Cuba ha reiterato nell’Assemblea Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) la volontà di promuovere un mondo libero dalle armi nucleari ed ha denunciato l’esistenza di poderosi arsenali che pongono in pericolo la pace mondiale e la sopravvivenza della specie umana.
«È motivo di soddisfazione per Cuba far parte della prima Zona Libera dalle Armi nucleari, creata in un’area densamente popolata, la Prima Zona di Pace, e d’essere il quinto Stato parte del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari», ha affermato il cancelliere Bruno Rodríguez Parrilla nella rete sociale Twitter.
Il capo della diplomazia cubana ha partecipato alla riunione d’alto livello nella quale è stato celebrato il Giorno Internazionale per l’Eliminazione Totale delle Armi Nucleari, nel 74º periodo di sessioni dell’Assemblea Generale della ONU.
Il Cancelliere cubano ha esortato i paesi membri delle Nazioni Unite a ratificare il Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari.
Durante la VI Riunione Ministeriale Caricom-Cuba, nel giugno del 2019, il Governo cubano ha riaffermato l’impegno dell’ America Latina e i Caraibi come Zona di Pace.
Noi cubani ricordiamo con orgoglio il 2016, anno in cui l’Isola fu considerata capitale della pace mondiale, il 12 febbraio dello stesso anno, data nella quale Papa Francisco e il Patriarca Kirill di Mosca e Tutta la Russia firmarono a L’ Avana un documento congiunto considerato trascendentale.
Al termine dell’incontro il Papa Francisco espresse gratitudine «al grande popolo cubano e al suo presidente Raúl Castro per la loro disponibilità», e augurò a Cuba di diventare la capitale dell’unità.
Il 24 agosto del 2016, le delegazioni delle Forze Armate della Colombia-Esercito del Popolo e del Governo Nazionale colombiano annunciarono da l’Avana, l’arrivo a un Accordo Finale per superare i conflitto armato in questo paese sudamericano.
Dal 2 al 4 giugno di quell’anno, la capitale cubana fu sede del VII Vertice dell’Associazione degli Stati dei Caraibi , e Raúl sottolineò che: «La pace e la stabilità, la difesa degli interessi dei nostri popoli e l’esercizio della sovranità e l’autodeterminazione senza ingerenze esterne , sono elementi essenziali per avanzare verso le mete d’integrazione e cooperazione che abbiamo tracciato».
La vocazione di pace del popolo cubano e il suo Governo la dimostrano con le azioni dell’Isola questi 60 anni.
Il 19 marzo del 1962 Fidel, quando gli fu concesso il Premio Lenin della Pace, definì la pace come una millenaria aspirazione d’umanità per la quale si doveva lottare con tutte le forze