Il partito colombiano FARC ha denunciato quello che considera la pretesa del governo di smantellare l’Accordo di Pace, negoziato a L’Avana e firmato nel 2016 dalla Stato e dalla ex Guerriglia FARC-EP
«Riaffermiamo la nostra analisi per quel che riguarda l’implementazione dell’Accordo, non solo per la mancanza di compimento del presidente Ivan Duque, ma anche per le sue reiterate pretese di smantellare o distorcere quanto accordato, camuffate con una strategia di simulazione», ha sostenuto il FARC.
Il cammino della perfidia è quello scelto dall’attuale governo, anche se afferma il contrario. Ciò nonostante, in contrapposizione a questo, è cresciuto l’appoggio sociale all’Accordo da parte di processi tanto importanti come il movimento Difendiamo la Pace, si legge in una dichiarazione politica.
Il partito FARC ha anche segnalato il dichiarato impegno con l’implementazione e la re incorporazione da parte dei governi locali, così come «il ruolo rilevante della comunità internazionale che ci conferma nuovamente l’importanza centrale nel processo d’implementazione».
La Forza Alternativa Rivoluzionaria del Comune (FARC) ha ratificato il suo impegno per la pace completa stabile e duratura per la Colombia. Per questo, «respingiamo tutte le pretese annunciate dal partito di governo di fomentare progetti di legge che vogliono calpestare la Giurisdizione Speciale per la Pace, nascondendo dietro un’apparente difesa delle vittime, le sue oscure intenzioni.
In questo senso è stato fatto un appello alla sensatezza del Congresso della Repubblica per non far prosperare questi progetti che metterebbero in grave pericolo la costruzione della pace.
«Avvertiamo l’accentuazione della politica di destra del governo di Ivan Duque, con una maggior risonanza dei settori più estremisti di taglio fascista, e questo è più preoccupante se si considerano l’evidente debolezza e incompetenza del governo, che lo possono rendere ancora più aggressivo e possono portare alla tentazione autoritaria», ha sottolineato.
Inoltre la FARC ha dichiarato che si avverte l’esacerbazione della situazione di violenza politica che si esprime “in un vero bagno di sangue, persistente, sistematico, contro leader uomini e donne, leader sociali che difendono i diritti umani, guerriglieri ed ex guerrigliere.
Il 6 e 7 marzo è stato realizzato nel municipio di Tocaima (al centro del paese) il Plenum del Consiglio Nazionale dei Comuni, con la presenza di 66 dei suoi membri che hanno viaggiato da molti luoghi della nazione, in un ambiente fraterno e di riaffermazione dei propositi d’unità interna.