Le piogge insistenti associate all’ampia area d’influenza dell’uragano Irma hanno permesso un significativo recupero dei laghi artificiali, soprattutto nelle regioni cenetrali e orientali, i più scarsi sino all’arrivo del potente uragano.
Yosmary Gil, direttrice dell’infrastruttura idraulica dell’Istituto Nazionale delle Risorse Idrauliche (IRNH), ha detto a Granma che sino alle otto di mattina di martedì 12, i 242 bacini amministrati da questo organismo contenevano circa 5550 milioni di metri cubi di acqua, equivalenti al 61% della capacità.
Questo rappresenta un incremento superiore ai 1900 milioni di metri cubi in relazione alla quantità esistente lo scorso 5 settembre, il 40%.
I maggiori aumenti per province si riportano a Sancti Spíritus (815 milioni ), Villa Clara (331,9), Camagüey (262,34), Granma (132,97) e Holguín 97,4 milioni.
Risalta in maniera particolare il recupero dal bacino Zaza, il più grande del paese, che ha ricevuto in circa 72 ore , 666,31 milioni di metri cubi e adesso ne presenta 825 milioni, cioè l’81% del suo massimo, una cifra molto lontana da quel 17% che conteneva prima delle precipitazioni di Irma.
In totale 189 bacini hanno visto aumentare il contenuto di acqua, mentre 41 traboccano, soprattutto nei territori di Pinar del Río (10), Camagüey (8) e Sancti Spíritus (6).
In relazione ai cumuli di pioggia puntuali più apprezzabili, sono avvenuti nel Telecorreo di Cabaiguán, a Sancti Spíritus, con 963,3 mm, Telecorreo Jibaco Manicaragua, 826 e Telecorrreo Santa Lucía, Cabaiguán, 785,2.
A livello provinciale i più alti corrispondono a Sancti Spíritus con 358,8 millimetri (167 % della media mensile), Villa Clara 211,8 mm (118 %) e Ciego de Ávila, 184,3 (113 %).