Nazionale di Meteorologia indicano chiaramente che il clima di Cuba è diventato più caldo dalla metà del secolo scorso. La temperatura media annuale è aumentata di circa 0.9 gradi Celsius e questo si somma alla significativo incremento degli eventi di siccità e la ricorrenza di intensi uragani», ha precisato.
La diplomatica ha segnalato le risposte dell’Isola di fronte agli impatti del cambio climatico, che sono volontà politiche delle autorità, ed ha indicato le investigazioni scientifiche e la gestione dell’ambiente, indirizzate ad identificare le vulnerabilità e a ridurre i rischi.
Ana Silvia Rodríguez ha ratificato nell’Assemblea Generale l’impegno di Cuba con l’accordo climatico di Parigi ed ha affermato che per la sua implementazione sono necessarie le volontà politiche e un pieno rispetto del principio delle responsabilità comuni, ma differenziate.