La visione dell’eterno Comandante in Capo Fidel Castro nella ricerca di soluzioni di fronte ai problemi sociali e globali, è stata al centro degli interventi dei partecipanti all’Incontro Giovanile Internazionale online /Idee che sono bandiere/, nel suo primo giorno di dibattito.
Diosvany Acosta Abrahante, primo segretario del Comitato Nazionale dell’Unione dei Giovani Comunisti, inaugurando il Forum ha fatto pensare a come reagirebbe il leader della Rivoluzione di fronte alle sfide che impone la dura realtà di oggi.
«Siamo stati e saremo degni del suo legato. Si è fatto, si fa e si farà senza dubbio con identica forza quello che lui avrebbe fatto in questa circostanza.
Abbiamo imparato le sue lezioni e oggi sappiamo molto bene che la sola cosa che Fidel non farebbe mai è smettere di lottare per un mondo migliore, che faremo possibile», ha sottolineato il dirigente giovanile.
Inoltre ha detto che questo incontro si realizza nel mezzo della tempesta di una letale pandemia che ha lasciato a nudo le carenze e le disuguaglianze provocate dal capitalismo e delle sue politiche neoliberali con le loro sequele d’indifferenza e di abbandono dei più poveri e il fallimento dei sistemi di salute pubblica», ha precisato.
La risposta di Cuba a tutto questo, nonostante l’indurimento del blocco imposto dagli Stati Uniti, conta con la mobilitazione degli studenti e dei giovani che sono stati in prima linea in forma volontaria ed efficace, raggruppati nel movimento “Giovani per la Vita”.
Tra i primi interventi quello di Sam Nujoma, padre fondatore e primo presidente della Namibia, che ha chiesto di considerare la necessaria solidarietà che deve accompagnate i tempi attuali per difendere le cause giuste dei popoli, nella stessa misura in cui si pensa alla cooperazione per garantire l’accesso ai vaccini e ai medicinali per tutti.
Lo stesso lo ha espresso Martín Alfaro Quevedo dall’Ecuador, membro dell’Associazione Plurinazionale degli Studenti laureati a Cuba, primo oratore del gruppo dedicato alla regione dell’America.
Partecipano al Forum circa 2 000 organizzazioni di 162 paesi con il lemma «Unità per la solidarietà, l’antimperialismo e l’antineoliberalismo: azione di trasformazione necessaria in tempi di COVID-19.
Il forum chiuderà i lavori con due dibattiti: uno sul pensiero di Fidel e un altro sulla pace.