Cuba denuncia l’aggressione OSA contro la collaborazione medica

Cuba ha denunciato la nuova aggressione dell’Organizzazione degli Stati Americani (OSA), con Luis Almagro alla guida, contro la collaborazione medica internazionale dell’Isola.

Questo organismo ha convocato ieri, mercoledì 18, a Washington a un forum intitolato “L’oscura realtà dietro le missioni mediche cubane ”, che ha il proposito di screditare la partecipazione di specialisti della salute cubana ai programmi sociali dei paesi del Terzo Mondo.

«La conferenza è parte della campagna di diffamazione fomentata dalla Casa Bianca per attaccare la Rivoluzione cubana negli ambiti nei quali suscita più ammirazione», ha affermato Johana Tablada, vice direttrice generale degli Stati Unit del Ministero delle Relazioni Estere.

La funzionaria ha anche definito vergognosa l’intenzione d’aggredire un’attività che apporta benefici a milioni di esseri umani nel mondo ogni giorno e forma parte degli schemi di cooperazione sud – sud, compresi del Diritto Internazionale, i programmi delle Nazioni Unite e l’Organizzazione Mondiale della Salute.

Almagro, organizzando tutto questo, si pone di nuovo contro i popoli e al servizio degli interessi più reazionari del governo del presidente statunitense, Donald Trump, e delle oligarchie che lo appoggiano, ha segnalato.

Jorge Delgado, direttore dell’Unità Centrale di Cooperazione Medica del Ministero cubano di Salute Pubblica, ha ricordato che l’Isola ha iniziato nel 1963 un’ampia storia di collaborazione con nazioni necessitate, alla quale hanno partecipato decine di migliaia di professionisti.

Po ha affermato che questi cooperanti offrono i loro servizi volontariamente, spinti da una convinzione umanista, disinteressatamente, e svolgono questo impegno come un genuino dovere internazionalista.

Il dottor José Luis Aparicio ha respinto la definizione di “schiavo” che pretendono di affibbiare ai medici dell’Isola che prestano servizio in altri paesi come parte della campagna di discredito.

«Siamo solo schiavi del sacro compimento del dovere di salvare vite e curare la salute dei popoli, i cui indici di salute e soddisfazione oggi sono la prova migliore della solidarietà del sistema sanitario cubano.

I due professionisti hanno partecipato ad un dibattito sulla cooperazione medica dell’isola nell’Istituto Superiore delle Relazioni Internazionali “Raúl Roa”, come parte della XVIII edizione della Serie di Conversazioni Cuba-USA, dove sono state analizzate le sfide attuali delle relazioni tra i due paesi.

 

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