Il mondo è con Cuba

anche se gli USA si sono proposti d’isolarci con il blocco

In accordo con i dati diffusi pochi giorni fa dal Cancelliere cubano, Bruno Rodríguez, i danni accumulati per l’applicazione del blocco economico, commerciale e finanziario degli Stati Uniti in quasi 60 anni  sono di  922.630 milioni di dollari.

Presidenti di varie nazioni sono intervenuti nel segmento d’alto livello dell’Assemblea Generale della ONU nel suo 74º periodo di sessioni,  ed hanno approfittato nei loro discorsi per condannare ancora una volta il blocco che gli Stati Uniti impongono unilateralmente e ingiustamente da quasi 60 anni, informa  Cubaminrex.

Il presidente della Bolivia, Evo Morales, ha affermato che l’assedio economico contro l’Isola attenta contro tutti i diritti umani dei cubani e per questo ha reiterato l’opposizione del suo paese a tale politica.

Il dignitario del Burkina Faso, Roch Marc Christian Kaboré, ha chiesto l’eliminazione del blocco che «ha provocato tante sofferenze e tanti danni ai cubani».

Il capo di Stato dell’Angola, João Lourenço, si è unito al reclamo di farla finita con il blocco economico imposto da decenni dai succesivi governi nordamericani.

Questo meccanismo è «ingiusto alla luce del diritto internazionale, soprattutto dopo l’apertura in anni recenti di una finestra d’opportunità per l’avvicinamento e la regolarizzazione delle relazioni bilaterali, ha valutato il mandatario.

Nella presentazione alla stampa sui danni provocati dall’assedio statunitense, il ministro delle Relazioni Estere ha aggiunto che, a prezzi correnti, questi danni sono di 138 mila 843 milioni. Queste cifre dipendono dalla svalutazione del dollaro nel mercato internazionale, ha spiegato.

La maggioranza dei cubani è nata sotto gli effetti del blocco che danneggia tutte le sfere del nostro sviluppo sociale e la vita di tutte le famiglie. Resistiamo da 60 anni e continueremo a resistere e a vincere!

Il ministro ha spiegato che questi dati non comprendono l’impatto delle ultime misure annunciate da Washington, perchè per ragioni di metodo e per il rigore delle registrazioni di questi danni, saranno contabilizzati nel prossimo periodo.

Rodríguez ha segnalato che solo con le entrate per beni e servizi  bloccate, il PIL dell’Isola sarebbe cresciuto, a prezzi correnti, di almeno il 10%  ed ha ricordato che il 6 e 7 novembre, Cuba presenterà per la 28ª volta consecutiva all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il Progetto di Risoluzione contro il blocco.

Dal 1992 l’Assemblea ha approvato 27 risoluzioni che reclamano al governo statunitense di porre fine a questa politica di blocco, senza condizioni di sorta.

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