Con la presenza del Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, primo segretario del Partito e Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, è iniziata a Santa Clara la manifestazione centrale per il 50º anniversario della morte in combattimento del Che e dei suoi compagni, esattamente nel luogo che perpetua la sua memoria.
Più di 60000 cittadini di Villa Clara hanno colmato la Piazza Ernesto Che Guevara, come rappresentazione del popolo cubano e come mostra dell’amore che si sente in questa terra per il Guerrigliero Eroico.
Le bandiere cubane e del 26 di Luglio hanno ornato lo scenario della manifestazione politico – culturale nella quale 50 bambini hanno ricevuto il fazzoletto che li accredita come pionieri monca disti, azione che si ripeterà in tutta l’Isola.
Nella notte di ieri si è svolta una serata di gala culturale assieme ad altre attività nel territorio.
Che Guevara per sempre tra il suo popolo
Santa Clara si è colmata di nuovo dell’amore dei suoi cittadini e dei cubani per Ernesto Che Guevara, quando, ieri domenica 8, più di 60.000 persone si sono concentrate nella piazza che porta il suo nome per rendere omaggio, a lui e ai suoi compagni di lotta nel 50º anniversario della sua morte in combattimento.
Era presente all’appuntamento il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri che pochi minuti prima dell’inizio della manifestazione politico – culturale per l’anniversario, ha reso omaggio con altri membri del Burò Politico al Guerrigliero Eroico e al Distaccamento di Rinforzo nel luogo che perpetua la sua memoria.
Le parole di Fidel nella veglia solenne, quando comunicò al popolo di Cuba la notizia della morte del Che, sono state udite ancora una volta ed hanno fatto fremere i cuori dei presenti: « Se vogliamo un modello d’uomo, un modello d’uomo che non appartiene a questo tempo, un modello d’uomo che appartiene al futuro, vi dico di cuore che questo modello senza una sola macchia nella sua condotta, senza una sola macchia nel suo atteggiamento, senza una sola macchia nelle sue azioni, questo modello è il Che. Se vogliamo esprimere come desideriamo che siano i nostri figli, dobbiamo dire con tutto il cuore di veementi rivoluzionari “Vogliamo che siano come il Che!”
E questo è precisamente il giuramento fatto da 50 bambini che durante la commemorazione hanno ricevuto il fazzoletto azzurro che li conferma membri dell’Organizzazione dei Pionieri José Martí.
Leyanis Águila, alunna di terza media e Sara Mary Vega, alunna del liceo, sono intervenute nella manifestazione a nome delle nuove generazioni che sono cresciute con l’esempio di Che Guevara ed hanno l’enorme responsabilità d’andare avanti con uno dei suoi maggiori legati: la Rivoluzione.
Gli artisti del territorio hanno offerto nella giornata un continuo omaggio dall’ arte, interpretando canzoni e poesie dedicate a Che Guevara.
Hanno partecipato alla cerimonia membri del Burò Politico del Partito, della Segreteria del Comitato Centrale e vicepresidenti del Consiglio di Stato e dei Ministri.
Inoltre dirigenti del Partito, dello Stato e della gioventù, di organizzazioni di massa, delle FAR, del Minint e altri.
In forma speciale erano presenti i familiari del Che e di altri combattenti morti in Bolivia, con una rappresentazione dei combattenti delle colonne d’invasione.
Siamo fedeli seguaci del pensiero che ci ha trasmesso
«Anche se i giorni che scorrono sono frettolosi, se ne vanno rapidamente e non abbiamo il tempo di fermarli. Anche se il nemico continua con i suoi assurdi tentativi d’impadronirsi di quest’Isola.
Anche se lo stesso Che Guevara ci ha chiesto di ricordarlo di tanto in tanto, è impossibile non venire ad onorare tutti i giorni il cavaliere di tante battaglie per far sì che il suo esempio perduri», ha detto la studentessa Sara Mary Vega, nella manifestazione per il 50º anniversario della morte in combattimento del Che e dei suoi compagni.
La giovane ha sostenuto che: «L’esempio eterno del Guerrigliero Eroico percorre ogni giorno le nostre aule, le nostre piazze, le strade cubane, e lui continua a chiedere agli studenti che lo studio sia sempre il primo elemento».
