Il cancelliere cubano Bruno Rodríguez Parrilla ha respinto con fermezza e categoricamente, l’annuncio del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti di sospendere per soli 45 giorni l’applicazione del Titolo III della Legge Helms-Burton. Questo annuncio costituisce un ricatto politico e una mostra di ostilità irresponsabile, che vuole indurire il blocco contro Cuba.
È un brutale attacco al Diritto Internazionale, ha affermato il Cancelliere cubano nel suo account in Twitter.
Il Capitolo III: Protezione dei Diritti delle Proprietà dei Nazionali Statunitensi, stabilisce in maniera arbitraria e violando le norme internazionali, il permesso ai nazionali nordamericani di denunciare nei tribunali degli Stati uniti tutti gli stranieri che «trafficano», con proprietà «nordamericane» in Cuba.
La legge definisce come «proprietà nordamericane» quelle nazionalizzate legittimamente dal Governo Rivoluzionario dopo il 1 gennaio del 1959.
Nel termine «trafficare» s’include l’investimento in queste proprietà ed anche, per maggior oltraggio contro Cuba, l’ampliamento successivo, così come «il beneficio» che possono avere dalle produzioni che ne derivano.
Inoltre proibisce alle corti nordamericane di ricorrere alla Dottrina dell’Atto di Stato, principio riconosciuto internazionalmente, che protegge il processo cubano di nazionalizzazione.
La legge assegna al Presidente l’ autorità discrezionale di sospendere per sei mesi questo Titolo o le azioni legali che lui stabilisce, sempre che giustifichi al Congresso che è a favore della «democrazia» in Cuba e risponde agli interessi della Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti.
Il Presidente può applicare qualsiasi delle due sospensioni ogni sei mesi, indefinitamente.