Santiago di Cuba – Come parte dell’insistenza proattiva del Governo cubano di moltiplicare i vincoli tra la produzione scientifica e il resto dei settori produttivi del paese per generare azioni concrete nell’economia nazionale, il
Il Presidente della Repubblica, Miguel Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha incluso nel programma della visita di Governo a Santiago di Cuba, una sosta di scambio con dirigenti, investigatori, laureati e studenti dell’Università dell’Oriente.
Il Capo di Stato ha saputo come la casa di alti studi s’inserisce con forza nella strategia della produzione di alimenti, con l’applicazione di una trentina di risultati di scienza, elaborati in vari progetti delle facoltà affini al ramo e che coinvolgono 3330 studenti.
Riferendosi a nuovi spazi dedicati a valutare i contatti e stabilire coordinamenti su programmi scientifici e di sviluppo tecnologico che si realizzano nel paese, ha spiegato che restano molti vuoti ma già cominciano ad affluire apporti degli investigatori che hanno favorito la creazione in tutti gli organismi dell’amministrazione centrale dello Stato, di consigli tecnici assessori con la partecipazione d’esperti dell’Accademia delle Scienze e degli investigatori delle università.
«Tutto questo – ha indicato–, con messe a fuoco inter-settoriali, con la partecipazione di tutti i sapere, includendo il ruolo fondamentale delle scienze sociali, è stato messo a prova nello scontro alla COVID- 19, dove assieme alla strategia tracciata abbiamo convocato gli esperti delle istituzioni scientifiche.
«Questo ha fomentato più di 700 investigazioni nel paese, nuovi saggi clinici rinforzi nei protocolli d’assistenza ai pazienti e per il loro seguito, tutte le settimane ci vediamo con questi scienziati con un’esperienza trasferita ad altri ambiti, come gli incontri “comunità scientifica – produzione d’alimenti».