«Da pionieri giuriamo d’essere come lui e oggi davanti alla sua immortale statua riaffermiamo che siamo fedeli seguaci del pensiero che ci ha trasmesso. Che la gioventù cubana è marxista, leninista, martiana, fidelista e fedelmente guevariana», ha affermato la giovane ricordando che l’appuntamento dei giovani a Sochi sarà uno spazio opportuno per far sì che il basco con la stella illumini come un vero faro il XIX Festival della Gioventù e degli Studenti.
«L’immagine di Che Guevara simbolizza per i giovani cubani ispirazione, sfida e impegno. Custodire i tuoi resti nella nostra provincia è la promessa di una gioventù e di un popolo impegnato con la sua storia, con il suo Partito e con la sua Rivoluzione.
A nome degli studenti, Sara Mary ha detto che i cittadini di Villa Clara abbracciano e proteggono il legato di Che Guevara.
«Lo sentiamo così! Questa generazione non è uguale alla tua, ma continua a difendere le idee e le speranze che hai seminato. Questa generazione non sbaglierà. Potranno venire minacce, burle e macchine simulatrici da parte di coloro che non accettano i principi difesi da più di mezzo secolo, ma questa generazione è quella che si alzerà di fronte alle avversità, marciando impetuosamente all’avanguardia. Giuriamao oggi e sempre di difendere la Patria e l’opera vissuta, perchè il futuro è nostro e il doverec i chiama ad andare. Giuriamo di continuare come Martí, Maceo y Gómez in una marcia inarrestabile. Giuriamo su questo glorioso concetto di Rivoluzione del nostro eterno giovane ribelle, e giuriamo d’essere come te».
«Con Fidel, noi giovani d’oggi ti diciamo: “Guevara, questa terra che è la tua terra, questo popolo che è il tuo popolo, questa Rivoluzione che è la tua Rivoluzione, continua ad innalzare con onore e orgoglio le bandiere del socialismo», ha concluso.
Guerrigliero, continueremo a portare risultati e solchi che germinano
La pioniera Leyanis Águila, della scuola media Fe del Valle, a Santa Clara, ha detto durante la manifestazione che si sente orgogliosa perché suo papà quando era bambino accompagnava suo nonno nei lavori di costruzione di questo bel monumento al quale il popolo di Villa Clara ha contribuito notevolmente.
«Sono una pioniera che a soli 14 prova la soddisfazione d’essere cubana e d’essere nata in questa gloriosa terra bagnata dall’eroismo e piena di uomini valorosi come il Che. Non ho avuto l’onore di conoscerlo fisicamente, ma la suo ineguagliabile opera rivoluzionaria, per me e come per tutti i pionieri cubani, è un esempio da seguire», ha segnalato.
Leyanis ha aggiunto che: «I suoi desideri nel modello dell’uomo nuovo che voleva creare, sono stati l’impegno della nostra Rivoluzione e dei suoi leader, e per questo i pionieri diciamo grazie, perchè abbiamo i benefici e le opportunità uniche al mondo d’avere un’educazione e una sanità gratuite, dove nonostante le difficoltà economiche che il brutale blocco imperialista c’impone, nessun bambino nè cittadino cubano resta senza protezione. Siamo ascoltati e soprattutto possiamo sorridere con la tranquillità di vivere in una società in pace».
«In questa piazza, sotto lo sguardo fermo del Che e del suo distaccamento di rinforzo e l’eterna presenza di Fidel, ratifichiamo il nostro impegno d’essere fedeli alla nostra Rivoluzione, di difenderla perennemente con lo studio e il lavoro, il sacrificio, la disciplina, e con la sincerità che deve caratterizzare tutti i pionieri della nostra generazione», ha sottolineato.
La pioniera ha aggiunto che: «Anche se il Che e Fidel non sono qui tra noi restano uniti nel pensiero e nell’azione di ognuno dei cittadini di Villa Clara. Le loro idee vivono e vivranno eternamente; i momenti storici non saranno gli stessi ma sì le ispirazioni», ha riferito.
«In questa piazza colma di folla, che è stata testimone d’impegni con la Rivoluzione, ti diciamo Guerrigliero, che continueremo a portare risultati e solchi che germino. Le nostre aule continueranno ad essere colme di speranze e non ci sarà riposo Che Guevara… La lotta per una società più giusta continua e non daremo nulla all’imperialismo. Con la forza, l’energia e l’impegno che abbiamo appreso dal nostro eterno Fidel, quando ci chiedeva di dedicarci all’esempio del Che, diciamo con una sola voce “Pionieri per il comunismo, saremo come il Che.
