Il governo del presidente statunitense Donald Trump ha attivato il III Títolo della Legge Helms-Burton il 2 maggio, un’altra misura ostile contro Cuba, applicata nonostante la forte condanna internazionale, facendo il sordo ai richiami di diversi settori nordamericani, dell’ Unione Europea (UE), Canada, Spagna, Messico e molti altri paesi del mondo.
La compagnia USA delle navi da crociera Carnival è stata la prima entità denunciata utilizzando la discussa Legge Helms – Burton, perché utilizza le installazioni dei porti di Santiago di Cuba e de L’Avana.
Sono le prime azioni legali realizzate grazie alla riattivazione del III Titolo della legge infame. Sono due denunce presentate pochi giorni fa nei tribunali federali di Miami (Florida, USA).
«Il proposito della Legge è imporre pastoie addizionali allo sviluppo economico di Cuba, attaccando la sovranità di terzi paesi per asfissiare economicamente e distruggere la Rivoluzione cubana», ha denunciato la viceministro delle Relazioni Estere, Ana Teresita González Fraga, durante e l’Incontro dei solidarietà internazionale per la pace mondiale e contro la guerra, che si è svolto il 2 maggio nel palazzo del convenzioni a L’Avana.
Ana Teresita González Fraga si è riferita alla vigenza della Dottrina Moroe proclamata dagli Stati Uniti ed ha denunciato che questo paese minaccia, con l’uso della forza, il Venezuela e pone di moda il ricatto, la manipolazione politica e la guerra non convenzionale.
Il mondo oggi vive momenti d’incertezza e ricade sull’umanità il pericolo del consolidamento di una dittatura globale.
L’impero non usa più maschere, ora mente, inganna, ruba, assassina, aggredisce senza una briciola di pudore.
È l’ora di marciare uniti perché chi si solleverà oggi con Cuba e il Venezuela lo farà anche per il suo futuro e per quello dei suoi figli.
In Cuba e in Venezuela probabilmente si definiscono il futuro della libertà e la vera democrazia nel mondo.
Preferiamo trattare con la patria di Lincoln, ma di fronte «alla politica millantatrice o alla disordinata ignoranza» di coloro che governano oggi «la patria di Cutting», Cuba vincerà.
«La nuova generazione è degna dei suoi genitori» e saprà, come loro, combattere o morire.