Arthur Gonzalez http://heraldocubano.wordpress.com
Non per il fatto di essere nota smettono di risultare burlesche le dichiarazioni della blogger ufficiale di Washington Yoani Sanchez. Nel corso di una conferenza stampa che le le hanno organizzato i suoi sponsor, l’8 novembre a Miami, la divenuta blogger per opera e grazia della CIA, ha spiegato che “il Governo di Cuba ha una cyber – polizia che si getta in rete come fosse un campo di battaglia ideologico al fine di denigrare gli oppositori e gli attivisti”.
Forse ha voluto dire che il Governo USA spia tutti i paesi del mondo, incluso i massimi dirigenti, per sapere che pensano, come agiscono, con chi si relazionano ed i programmi di sviluppo che attuano.
Avrà chiesto Yoani alla cancelliere tedesca Angela Merkel cosa pensa di ciò, a Cristina Fernadez dell’Argentina o alla brasiliana Dilma Rousseff?
E’ possibile che non sappia che la CIA ha un Centro dove i suoi analisti controllano tutte le informazioni che si pubblicano nelle reti, qualcosa rivelato da AP il 04.11.2011 e riconosciuto dal portavoce Jennifer Youngblood.
Bisogna avere una bella faccia tosta per accusare Cuba di tale azione quando Yoani stessa è un esempio vivente dell’uso delle nuove tecnologie per eseguire azioni sovversive e cercare di far ribellare i giovani cubani.
Nel 2004 fu reclutata, in Spagna, dall’agente CIA Carlos Alberto Montaner e, nel 2007, le crearono il blog “Generazione Y” per tali scopi.
Il professore francese Salim Lamrani ha indagato Yoani come fenomeno mediatico costruito dagli USA nella loro guerra contro Cuba ed ha trovato che il suo blog utilizza lo strumento on-line per pagamenti internet chiamato “Paypal”, qualcosa che nessun altro cubano residente a Cuba può utilizzare a causa del blocco USA.
Il suo blog è tradotto “volontariamente” in più di 20 lingue. Secondo il professor Lamrani: “Nessun altro sito al mondo, comprese le istituzioni internazionali come l’ONU, la Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale e l’Unione Europea, hanno versioni in così tante lingue; neanche il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti o la CIA. “
Ha il diritto d’autore sul suo blog: “@2009GeneraciónY-all Rights Reserved”, ciò che non può avere nessun altro blogger cubano.
I server del suo sito “desdecuba.net” sono in Germania, presso la società Cronon AG Regensburg, registrata sotto il nome di Josef Biechele e dispone di una larghezza di banda 60 volte superiore a quella che dispone Cuba per connettersi alla rete e registrata nella società statunitense Godaddy, qualcosa di strettamente vietato, dal Blocco, per gli altri cubani.
Ciò che non ha menzionato Yoani Sanchez, è che lei è parte di uno schema sovversivo progettato dalla CIA per tentare di eseguire quello che hanno fatto in Medio Oriente con la cosiddetta Primavera Araba, come affermò, nel 2012, il senatore Marco Rubio durante un evento presso la Fondazione Heritage, quando disse: “Il sistema totalitario cubano potrebbe crollare se tutti i cubani avessero accesso gratuito ad internet, perché Cuba seguirebbe la stessa sorte di quei paesi dove passò la Primavera Araba”.
Neppure ha parlato, in conferenza stampa, che Scoland Yard evitò le manifestazioni degli “Indignati” a Londra, nel 2011, intercettando i messaggi che questi si inviavano dai loro telefoni cellulari, questione divulgata dal quotidiano spagnolo ABC, il 17.08.2011, esponendo le dichiarazioni rese in materia da Lynne Owens, vice commissaria della Polizia Metropolitana di Londra.
La signora Owens è comparsa davanti ad una commissione parlamentare a cui ha spiegato con dovizia di particolari che “le autorità hanno analizzato una straordinaria quantità di informazioni, dalle chat e social networking per una settimana, ciò che è stato di vitale importanza per frenare le proteste popolari”.
Anche il capo ad interim di Scoland Yard, Tim Godwin, si è presentato davanti la Commissione, e ha detto: “il primo ministro David Cameron e la Ministra degli Interni, Theresa May, sono stati molto collaborativi in tale controllo”.
Probabilmente Cuba, nei suoi interscambi, con il governo britannico ha imparato come affrontare quelle situazioni che cercano di destabilizzare l’ordine interno.
Bisogna ricordare che Matt Herrick, portavoce dell’USAID, ha riconosciuto a The New York Times che l’agenzia ha dato una sovvenzione, per tre anni, alla New America Foundation, pari a 4,3 milioni, per rendere disponibile a Cuba una piattaforma chiamata “Commotion” consistente in un’ampia connessione wireless, che permetteva facilitare le comunicazioni aperte tra il popolo cubano ed il mondo esterno.
Mesi prima avevano già eseguito un progetto denominato “ZunZuneo” per l’invio di SMS con lo scopo di stimolare rivolte popolari contro la Rivoluzione.
La prova di ciò è l’invito fatto alla stessa Yoani Sánchez per partecipare, a Miami, al convegno “Democrazia nelle Americhe”, sull’impatto delle nuove tecnologie in un possibile cambiamento democratico a Cuba, dove non a caso ha condiviso il posto con il direttore dei media digitali del canale venezuelano NTN24, Johnattan Bilancieri.
Prestidigitación al por mayor
Arthur González
No por conocidas dejan de resultar burlescas las declaraciones de la bloguera oficialista de Washington, Yoani Sánchez. En conferencia de prensa que le organizaron sus patrocinadores el 8 de noviembre en Miami, la devenida en bloguera por obra y gracia de la CIA, explicó que “el Gobierno de Cuba tiene ciberpolicías que se lanzan a la red como si fuera un campo de batalla ideológico” con el objetivo de denigrar a opositores y activistas.
Quizás haya querido decir que el Gobierno norteamericano espía a todos los países del mundo, incluido a los máximos dirigentes, para conocer que piensan, como actúan, con quién se relacionan y los programas de desarrollo que ejecutan.
¿Le habrá preguntado Yoani a la canciller alemana Ángela Merkel que piensa de eso, a Cristina Fernádez de Argentina o a la brasileña Dilma Rouseff?
Es posible que no conozca que la CIA dispone de un Centro donde sus analistas revisan toda la información que se publica en las redes, algo revelado por la AP el 04.11.2011 y reconocido por la portavoz Jennifer Youngblood.
Hay que tener la cara bien dura para acusar a Cuba de esa acción, cuando la propia Yoani es el vivo ejemplo del uso de las nuevas tecnologías para ejecutar acciones subversivas e intentar sublevar a los jóvenes cubanos.
En el 2004 ella fue reclutada en España por el agente CIA Carlos Alberto Montaner y le crearon en el 2007 el Blog “Generación Y” para esos fines.
El profesor francés Salim Lamrani, ha investigado a Yoani como un fenómeno mediático construido por Estados Unidos en su guerra contra Cuba y encontró que su Blog utiliza la herramienta online para pagos por Internet denominada “Paypal”, algo que ningún otro cubano residente en Cuba puede emplear, debido al Bloqueo de Estados Unidos.
Su Blog se traduce “voluntariamente” a más de 20 idiomas. De acuerdo con el profesor Lamrani: “Ningún otro sitio en el mundo, inclusive las instituciones internacionales como la ONU, el Banco Mundial, el Fondo Monetario Internacional, o la UE, tienen versiones en tantos idiomas; ni siquiera el Departamento de Estado estadounidense, o la propia CIA”.
Ella tiene copyright en su Blog: “@2009GeneraciónY-all Rights Reserved”, lo que no puede tener ningún otro bloguero cubano.
Los servidores de su sitio “desdecuba.net” están en Alemania, en la empresa Cronon AG Regensburg, registrada bajo el nombre de Josef Biechele y dispone de una banda ancha 60 veces mayor de la que dispone Cuba para conectarse a la red y registrada en la empresa norteamericana Godaddy, algo estrictamente prohibido por el Bloqueo para otros cubanos.
Lo que no mencionó Yoani Sánchez, es que ella forma parte de un esquema subversivo diseñado por la CIA, para intentar ejecutar lo que hicieron en el Medio Oriente con la llamada Primavera Árabe, tal y como afirmó en el año 2012 el Senador Marco Rubio, durante un evento en la Fundación Heritage, cuando dijo: “El sistema totalitario cubano podría derrumbarse, si todos los cubanos tuvieran libre acceso a Internet, pues Cuba seguiría la misma suerte de aquellos países que pasaron la Primavera Árabe”.
Tampoco habló en su conferencia de prensa que Scoland Yard evitó las manifestaciones de los “Indignados” en Londres en el año 2011, interceptando los mensajes que estos se enviaban por sus teléfonos celulares, cuestión que divulgó el diario español ABC el 17.08.2011, al exponer las declaraciones que hizo sobre el tema Lynne Owens, comisaria adjunta de la Policía Metropolitana londinense.
La sra. Owens compareció ante una comisión parlamentaria donde explicó con lujo de detalles que: “las autoridades analizaron una cantidad de información abrumadora, procedentes de chats y redes sociales durante una semana, lo cual fue vital para frenar las protestas populares”.
El jefe interino de Scoland Yard, Tim Godwin, también concurrió ante la comisión, y afirmó que: “el Primer Ministro David Cameron y la Ministra del Interior Theresa May, fueron muy colaboradores en ese control”.
Tal vez Cuba en sus intercambios con el gobierno Británico, aprendió a cómo enfrentar esas situaciones que pretenden desestabilizar el orden interno.
Hay que recordar que Matt Herrick, portavoz de la USAID, reconoció a The New York Times que esa agencia entregó una subvención por tres años a la New America Foundation, ascendente a 4,3 millones, para hacer disponible en Cuba una plataforma denominada “Commotion”, consistente en una amplia conexión inalámbrica WIFI, la cual permitiría facilitar las comunicaciones abiertas entre el pueblo cubano y el mundo externo.
Meses antes ya habían ejecutado un proyecto denominado “Zunzuneo”, para el envío de SMS con el propósito de estimular revueltas populares contra la Revolución.
La prueba de esto es la invitación cursada a la propia Yoani Sánchez, para asistir en Miami al simposio “Democracia en las Américas”, sobre el impacto de las nuevas tecnologías en un posible cambio democrático en Cuba, donde no por casualidad compartió asiento con el director de medios digitales del canal venezolano NTN24, Johnattan Bilancieri.