Commosso omaggio al Che degli artisti di Villa Clara
Gli artisti di Villa Clara che hanno partecipato alla gala in omaggio all’Eroe della Battaglia di Santa Clara in occasione della commemorazione, domenica 8, del 50º anniversario della sua scomparsa fisica, hanno offerto uno spettacolo di gala all’altezza della dimensione umana e universale del Che , nel Teatro La Caridad, la principale istituzione culturale della provincia.
Erano presenti José Ramón Machado Ventura, secondo segretario del Comitato Centrale del Partito e Miguel Díaz-Canel Bermúdez, primo vice presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Esteban Lazo Hernández, presidente dell’ Assemblea Nazionale del Potere Popolare, familiari dei guerriglieri morti con il Che in Bolivia e i combattenti della Campagna di Las Villas.
Artisti famosi come il gruppo di danza Nuestra América, il Trío Palabras, l’interprete Vionaika Martínez, le compagnie Danza del Alma e Baila Cuba, il Trío Raptus, e Gustavo Felipe Remedios, che ha cantato con Lázaro García l’antologica canzone “La Battaglia di Santa Clara” hanno partecipato alla veglia.
È stata una giornata speciale nella quale migliaia di cittadini che non sono riusciti ad entrare nel Teatro, hanno seguito la solennità attraverso due schermi giganti collocati al di fuori dell’edificio e questo ha confermato l’affetto che questa città prova per il leader redentore.
Membri della segreteria del Comitato Centrale e le massime autorità del Partito e del Governo nel territorio, Julio Lima Corzo e Alberto Lopez Díaz, hanno assistito alla veglia culturale, con alti ufficiali delle FAR e del MININT.
Díaz-Canel ha presieduto l’omaggio dei lavoratori al Che
PINAR DEL RÍO.–Il membro del Burò Politico del Partito e primo vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha guidato l’omaggio del movimento sindacale cubano al Che, in occasione del 50º anniversario della sua uccisione dopo un combattimento.
L’attività si è svolta nell’Impresa delle Componenti Elettroniche di questa provincia, cheporta il nome del Guerrigliero Eroico e fu inaugurata dal Comandante in Capo Fidel Castro 30 anni fa.
Erano presenti i membri del Buró Politico, il Comandante della Rivoluzione Ramiro Valdés Menéndez e il segretario generale della Centrale dei Lavoratori di Cuba (CTC), Ulises Guilarte de Nacimiento, che ha tenuto il discorso centrale, ha risaltatole qualità del Che e in particolare il suo senso critico, la sua disposizione per apprendere, la sua dedizione all’organizzazione e al controllo e la sua volontà d’essere un esempio.
«Coscienti del suo insostituibile apporto come riferimento etico e politico,i lavoratori cubani manterremo vivo il suo esempio», ha aggiunto il segretario generale della CTC ed ha ratificato l’impegno della classe operaia di continuare a perfezionare il nostro modello economico e far avanzare i piani di sviluppo.
Durante la manifestazione, l’Impresa delle Componenti Elettroniche ha ricevuto il francobollo 75º Anniversario della CTC e la targa commemorativa “Che Nuestro”, istituita per premiare i collettivi che portano il nome del leggendario guerrigliero o furono inaugurati da lui e mantengono risultati sostenuti nelle attività lavorative.
Poi, accompagnati da Gladys Martínez Verdecia, prima segretaria del Partito a Pinar del Río, e da Salvador Pardo Cruz, ministro delle Industrie, i visitatori hanno percorso l’installazione dell’entità locale nella quale si fabbrica una vasta gamma di prodotti che contribuiscono a sostituire le importazioni, come per esempio i pannelli solari o le cartucce dei toner per le stampanti.
Nei due impianti hanno conosciuto le caratteristiche degli strumenti e i differenti passi del processo produttivo, il controllo della qualità, i costi e altre voci.
Díaz-Canel ha anche visitato altri centri della provincia tra i quali un moderno impianto destinato a produrre confezioni per medicinali e un bazar per lavoratori indipendenti.