a favore della Fame Zero
Aumentare il bilancio della FAO e renderlo una gestione efficiente è stato il messaggio a Roma, dalla delegazione cubana alla Conferenza FAO 41, che ha sottolineato il flagello della fame e della povertà che colpisce 821 milioni di persone sul pianeta e che colpirà circa due miliardi di persone nell’anno 2050.
Aumentare il bilancio della FAO e renderlo una gestione efficiente è stato il messaggio a Roma, dalla delegazione cubana alla Conferenza FAO 41, che ha sottolineato il flagello della fame e della povertà che colpisce 821 milioni di persone sul pianeta e che colpirà circa due miliardi di persone nell’anno 2050.
Gustavo Luis Rodríguez Rollero, ministro dell’Agricoltura di Cuba, a nome del governo e dei cittadini cubani, ha domandato un maggiore sostegno da parte della FAO e della cooperazione internazionale per contare regolarmente su ulteriori risorse dell’assistenza ufficiale allo sviluppo per la sicurezza alimentare.
In presenza dell’ambasciatore presso la FAO José Carlos Rodríguez Ruíz, il titolare ha detto che la maggiore Isola del Caraibi è stata riconosciuta nel 2014 dalla stessa agenzia ad aver raggiunto l’obiettivo Fame Zero, nonostante il danno di 413 milioni 793 mila 100 dollari al settore agroalimentare a causa del rafforzamento del blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti.
Rodriguez Rollero ha riferito che le entrate e i profitti persi a causa del blocco economico sarebbero stati reinvestiti o utilizzati per la creazione di infrastrutture più solide nel settore alimentare, aggiungendo che, mentre Cuba è una piccola nazione insulare è stata costretta a implementare un ambizioso piano statale per affrontare il cambiamento climatico.
Il Ministro ha fatto riferimento ai programmi della rivoluzione cubana che hanno completamente trasformato la vita dei contadini cubani e hanno rafforzato la capacità di recupero delle popolazioni agricole; ha evidenziato anche le ampie politiche pubbliche come la garanzia di prodotti alimentari di base a prezzi sovvenzionati per l’intera popolazione.
Durante il suo intervento ha detto che per Cuba lo sviluppo agricolo è la pietra angolare, motivo per cui sono stati approfonditi vari programmi di sviluppo rurale per mitigare le migrazioni dalle aree rurali a quelle urbane.
Per mezzo di questo sviluppo si continuano a mettere in marcia i programmi per l’agricoltura urbana, suburbana e familiare e il programma comunale di auto approvvigionamento, ha affermato il ministro dell’Agricoltura.
A nome di Cuba e del suo popolo, il ministro si è congratulato con José Graciano Da Silva, direttore generale della FAO uscente, durante il cui mandato è stato promosso un migliore scambio con i governi e sono state rafforzate le linee di lavoro.
Ha inoltre offerto buoni auspici per il nuovo Direttore generale della FAO, Qu Dongyu, eletto per la prima volta a questa grande responsabilità concessa ad un membro della Repubblica Popolare Cinese; e gli ha promesso la maggiore volontà e tutta la possibile cooperazione di Cuba.
La delegazione cubana alla Conferenza della FAO 41 in seduta dal 22 fino al 29 giugno è composta dal Vice Ministro dell’Industria Alimentare di Cuba Yanoski Calderín González, dalla Direttrice degli Affari Internazionali del MINAGRI Moraima Céspedes Morales e dai funzionari dell’Ambasciata di Cuba in Italia.