Con la COVID-19, ogni errore è un passo indietro

Nella riunione è stato fatto il punto sulla situazione  epidemiologica de L’Avana, epicentro della malattia nel paese. Inoltre hanno reso conto i ministeri  d’ Educazione, del Lavoro e della Previdenza Sociale.  

Yaima Puig Meneses  http://it.granma.cu

Cuba si e svegliata lunedì 1 giugno con 38 casi nuovi positivi alla COVID – 19, il numero più alto dei confermati negli ultimi 28 giorni e tra loro 32 hanno una relazione con il focolaio suscitato nel supermercato La Epoca della capitale.

Buona parte dell’incontro che ogni pomeriggio viene guidato dal  Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, e dal primo ministro, Manuel Marrero Cruz, con il gruppo temporaneo di lavoro per  la prevenzione e il controllo del nuovo coronavirus è stato dedicato esattamente al comportamento della malattia in provincia de L’Avana e all’analisi delle cause che lo provocano.

Valutando questi fatti, il Capo di Stato ha considerato l’evento (il contagio)  avvenuto nel super mercato come «il più grande avvenuto, superiore a quello dell’Ospizio per anziani di Villa Clara».

La cosa peggiore è che avvenuto in un momento in cui si supponeva che avevamo già un sufficiente controllo della malattia, ma senza dubbio negli ultimi quattro giorni abbaiamo avuto più di 20 casi positivi al giorno, provocando malessere, un passo indietro nei giorni in cui potevamo eliminare la malattia.

«La realtà e che c’è stata negligenza, ha affermato e la ripercussione di questo ci ha dimostrato che nonostante l’esperienza che abbiamo nello scontro alla COVD – 19, continuiamo a fare errori e ogni volta che ci sono negligenze, guardate quello che succede!»

Il governatore della capitale, Reinaldo García Zapata, ha aggiunto che negli ultimi due giorni, dei 57 casi diagnosticati nella provincia 44 corrispondono al contagio de La Epoca che ha variato il comportamento che si stava vedendo nel territorio.

106 pazienti confermati nelle due ultime settimane a L’Avana hanno relazione con questo evento.

Il primo ministro, Manuel Marrero Cruz, ha insistito che non ci può essere rilassamento in nessuna delle misure che sono state indicate, perché il richiamo è sempre di rispettare strettamente tutto quanto è stato stabilito, elevando la disciplina e la responsabilità degli abitanti.

«Si devono applicare sino in fondo le azioni nei luoghi e precisare tutto al dettaglio, minuziosamente», ha sottolineato.

Come parte dell’abituale attualizzazione che si realizza in questi incontri, il ministro di Salute Pubblica, José Ángel Portal Miranda, ha ratificato che l’incremento dei casi provocato a L’Avana nelle ultime giornate, logicamente incide sul fatto che questa è la provincia che mantiene il maggior numero di malati ricoverati.

«Dei  172 casi attivi constatati all’inizio di questa giornata –ha dettagliato– 144 corrispondono a L’Avana e 24 a Matanzas, le due province che riportano il numero più alto di positivi al nuovo coronavirus nell’attualità e che sistematicamente rendono conta alla direzione del paese sulla situazione epidemiologica.

A proposito dei sei contagi di trasmissione locale che restano attivi, su un totale di 44 avvenuti nel paese da quando è cominciata l’epidemia, Portal Miranda ha specificato che tre sono a L’Avana, dove la situazione più complicata radica oggi nel municipio di Centro Habana e che ieri, lunedì 1 giugno, è terminata la quarantena nella comunità La Ruda, del municipio di San José de las Lajas, nella provincia di Mayabeque.

Com’è abituale in queste sessioni di  lavoro in cui gli organismo dell’Amministrazione Centrale dello Stato informano sulle azioni nel mezzo dello scontro alla COVID – 19, la ministro d’Educazione, Ena Elsa Velázquez Cobiella, ha realizzato una valutazione delle principali azioni sviluppate in questa tappa dal suo settore.

In generale  in questi mesi sono state effettuate le attività docenti televisive indirizzate a tutti i livelli educativi con la partecipazione degli interpreti del linguaggio dei segni, Queste attività sono state perfezionate, considerando i criteri emessi da studenti, docenti, familiari ,organismi e organizzazioni, di grande valore anche per il disegno delle azioni future.

Poi ha segnalato che i lavoratori del settore si sono vincolati alla produzione di alimenti nelle terre coltivabili di diversi centri d’educazione,  all’appoggio di istituzioni che funzionano come centri d’isolamento, al risparmio energetico e alla campagna contro la zanzara.

Il 1 giugno continuano le attività docenti televisive per i livelli d’educazione, eccetto quelle di “Educazione dei Giovani e degli Adulti”, terminate alla fine di maggio.

Poi la ministro ha detto che associati a questa nuova tappa, per alcuni insegnamenti si realizzano cambi nella programmazione e si concepiscono nuovi spazi formativi che danno risposte.

In particolare sulla preparazione dell’anno scolastico 2020-2021, ha detto che si lavora al disegno dei corrispondenti adattamenti che permettano, tra gli altri principi essenziali, di toccare tutti i contenuti stabiliti, mantenere la frequenza di ogni materia, integrare differenti contenuti e attualizzarli.

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