L’appoggio al Venezuela si è visto riflesso a Caracas lunedì 4 durante un incontro tra il legittimo presidente di questa nazione, Nicolás Maduro, con intellettuali nazionali e più d 160 invitati internazionali di differenti nazioni.
Durante l’incontro realizzato in onore dei «27 anni dalla storica ribellione di Hugo Chávez», Maduro ha confermato che è stato aperto uno scambio con l’opposizione. Inoltre si è pronunciato contro la politica dell’auto nominato Gruppo di Lima e del Governo degli Stati Uniti, che vogliono favorire un colpo di Stato nella nazione sudamericana.
Prensa Latina ha informato che il mandatario ha ringraziato per la solidarietà dei differenti organismi, dei movimenti sociali e dei paesi a favore della stabilità venezuelana e per il riconoscimento della legittimità del suo Governo.
Alcuni intellettuali che partecipano a quanto incontro hanno ratificato il loro appoggio all’autodeterminazione del Venezuela ed hanno condannato le politiche ostili manifestate dalle nazioni europee.
El Universal ha riportato che rispetto agli aiuti umanitari che giungeranno nel paese nei prossimi giorni, il Capo dello Stato ha assicurato che si tratta solamente di una strategia per far credere al mondo che il Venezuela necessita aiuti.
«Il Venezuela non va mendicando niente da nessuno nel mondo. Ci bloccano migliaia di milioni di dollari nel mondo e dicono che vogliono mandare aiuti umanitari. Il Venezuela andrà avanti con i suoi propri mezzi», ha ribadito.
Abel Prieto, direttore dell’Ufficio del Programma Martiano, che partecipa all’incontro ha pubblicato nel suo account in Twitter : « Un esteso scambio con il presidente Nicolás Maduro ha chiuso l’incontro a Caracas. (Maduro) ha valutato la complessità della situazione ed ha messo in risalto la disposizione del popolo, delle FANB, delle milizie, per difendere la sovranita e il diritto alla pace. «La diplomazia bolivariana, ha detto, è una diplomazia di pace».