la risposta ad una provocazione a Lima
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— Cancillería de Cuba (@CubaMINREX) March 21, 2018
Circa de 200 membri della società civile del nostro paese, riuniti a L’Avana per partecipare al Forum «Pensando Americhe», hanno applaudito con forza il diplomatico Juan Antonio Fernández che ha frenato la provocazione di un gruppetto anti cubano a Lima , in Perù.
«Non vi mettete contro Cuba», ha detto il diplomatico cubano rispondendo alle parole offensive di Jorge Luis Vallejo, membro della chiamata “Rete Latinoamericana dei Giovani per la Democrazia” e rappresentante della coalizione numero 26 al Dialogo Emisferico che si è svolto ieri nella capitale del Perù, prima della realizzazione del VIII Vertice delle Americhe.
Lo svolgimento dell’incontro era seguito dal vivo sugli schermi del Teatro della Centrale dei Lavoratori di Cuba dove si stava svolgendo in simultanea il II Forum della società civile cubana.
La riunione di Lima consisteva in uno scambio tra i rappresentanti dei paesi della regione e i membri di 28 coalizioni tematiche che si daranno appuntamento nel Forum delle Società Civili il 10 e 11 aprile prossimi nella capitale del Perù, Lima.
Nel suo intervento, Juan Antonio Fernández ha denunciato la composizione della coalizione 26 che ha tra i suoi coordinatori «persone e organizzazioni con una storia contraddittoria e un’agenda politica di provocazione e sovversione ».
La Rete Latinoamericana dei Giovani per la Democrazia è un progetto finanziato da Washington che riunisce i membri della controrivoluzione cubana con la selezione della destra più reazionaria regionale, disposti a partecipare a qualsiasi aggressione dell’Organizzazione degli Stati Americani (OSA).
Vallejo, uno dei dirigenti esecutivi della rete, ha utilizzato il suo turno di parola come rappresentante della coazione numero 26, per offendere Cuba e ricordare la provocazione recente, avvenuta a L’Avana, attorno alla consegna di un premio a ex presidenti della regione i l cui unico merito era stato attentare contro i governi progressisti dell’area.
Poi nel suo intervento ufficiale Juan Antonio Fernández ha sostenuto che Cuba lamenta profondamente e desidera registrare il suo malessere per l’esclusione della fraterna Repubblica Bolivariana del Venezuela».
«Nuestra América è mutilata senza la presenza di uno dei paesi del continente che più hanno apportato all’ideale di libertà e integrazione dell’America latina e dei Caraibi», ha detto.
Da L’Avana sono state seguite con attenzione le parole a Lima di Yamila González Ferrer, vicepresidente dell’Unione dei Giuristi di Cuba, che ha rappresentato la coalizione numero 15, il cui tema è «per un mondo inclusivo e rispettoso», che raggruppa la maggioranza della delegazione cubana.
PENSANDO AMERICHE
La riunione della società civile a Cuba, parallela all’incotro di Lima, è servita a tracciare un foglio di rotta di fronte alle attività del VII Vertice delle Americhe.
Un trentina di interventi hanno coinciso nel risaltare che Cuba non sarà una società perfetta, ma ha molte conquiste da mostrare ai suoi pari del continente.
Yuri Pérez, vice decano della Facoltà di Diritto dell’Università de L’Avana ha segnalato che la la Costituzione cubana riconosce il diritto all’intervento nei temi dello Stato da parte dei cittadini e che questo è molto più comprensivo del concetto di Partecipazione ed è un vantaggio nell’Isola contro la corruzione.
Marisol Pérez, rappresentante della Federazione delle Donne Cubane ha segnalato il ruolo protagonista di queste nella presa delle decisioni politiche e il loro livello di rappresentazione nell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare contrasta con la realtà di molti paesi della regione.
Fermín Quiñones, presidente dell’Associazione cubana delle Nazioni Unite, organizzatore del Forum, ha dichiarato a Granma che le aspettative sono state superate e l’incontro ha permesso di osservare la vitalità e la diversità della società civile cubana.
«Con i risultati di questo Forum, la delegazione cubana rinforzata, a Lima potrà dare risposte opportune e ragionate a qualsiasi provocazione contro rivoluzionaria e ai tentativi di legittimare coloro che non hanno alcuna legittimità per rappresentare il nostro popolo», ha detto Quiñones.
Cuba ha partecipato per la prima volta al Vertice delle Americhe nella sua settima edizione realizzata a Panama nell’aprile 2015 e la sua partecipazione era stata un reclamo dell’America Latina e dei Caraibi che aveva dimostrato l’isolamento della politica aggressiva di Washington, dove sorse l’idea di questi incontri nel 1994