Diego Armando Maradona e Fidel Castro avevano 34 anni di differenza quando la stella del calcio è nata e il leader cubano stava già conducendo una rivoluzione trionfale, una differenza che non ha impedito l’amicizia tra i due.
Il più grande riferimento rivoluzionario dell’America Latina del XX secolo e uno dei migliori giocatori della storia del calcio – per molti i migliori – si è incontrato nel 1987, quando Maradona è stato invitato da Prensa Latina a ricevere a Cuba il premio per il miglior sportivo latinoamericano dell’anno.
Coloro che erano vicini ad entrambi affermano che potevano passare lunghe ore a parlare di calcio e di politica, nonostante il leader cubano fosse appassionato di baseball, lo sport nazionale dell’isola.
Il legame è diventato evidente quando l’argentino ha regalato allo statista cubano la maglia del suo debutto con gli Old Boys di Newell e i suoi simili della squadra argentina.
D’altra parte, Fidel Castro è apparso come ospite nel 2005 nel programma La Noche del Diez, condotto da Diego Armando.
Fidel, se c’è una cosa che ho imparato con te in anni di sincera e bella amicizia, è che la lealtà non ha prezzo”, scriveva Maradona al leader cubano in una lettera del 15 gennaio 2015.
In quello stesso anno, infatti, Fidel Castro rivelò alcune delle lettere che aveva scambiato con il calciatore in cui i due avevano condiviso le loro impressioni sulla politica e sullo sport.
Lo sportivo si è trasferito sull’isola su invito del leader cubano per ricevere cure mediche in un momento difficile della sua carriera.
In diverse occasioni, Maradona ha sottolineato il suo legame con il popolo cubano e la difesa dei suoi ideali.
L’impegno ideologico e l’amicizia del giocatore sono arrivati a tal punto che ha tatuato l’immagine del guerrigliero argentino-cubano Ernesto Che Guevara sul braccio e quella di Fidel Castro su una gamba sola.
È allora un occhiolino al destino che l’autore de La mano di Dio dice oggi addio al suo popolo quattro anni dopo la scomparsa fisica dell’uomo che ammirava e amava, che gli ha salvato la vita in uno dei momenti più difficili della sua carriera e che considerava un padre.
Fonte: www.prensa-latina.cu
Traduzione: ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA