Il presidente venezuelano, Nicolás Maduro, ha ricordato il settimo anniversario della creazione della Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC), organismo indirizzato a rinforzare l’integrazione regionale.
«Sette anni fa ho avuto il privilegio di far parte, con il Comandante Chávez, della nascita della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici, CELAC. L’integrazione dei popoli liberi sarà il consolidamento dei sogni vigenti per la Patria Grande» ha scritto Maduro in un messaggio nella rete sociale Twitter.
L’integrazione regionale e la difesa della pace in America Latina e i Caraibi sono stati i pilastri su cui è stata costruita la Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici.
L’idea iniziale per la creazione di questo meccanismo tra governi è sorta nel febbraio del 2010 durante il Vertice dell’Unità dell’America Latina e i Caraibi, realizzato a Playa del Carmen, in Messico.
Un anno dopo, durante il Vertice di Caracas, fu costituita definitivamente la CELAC, che festeggiò la sua prima presenza ufficiale in Cile nel gennaio del 2013.
Alla creazione del meccanismo d’integrazione parteciparono 33 Stati latinoamericani e caraibici. I suoi principi, dalla sua creazione, sono stati il dialogo e la concertazione politica, con lo stabilimento di un ente per articolare e per lavorare in ogni momento sula base del consenso e la difesa della pace.
«Liberare l’America Latina dal dominio degli USA è uno degli obiettivi per cui è stata creata la CELAC», ha detto il presidente della Bolivia, Evo Morales, nel IV Vertice dell’organizzazione realizzato a Quito.
I successi dell’organizzazione sono stati diversi e uno dei questi è il Proclama dell’America Latina e dei Carabi come Zona di Pace.
La dichiarazione realizzata dal Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz durante il II Vertice dell’organizzazione svolto a L’Avana nel gennaio del 2014, stabilisce che la regione latinoamericana e caraibica rispetterà i principi del diritto internazionale, opererà per una soluzione pacifica delle controversie per eliminare l’uso della forza e rispetterà gli obblighi di non intervento diretto e indiretto nei temi interni di qualsiasi stato. Inoltre s’impegna ad osservare la sovranità delle nazioni,l’uguaglianza dei diritti e l’autodeterminazione tra i vari principi progressisti.
La CELAC è stata un freno considerevole alle politiche egemoniche degli Stati Uniti e dei loro alleati europei , simboli di una civiltà capitalista in decadenza economica e morale, che acuisce le contraddizioni politiche nello scenario mondiale, e anche se sono molte le sfide future per la CELAC, nel piano interno e internazionale questa iniziativa è un chiaro contributo all’equilibrio della comunità internazionale e al miglior funzionamento delle relazioni tra i paesi, seriamente danneggiate dalle guerre imperialiste sferrate dagli Stati Uniti in diverse regioni del pianeta