Tensioni diplomatiche in Bolivia. Il governo ad interim espelle María Teresa Mercado, ambasciatrice del Messico, Cristina Borreguero, la console di Spagna e altri diplomatici, per aver dato rifugio a personalità vicine a Evo Morales.
“Il governo costituzionale che presiedo ha deciso di dichiarare persona non gradita l’ambasciatrice del Messico in Bolivia, María Teresa Mercado; l’incaricata degli affari di ambasciata, Cristina Borreguero, e console di Spagna in Bolivia, Álvaro Fernández, chiedendo loro di lasciare il paese entro 72 ore “, ha annunciato alla stampa l’autoproclamata presidente Jeanine Áñez.
La Añez ha aggiunto che la decisione riguarda anche “il gruppo di diplomatici [spagnoli] presumibilmente incappucciati e armati”, che il 27 dicembre si sarebbero resi protagonisti di un incidente mentre tentavano di entrare nell’ambasciata messicana e sono stati intercettati dalla polizia locale.
A sua volta, il governo del Messico ha dato istruzione alla sua ambasciatrice in Bolivia, María Teresa Mercado, di tornare nel paese per “salvaguardarne la sicurezza e l’integrità. L’ambasciata messicana in Bolivia resterà a carico di Ana Luisa Vallejo, attuale capo della Cancelleria della Missione. La nostra rappresentanza continuerà a funzionare normalmente dopo questo spostamento”, ha dichiarato l’amministrazione di Andrés Manuel López Obrador in una nota pubblicata sul suo sito web.
Il 26 dicembre, il Messico ha presentato un ricorso contro il governo de facto della Bolivia dinnanzi alla Corte internazionale di giustizia de L’Aia, per l’assedio all’ ambasciata messicana e alla residenza ufficiale del suo ambasciatore a La Paz.
La tensione tra i due paesi è cresciuta negli ultimi giorni a causa dell’accerchiamento imposto dalle autorità de facto boliviane al quartier generale diplomatico messicano, dove nove persone legate all’ex presidente Evo Morales (2006-2019) hanno chiesto asilo.
da Sputnik in italiano
Spagna espelle tre diplomatici del governo de facto boliviano
Il governo spagnolo che fino ad ora aveva mantenuto un atteggiamento di somma cautela, ha deciso di rispondere in reciprocità al gesto ostile del governo de facto della Bolivia con l’espulsione di tre funzionari dalla sua Ambasciata a Madrid che dovranno anche uscire dalla Spagna in 72 ore. Si tratta dell’incaricato di affari, Luis Quispe Condori; dell’associato militare, Marcelo Vargas Barral; e dell’associato della polizia, Orso Fernando Oblitas Siles.
Invece, il governo messicano non risponderà per il momento con misure reciproche a La Paz. Alte cariche della Segreteria di Relazioni Estere hanno affermato che aspetteranno per decidere le prossime azioni, con l’obiettivo di proteggere i più di 10000 messicani che vivono in Bolivia.
Il governo spagnolo ha diffuso questo lunedì un comunicato nel quale respinge pesantemente qualunque insinuazione su una supposta volontà di ingerenza nei temi politici interni della Bolivia.
Per Spagna, sottolinea, qualunque affermazione in questo senso costituisce una calunnia diretta a danneggiare le nostre relazioni bilaterali con false teorie cospiratorie. Spagna esige che l’attuale governo de facto della Bolivia ritratti i contenuti delle sue affermazioni affinché possa ritornare quanto prima il buon senso di fiducia e cooperazione, conclude.
da Cubadebate traduzione di Ida Garberi