Mariana Grajales Cuello, la donna che diede 12 dei suoi figli e si diede lei stessa alla lotta indipendentista che ci ha lasciato una bella pagina che arricchisce la storia Patria e l’ha convertita in Madre di tutti i Cubani, ha ricevuto nel 203º anniversario della sua nascita l’omaggio del nostro popolo nel cimitero Santa Ifigenia.
Nata in questa città il 12 luglio del 1815, la sua dignità fu tale che una volta stabilita in Giamaica al termine della guerra dei Dieci Anni, continuò con le sue idee e il suo esempio, ispirando la causa rivoluzionaria sino alla morte, avvenuta il 27 novembre del 1893 a Kingston. I suoi resti furono poi trasferiti a Cuba nell’aprile del 1923.
« Che cosa c’è in questa donna, scrisse l’Apostolo José Martí nel quotidiano Patria, che epopea, che mistero c’è in questa umile donna, che santità e unzione ha ricevuto il suo seno di madre, che decoro e grandezza ha avuto la sua semplice vita che quando si scrive di lei è come dalla radice dell’anima, con delicatezza di figlio e con un profondo affetto?»
Fedeli a questo sentimento, un’offerta di rose, gladioli e azucene a nome del popolo cubano è stata collocata davanti al suo monumento funerario nella data, da un distaccamento formato da sette donne membri dell’unità delle cerimonie delle FAR, che nella necropoli onorano quotidianamente anche Martí, Céspedes e Fidel.
Guidata dalla prima segretaria del Partito nel municipio santiaghero, Niurka Bell Clazado e dalla segretaria generale della FMC nello stesso territorio, Sunilda Montes de Oca Tito, le federate combattenti della Rivoluzione e altri partecipanti hanno posto rose sulla tomba dell’insigne donna, ubicata dal 10 ottobre del 2017 nel sentiero dei fondatori della nazionalità cubana.