Nella primavera del 1850 nacque a Brooklyn, New York, Henry Reeve.
La sua famiglia di classe media e presbiteriana gli diede un’attenta educazione al giovane; e sensibile davanti agli eventi che succedevano al suo intorno manifestava, dalla sua adolescenza, un’inquietudine sulla giustizia sociale e contro la schiavitù.
L’assassinio di Abramo Lincoln segnò la vita dell’adolescente che s’incorporò nella guerra di successione tra gli stati del nord e sud degli USA lottando nelle file del nord antischiavista.
Al termine della guerra mentre lavorava in una banca conosce la propaganda rivoluzionaria che cubani emigrati diffondevano in alcune città USA.
Poco a poco si sentì attratto dalle idee che si esprimevano in quei circoli di immigranti poiché sentì, sin dal primo momento, che corrispondevano ai suoi sentimenti antischiavisti e di giustizia sociale.
Raccontano che risoluto fuggì da casa sua ed a 19 anni comincia la sua profonda relazione con l’indipendenza di un’isola che appena conosceva ma che in lui risvegliava speranze e desideri di lotta contro il colonialismo e per l’indipendenza.
Come dato curioso raccontarono, alcuni testimoni di quell’epoca, che apprese la lingua spagnola aiutandosi con una copia incompleta del Don Chisciotte de la mancha e che giunse a parlarlo con corretta dizione e disinvoltura.
Il giovane Henry Reeve teneramente, per i cubani, l’ ‘inglesino’ fu in presenza di circa 400 azioni di combattimento di cui in 10 risultò ferito.
Fu coprotagonista nel riscatto del Generale di Brigata Julio Sanguily fatto che segnò la vita di Cuba e la presenza del giovane statunitense, nella guerra d’indipendenza, della maggiore delle Antille.