Il ministro degli Esteri del Nicaragua, Denis Moncada, con una lunga e dettagliata missiva CARTA AL SR LUIS ALMAGRO inviata al Segretario dell’Organizzazione degli Stati Americani, Luis Almagro, ha motivato la decisione del governo del Nicaragua di espellere dal paese le due missioni della Commissione interamericana per i diritti umani (Cidh), quella del Meccanismo di monitoraggio speciale per il Nicaragua (Meseni) e del Gruppo interdisciplinare di esperti indipendenti (Giei).
Nella lettera ripercorre tutte le tappe che hanno segnato i non facili rapporti tra il governo di Managua, l’organismo regionale guidato da Almagro ma in realtà diretto da Washington e la Commissione Interamicana per i Diritti Umani (CIDH).
Rapporti non facili perché la Commissione e Almagro hanno lavorato e lo fanno tuttora per destabilizzare il governo sandinista. I manifestanti armati sono trasformati in pacifici dimostranti alla ricerca di spazi di democrazia. La volontà di dialogo palesata più volte dal governo trasformata in una chiusura netta a ogni istanza delle opposizioni. Il comandante Ortega, eletto democraticamente, dipinto come un despota. Al pari del suo omologo venezuelano Maduro.
Scrive Moncada: «Il nostro governo non può lasciar passare il suo irresponsabile intervento al XV Vertice Latinoamericano sul Marketing Politico e Governance, tenuto a Miami dal 5 al 7 settembre 2018, dove lei signor Segretario Generale Luis Almagro si è espresso in maniera accusatoria e minacciosa affermano che ‘è inammissibile che un altro paese del continente cada in una dittatura. Dobbiamo essere coscienti che non possiamo permetterlo e che dobbiamo dare le delle risposte che vadano nel senso di asfissiare la dittatura in Nicaragua’. Parole che evidenziano la sua partecipazione all’escalation criminale, interventista, promuovendo azioni terroristiche contro l’ordine politico, economico e militare che viola i diritti umani del popolo nicaraguense e che attraverso un’aperta attitudine interventista viola il Diritto Internazionale e attenta alla sovranità del Nicaragua».